Dal 19 al 28 ottobre appuntamento con Videocittà
Roma capitale internazionale della videoarte
Shirin Neshat, Looking For Oum Kulthum, 2018
Samantha De Martin
05/10/2018
Roma - Oltre 60 eventi in quasi 50 sedi, dalle sale cinematografiche alle gallerie e ai musei, con un’attenzione particolare rivolta all’arte. Sono i numeri di Videocittà, l’evento diffuso che, in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma e con il MIA - Mercato Internazionale dell’Audiovisivo - trasformerà Roma, dal 19 al 28 ottobre, nella capitale internazionale della creatività artistica, artigianale e tecnologica. Ideato da Francesco Rutelli, Presidente dell'ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) e diretto da Tomaso Radaelli, Videocittà avrà tra le sue tante sezioni, il suo ricco spazio dedicato alla videoarte.
E visto che “Widen your vision”, ‘ampliare la visione’, è un po’ il motto della manifestazione, in questa girandola di appuntamenti non potevano mancare gli artisti, coloro che più di tutti riescono a portare il loro sguardo oltre i muri delle convenzioni.
Il programma di videoarte, a cura di Damiana Leoni per Videocittà, si apre nella Videogallery del Maxxi- Museo nazionale delle arti del XXI secolo - con i videotape di Nam June Paik, tra i pionieri del linguaggio artistico basato sulla creazione e riproduzione di immagini in movimento attraverso strumentazioni video.
Si prosegue poi il 23 ottobre dalle 18 alle 22 presso lo Studio Stefania Miscetti con Yoko Ono, al centro del Yoko Ono Film Festival. Film, cortometraggi e video creati dall’artista tra il 1966 e il 1982, saranno affiancati da tre opere inedite prodotte tra il 2012 e il 2013. Si tratta di un evento che si inserisce nell’itinerario Gianicolo-Trastevere-Lungara, una passeggiata che, dalle 17 alle 22 del 23 ottobre, si snoderà tra questi due quartieri alla scoperta di accademie, gallerie e fondazioni.
Sempre presso la Videogallery del Maxxi, dal 23 al 28 ottobre dalle 11 alle 19, saranno esposti tre celebri lavori dell'artista sudafricana Candice Breitz, star della videoarte contemporanea che si interroga sulla relazione tra arte e attivismo. Tra questi, non perdetevi l'inedito Sweat.
Anche le gallerie romane rispondono all’invito di Videocittà con un programma che spazia dalle video installazioni dell'artista americana Sarah Sze - che trasformerà la Gagosian Gallery in una "lanterna magica"- a Tracey Emin opite della Galleria Lorcan O’Neill.
Ma Videocittà lascia il suo segno anche tra gli storici palazzi dell'Eur. Per una notte il Palazzo della Civiltà Italiana ospiterà Lux Formae, il progetto di mapping architettonico più imponente mai realizzato in Italia, opera da uno dei pionieri delle arti digitali, Laslzo Bordos, che, per la sua prima performance in Italia, ha scelto di trasformare l’edificio nella sua personale tavolozza utilizzando le proiezioni come una sorta di pennello hi-tech. Sostenuto da Fendi e prodotto da Solid Light per Videocittà, Lux Formae assume un ulteriore significato in relazione al Palazzo dei Congressi, su cui costruirà attraverso la luce, in maniera metaforica, quell’arco che avrebbe dovuto inaugurare il quartiere nel 1942.
La potenza di Videocittà consiste anche nella capacità di scolpire sovrapposizioni che cancellano millenni evidenziando in modo sorprendente la cultura della nostra civiltà. A tentare di tracciare una visione nuova di collegamento tra passato e futuro in un luogo prestigioso come la Curia Iulia del Senato Romano sarà, infatti, la mostra Persona. L'antica scultura romana del Togato Barberini, spostata per l'occasione alla Curia dalla Centrale Montemartini Musei Capitolini, sarà accostata ai due modelli realistici riprodotti come nella sfilata di Gucci a Milano lo scorso febbraio. Si tratta di figure che portano entrambe una testa nelle mani, la loro o quella di un senatore romano.
