A Torino visite straordinarie per una passeggiata nella storia
Riaprono il Parlamento Subalpino, le Cucine Reali e le Stanze dei Principi

Musei Reali, Torino |
Appartamento dei Principi di Piemonte
Francesca Grego
16/03/2017
Torino - Il fascino del passato è al centro del prossimo weekend torinese: riaprono in contemporanea la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, ora inglobato nel Museo del Risorgimento di Palazzo Carignano, e l’Appartamento dei Principi di Piemonte, insieme alle Cucine Reali, a Palazzo Reale.
“A Palazzo c’è di più” è il nome dell’iniziativa con cui i Musei Reali di Torino invitano i visitatori a scoprire ambienti della Reggia solitamente chiusi al pubblico, vere e proprie miniere di memorie, opere d’arte e decorazioni.
Questa volta tocca alle stanze abitate negli anni Trenta dalla principessa Maria Josè del Belgio, sposa del principe Umberto e futura regina d’Italia, e decorate nell’Ottocento da Pelagio Palagi in previsione delle nozze delle di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide d’Asburgo.
Dopo il grande Salone delle Guardie Svizzere e la Scala delle Forbici, capolavoro di Filippo Juvarra, negli appartamenti recentemente restaurati sarà possibile ammirare preziosi arazzi fiamminghi tessuti su cartoni di Rubens, arredi realizzati da eccellenze dell’ebanisteria come Pietro Piffetti, Giuseppe Maria Bonzanigo, Gabriele Capello e numerosi oggetti di elevato valore artistico realizzati a partire dal Seicento.
Da non perdere la visita alle Cucine Reali, per sbirciare dietro le quinte della vita di corte, fra pentole in rame, stampi per dolci e utensili d’epoca, per un totale di circa 2000 pezzi. Le ricette preferite dagli illustri inquilini del Palazzo, le mode diffuse nella raffinata aristocrazia piemontese, il cerimoniale della tavola non avranno più segreti, grazie alla divulgazione dei saperi dell’Ufficio di Bocca, istituito appositamente per occuparsi dei pasti della dinastia dei futuri re d’Italia.
Entrambi i percorsi guidati, disponibili fino al 30 aprile, sono a cura dell’associazione Amici di Palazzo Reale, con il contributo della Compagnia di San Paolo.
In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale del 17 marzo, da venerdì a domenica il pubblico potrà accedere alla Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, l’unica aula parlamentare europea rimasta integra fra quelle nate in seguito ai moti del 1948.
Perfettamente restaurata ma rimasta chiusa negli ultimi trent’anni, la solenne sala ornata da stucchi e velluti fu teatro della nascita del parlamentarismo nel Regno di Sardegna, ospitandone le attività legislative dall’emanazione dello Statuto Albertino, nel 1848, all’Unità d’Italia.
Leggi anche:
- Torino: restaurata la cappella-gioiello di Carlo Alberto
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Questa volta tocca alle stanze abitate negli anni Trenta dalla principessa Maria Josè del Belgio, sposa del principe Umberto e futura regina d’Italia, e decorate nell’Ottocento da Pelagio Palagi in previsione delle nozze delle di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide d’Asburgo.
Dopo il grande Salone delle Guardie Svizzere e la Scala delle Forbici, capolavoro di Filippo Juvarra, negli appartamenti recentemente restaurati sarà possibile ammirare preziosi arazzi fiamminghi tessuti su cartoni di Rubens, arredi realizzati da eccellenze dell’ebanisteria come Pietro Piffetti, Giuseppe Maria Bonzanigo, Gabriele Capello e numerosi oggetti di elevato valore artistico realizzati a partire dal Seicento.
Da non perdere la visita alle Cucine Reali, per sbirciare dietro le quinte della vita di corte, fra pentole in rame, stampi per dolci e utensili d’epoca, per un totale di circa 2000 pezzi. Le ricette preferite dagli illustri inquilini del Palazzo, le mode diffuse nella raffinata aristocrazia piemontese, il cerimoniale della tavola non avranno più segreti, grazie alla divulgazione dei saperi dell’Ufficio di Bocca, istituito appositamente per occuparsi dei pasti della dinastia dei futuri re d’Italia.
Entrambi i percorsi guidati, disponibili fino al 30 aprile, sono a cura dell’associazione Amici di Palazzo Reale, con il contributo della Compagnia di San Paolo.
In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale del 17 marzo, da venerdì a domenica il pubblico potrà accedere alla Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, l’unica aula parlamentare europea rimasta integra fra quelle nate in seguito ai moti del 1948.
Perfettamente restaurata ma rimasta chiusa negli ultimi trent’anni, la solenne sala ornata da stucchi e velluti fu teatro della nascita del parlamentarismo nel Regno di Sardegna, ospitandone le attività legislative dall’emanazione dello Statuto Albertino, nel 1848, all’Unità d’Italia.
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