A Palazzo Madama dal 12 dicembre al 4 maggio

A Torino protagonista Andrea Mantegna, tra antico e moderno

Andrea Mantegna, Ecce Homo, 1500-1502, Tempera su tela di lino, 42 X 54 cm, Parigi, Musée Jacquemart-André
 

Samantha De Martin

22/10/2019

Torino - La sua arte fu uno straordinario esempio di classicismo archeologico e lo studio prospettico raggiunse livelli a tal punto illusionistici da far sembrare che “scolpisse in pittura”.
Andrea Mantegna sarà al centro di una rassegna che, nelle sale monumentali di Palazzo Madama, dal 12 dicembre al 4 maggio, segue l’intero percorso artistico del pittore della celeberrima Camera degli Sposi, dell'artista in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l’antichità classica, le ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana.
 FOTO - Andrea Mantegna
Dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, l’itinerario espositivo dal titolo Andrea Mantegna. Rivivere l’antico costruire il moderno, articolato in sei sezioni, seguirà i momenti particolari della carriera di Mantegna e della sua personalità artistica, esplorando alcuni temi meno indagati, come il rapporto di Mantegna con l’architettura e con i letterati, ma anche il dialogo con i maggiori protagonisti del Rinascimento nell’Italia settentrionale, da Antonello da Messina, a Paolo Uccello, da Giovanni Bellini - di cui sposò la sorella Nicolosia - al Correggio.

All’Ecce Homo, alla Pala Trivulzio, al Baccanale con Sileno (stampa a puntasecca su carta), alla Sacra Famiglia con San Giovanni del pittore veneto, si affiancheranno il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, il Matrimonio mistico di Santa Caterina del Correggio, o la Madonna con Bambino di Bellini.

Prima di addentrarsi nel percorso artistico, il visitatore è invitato, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, a immergersi nella vita, tra i luoghi e le opere di Mantegna attraverso uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali. Il pubblico potrà così ammirare anche i capolavori che, per la loro natura o per il delicato stato di conservazione, non possono essere presenti in mostra, dalla Cappella Ovetari di Padova al grande ciclo all’antica dei Trionfi di Cesare.

Al Piano Nobile di Palazzo Madama sfilano invece le opere, dal grande affresco staccato proveniente dalla Cappella Ovetari - parzialmente sopravvissuto al bombardamento della seconda guerra mondiale ed esposto per la prima volta dopo un lungo restauro - alla lunetta con Sant’Antonio e San Bernardino da Siena in arrivo dal Museo Antoniano di Padova.

Un corpus di oltre cento capolavori - riuniti grazie a importanti prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni al mondo, dal Victoria and Albert Museum di Londra al Metropolitan Museum di New York, dal Liechtenstein Museum di Vienna allo Staatliche Museum di Berlino - è stato selezionato da un prestigioso comitato scientifico internazionale.

Promossa dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa Sanpaolo, l’esposizione è organizzata da Civita Mostre e Musei, mentre il catalogo è pubblicato da Marsilio Editori.

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