Alla Pinacoteca Agnelli dal 19 ottobre al 16 febbraio
Hokusai, Hiroshige, Hasui. A Torino un viaggio nel Giappone che cambia
Katsushika Hokusai, La Grande Onda, dalla serie Trentasei vedute del Monte Fuji, xilografia a colori, 36,6 x 23,8 cm, Boston, Museum of Fine Arts. Courtesy Museum of Fine Arts, Boston
Samantha De Martin
05/08/2019
Torino - Un viaggio attraverso i luoghi più suggestivi del Giappone, esplorando l’universo artistico di un paese che si trasforma sotto l’influenza dell’Occidente, sulle tracce di un mondo fluttuante che si insinua nei linguaggi una società fortemente impregnata dei canoni artistici europei.
Alla Pinacoteca Agnelli, dal 19 ottobre al 16 febbraio, un percorso di grande fascino caratterizzato da cento straordinarie silografie, offre, per la prima volta al pubblico, un confronto diretto con le opere più importanti pittori classici della tradizione giapponese.
I due grandi Maestri del “Mondo Fluttuante” dell’Ottocento, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige incontrano le stampe moderne di Kawase Hasui, esponente del movimento shin hanga ("nuove stampe"), che porta avanti i temi e le tecniche delle silografie policrome anche nelle epoche Meiji, Taishō e parte della Shōwa, fino a metà degli anni Cinquanta del Novecento quando gli viene assegnato il titolo di “Tesoro nazionale vivente”.
Di Kawase restano celebri le riproduzioni di paesaggi e monumenti, di quartieri popolari e aspetti cittadini immortalati in precisi momenti della giornata o in specifiche condizioni di tempo atmosferico. Pioggia, neve, albe e tramonti compongono le atmosfere vibranti di diverse scene e vedute.
L’esposizione di Torino, a cura di Rossella Menegazzo, docente di storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università di Milano, e Sarah E. Thompson, curatrice del Boston Museum of Fine Arts, è organizzata dalla Pinacoteca Agnelli in collaborazione con il Museo di Boston insieme a MondoMostre.
Ai visitatori sarà offerta la possibilità di gustare la meraviglia e l’emozione che all’epoca dovettero provare artisti come Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec di fronte alla freschezza e al forte impatto delle opere di Hokusai e Hiroshige, artisti che contribuirono a rivoluzionare il linguaggio pittorico della Parigi di fine Ottocento. Si potrà poi seguire l’evoluzione che quelle immagini ebbero in epoca moderna, attraverso l’abilità, la nostalgia e la tecnica innovativa di Hasui.
Leggi anche:
• Hiroshige, Hokusai, Utamaro. I maestri del mondo fluttuante
• Viaggi d'arte - In Giappone sulle tracce di Hokusai
Alla Pinacoteca Agnelli, dal 19 ottobre al 16 febbraio, un percorso di grande fascino caratterizzato da cento straordinarie silografie, offre, per la prima volta al pubblico, un confronto diretto con le opere più importanti pittori classici della tradizione giapponese.
I due grandi Maestri del “Mondo Fluttuante” dell’Ottocento, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige incontrano le stampe moderne di Kawase Hasui, esponente del movimento shin hanga ("nuove stampe"), che porta avanti i temi e le tecniche delle silografie policrome anche nelle epoche Meiji, Taishō e parte della Shōwa, fino a metà degli anni Cinquanta del Novecento quando gli viene assegnato il titolo di “Tesoro nazionale vivente”.
Di Kawase restano celebri le riproduzioni di paesaggi e monumenti, di quartieri popolari e aspetti cittadini immortalati in precisi momenti della giornata o in specifiche condizioni di tempo atmosferico. Pioggia, neve, albe e tramonti compongono le atmosfere vibranti di diverse scene e vedute.
L’esposizione di Torino, a cura di Rossella Menegazzo, docente di storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università di Milano, e Sarah E. Thompson, curatrice del Boston Museum of Fine Arts, è organizzata dalla Pinacoteca Agnelli in collaborazione con il Museo di Boston insieme a MondoMostre.
Ai visitatori sarà offerta la possibilità di gustare la meraviglia e l’emozione che all’epoca dovettero provare artisti come Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec di fronte alla freschezza e al forte impatto delle opere di Hokusai e Hiroshige, artisti che contribuirono a rivoluzionare il linguaggio pittorico della Parigi di fine Ottocento. Si potrà poi seguire l’evoluzione che quelle immagini ebbero in epoca moderna, attraverso l’abilità, la nostalgia e la tecnica innovativa di Hasui.
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