Sostenuta da Gucci, curata e realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico e Museale, la mostra esprime il legame unico fra la memoria storico archeologica capitolina e la creatività contemporanea della moda colta.
A rendere concreto questo legame con le sue capacità artistiche e artigianali, tanto da essere un punto di riferimento internazionale per gli effetti speciali, sarà Makinarium, un nuovo centro creativo e produttivo con sede a Roma specializzato nello sviluppo di effetti speciali integrati fisici e visivi.
Il 19, 21, 25 e 26 ottobre, piazza della Minerva, il Pantheon, la Basilica di Sant’Agostino, piazza di Pietra saranno al centro di interventi di videomapping che trasporteranno il visitatore in un viaggio percettivo senza precedenti. Perciò non stupitevi se il 19 ottobre, percorrendo via delle Muratte, vi troverete catapultati in un tunnel sensoriale animato di luce e video grazie al progetto site specific dei None Collective.
Il 27 ottobre toccherà invece all’artista visiva Shirin Neshat che, al MAXXI, torna a scavare a fondo nel processo di creazione di un lungometraggio artistico con un biopic non convenzionale sulla cantante egiziana Oum Kulthum.
Ma protagonista della kermesse romana non sarà solo la videoarte. Per chi fosse curioso di conoscere tutti i retroscena cinematografici che riguardano la trasformazione di un attore in un personaggio storico, l’Ex Dogana, tra le varie interessanti masterclass, ospiterà anche una sorta di “prova costume” per mostrare come l’intervento di un costumista, di un truccatore, di un acconciatore possa contribuire alla costruzione del personaggio.
Vi interessa conoscere come viene ideata una colonna sonora, come si costruisce una puntata di Rai Storia o vi piacerebbe curiosare dietro le quinte di un film di autorevole finzione come Michelangelo Infinito o, ancora, sapere come nasce un cartone animato? Alla video Factory dell’Ex dogana, il cinema non avrà più segreti.
In questa kermesse polifonica che spazia dall’arte al grande schermo, dalla musica alla televisione, dalla moda allo spettacolo ci sarà anche spazio per raccontare l’evoluzione del linguaggio della politica nella televisione, per ricordare le video-hits che hanno fatto la storia della TV o per approfondire i prodigi del cinema d’arte firmato Sky.
Per conoscere nel dettaglio il programma delle iniziative e selezionare l'appuntamento da non perdere, basta andare sul sito www.videocitta.com
E visto che “Widen your vision”, ‘ampliare la visione’, è un po’ il motto della manifestazione, in questa girandola di appuntamenti non potevano mancare gli artisti, coloro che più di tutti riescono a portare il loro sguardo oltre i muri delle convenzioni.
Il programma di videoarte, a cura di Damiana Leoni per Videocittà, si apre nella Videogallery del Maxxi- Museo nazionale delle arti del XXI secolo - con i videotape di Nam June Paik, tra i pionieri del linguaggio artistico basato sulla creazione e riproduzione di immagini in movimento attraverso strumentazioni video.
Si prosegue poi il 23 ottobre dalle 18 alle 22 presso lo Studio Stefania Miscetti con Yoko Ono, al centro del Yoko Ono Film Festival. Film, cortometraggi e video creati dall’artista tra il 1966 e il 1982, saranno affiancati da tre opere inedite prodotte tra il 2012 e il 2013. Si tratta di un evento che si inserisce nell’itinerario Gianicolo-Trastevere-Lungara, una passeggiata che, dalle 17 alle 22 del 23 ottobre, si snoderà tra questi due quartieri alla scoperta di accademie, gallerie e fondazioni.
Sempre presso la Videogallery del Maxxi, dal 23 al 28 ottobre dalle 11 alle 19, saranno esposti tre celebri lavori dell'artista sudafricana Candice Breitz, star della videoarte contemporanea che si interroga sulla relazione tra arte e attivismo. Tra questi, non perdetevi l'inedito Sweat.
