A Torino dal 4 aprile al 21 luglio
I disegni di Michelangelo presto in mostra alla Pinacoteca Agnelli
Michelangelo. Disegni da Casa Buonarroti | Courtesy Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Torino
Francesca Grego
26/03/2019
Torino - Non solo Leonardo: mentre Torino si prepara a festeggiare i 500 anni del genio vinciano con una grande mostra a Palazzo Reale, la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli fa spazio a un altro gigante del Rinascimento. Un prezioso nucleo di disegni di Michelangelo giungerà infatti da Casa Buonarroti che, oltre all’archivio della famiglia, conserva la più grande collezione di opere grafiche dell’artista esistente al mondo.
Dal 4 aprile al 21 luglio la mostra Michelangelo. Disegni da Casa Buonarroti illustrerà il ruolo centrale del disegno nell’opera di una personalità artistica capace di spaziare dalla scultura alla pittura e all’architettura con gli esiti altissimi che conosciamo.
Fulcro del percorso curato da Alessandro Cecchi sono gli studi che Michelangelo dedicò al corpo umano, oggetto di un’analisi meticolosa e appassionata. Accanto a questi, due autentici gioielli: i fogli preparatori per gli affreschi della Cappella Sistina, testimonianze dell’ideazione della Cacciata dal Paradiso Terrestre e di un particolare degli Ignudi.
Ma in Michelangelo l’interesse per l’anatomia non resta fine a se stesso: specie nei grandi progetti, esso è protagonista di un dialogo serrato con l’architettura. Negli spazi disegnati per Giovanni e Marella Agnelli da Renzo Piano, i visitatori potranno approfondire perciò la concezione michelangiolesca di organismo, in cui il tema del corpo si intreccia con quello del progetto architettonico. A questo proposito saranno esposti quattro splendidi studi fiorentini per la facciata di San Lorenzo e per il vestibolo della Biblioteca Laurenziana. E non mancherà nemmeno un’incursione nella scultura, con un piccolo torso virile in terracotta bianca, probabile copia cinquecentesca di un modello michelangiolesco perduto.
Parallela al percorso sul disegno, fondamento di tutte le opere di Michelangelo, scorre la storia della collezione di Casa Buonarroti, fondata dagli eredi dell’artista e da sempre conservata nel palazzo di via Ghibellina 70 a Firenze, dove Michelangelo soggiornò per 18 anni e dove si stabilirono i suoi nipoti Leonardo e Michelangelo il Giovane.
“I disegni della collezione vengono esposti a rotazione solo per brevi periodi all’interno di Casa Buonarroti, oppure in prestito presso musei e istituzioni internazionali”, ricordano Ginevra Elkann e Marcella Pralormo, rispettivamente presidente e direttrice della Pinacoteca Agnelli: “Si tratta dunque di un’occasione unica per chi verrà a Torino, di poter ammirare questi studi di anatomia e di architettura normalmente non esposti al pubblico”.
Leggi anche:
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Ma in Michelangelo l’interesse per l’anatomia non resta fine a se stesso: specie nei grandi progetti, esso è protagonista di un dialogo serrato con l’architettura. Negli spazi disegnati per Giovanni e Marella Agnelli da Renzo Piano, i visitatori potranno approfondire perciò la concezione michelangiolesca di organismo, in cui il tema del corpo si intreccia con quello del progetto architettonico. A questo proposito saranno esposti quattro splendidi studi fiorentini per la facciata di San Lorenzo e per il vestibolo della Biblioteca Laurenziana. E non mancherà nemmeno un’incursione nella scultura, con un piccolo torso virile in terracotta bianca, probabile copia cinquecentesca di un modello michelangiolesco perduto.
Parallela al percorso sul disegno, fondamento di tutte le opere di Michelangelo, scorre la storia della collezione di Casa Buonarroti, fondata dagli eredi dell’artista e da sempre conservata nel palazzo di via Ghibellina 70 a Firenze, dove Michelangelo soggiornò per 18 anni e dove si stabilirono i suoi nipoti Leonardo e Michelangelo il Giovane.
“I disegni della collezione vengono esposti a rotazione solo per brevi periodi all’interno di Casa Buonarroti, oppure in prestito presso musei e istituzioni internazionali”, ricordano Ginevra Elkann e Marcella Pralormo, rispettivamente presidente e direttrice della Pinacoteca Agnelli: “Si tratta dunque di un’occasione unica per chi verrà a Torino, di poter ammirare questi studi di anatomia e di architettura normalmente non esposti al pubblico”.
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