Anche le gallerie romane rispondono all’invito di Videocittà con un programma che spazia dalle video installazioni dell'artista americana Sarah Sze - che trasformerà la Gagosian Gallery in una "lanterna magica"- a Tracey Emin opite della Galleria Lorcan O’Neill.
Ma Videocittà lascia il suo segno anche tra gli storici palazzi dell'Eur. Per una notte il Palazzo della Civiltà Italiana ospiterà Lux Formae, il progetto di mapping architettonico più imponente mai realizzato in Italia, opera da uno dei pionieri delle arti digitali, Laslzo Bordos, che, per la sua prima performance in Italia, ha scelto di trasformare l’edificio nella sua personale tavolozza utilizzando le proiezioni come una sorta di pennello hi-tech. Sostenuto da Fendi e prodotto da Solid Light per Videocittà, Lux Formae assume un ulteriore significato in relazione al Palazzo dei Congressi, su cui costruirà attraverso la luce, in maniera metaforica, quell’arco che avrebbe dovuto inaugurare il quartiere nel 1942.
La potenza di Videocittà consiste anche nella capacità di scolpire sovrapposizioni che cancellano millenni evidenziando in modo sorprendente la cultura della nostra civiltà. A tentare di tracciare una visione nuova di collegamento tra passato e futuro in un luogo prestigioso come la Curia Iulia del Senato Romano sarà, infatti, la mostra Persona. L'antica scultura romana del Togato Barberini, spostata per l'occasione alla Curia dalla Centrale Montemartini Musei Capitolini, sarà accostata ai due modelli realistici riprodotti come nella sfilata di Gucci a Milano lo scorso febbraio. Si tratta di figure che portano entrambe una testa nelle mani, la loro o quella di un senatore romano.
Sostenuta da Gucci, curata e realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico e Museale, la mostra esprime il legame unico fra la memoria storico archeologica capitolina e la creatività contemporanea della moda colta.
A rendere concreto questo legame con le sue capacità artistiche e artigianali, tanto da essere un punto di riferimento internazionale per gli effetti speciali, sarà Makinarium, un nuovo centro creativo e produttivo con sede a Roma specializzato nello sviluppo di effetti speciali integrati fisici e visivi.
Il 19, 21, 25 e 26 ottobre, piazza della Minerva, il Pantheon, la Basilica di Sant’Agostino, piazza di Pietra saranno al centro di interventi di videomapping che trasporteranno il visitatore in un viaggio percettivo senza precedenti. Perciò non stupitevi se il 19 ottobre, percorrendo via delle Muratte, vi troverete catapultati in un tunnel sensoriale animato di luce e video grazie al progetto site specific dei None Collective.
Il 27 ottobre toccherà invece all’artista visiva Shirin Neshat che, al MAXXI, torna a scavare a fondo nel processo di creazione di un lungometraggio artistico con un biopic non convenzionale sulla cantante egiziana Oum Kulthum.
Ma protagonista della kermesse romana non sarà solo la videoarte. Per chi fosse curioso di conoscere tutti i retroscena cinematografici che riguardano la trasformazione di un attore in un personaggio storico, l’Ex Dogana, tra le varie interessanti masterclass, ospiterà anche una sorta di “prova costume” per mostrare come l’intervento di un costumista, di un truccatore, di un acconciatore possa contribuire alla costruzione del personaggio.
Vi interessa conoscere come viene ideata una colonna sonora, come si costruisce una puntata di Rai Storia o vi piacerebbe curiosare dietro le quinte di un film di autorevole finzione come Michelangelo Infinito o, ancora, sapere come nasce un cartone animato? Alla video Factory dell’Ex dogana, il cinema non avrà più segreti.
In questa kermesse polifonica che spazia dall’arte al grande schermo, dalla musica alla televisione, dalla moda allo spettacolo ci sarà anche spazio per raccontare l’evoluzione del linguaggio della politica nella televisione, per ricordare le video-hits che hanno fatto la storia della TV o per approfondire i prodigi del cinema d’arte firmato Sky.
Per conoscere nel dettaglio il programma delle iniziative e selezionare l'appuntamento da non perdere, basta andare sul sito www.videocitta.com
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