Fino al 1° aprile alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Tra disegno e pittura. L'atelier di Hayez si svela alla GAM di Torino
Francesco Hayez, Il Consiglio alla Vendetta, 1851, Olio su tela, 178 x 237 cm Liechtenstein, The Princely Collections, Vaduz-Vienna © Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz-Vienna
Samantha De Martin
18/10/2023
Torino - Raffinato cantore dell’amore e dei valori risorgimentali, “pittore civile”, interprete dei destini della nazione italiana, capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità, Francesco Hayez ha saputo interpretare con la sua produzione lo spirito della propria epoca, omaggiato come uno dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi.
Giuseppe Mazzini lo celebrò come vate della nazione, e anche l’Italia risorgimentale si riconobbe nel suo linguaggio che ancora oggi riesce a trasmettere valori universali anche attraverso una dimensione civile capace di attualizzare la storia.
Hayez. L’officina del pittore romantico”, Allestimento della mostra. Foto: © Perottino | Courtesy GAM
Ma di Hayez restano anche centinaia di disegni - la maggior parte dei quali conservati all'Accademia di Belle Arti di Brera - il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, come fossero appunti visivi da impiegare poi nella creazione delle composizioni, "schizzi, pensieri fermati rapidamente”, eccezionale testimonianza del metodo di lavoro del pittore. E ancora una raffinatissima produzione di d'après, disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri.
Fino al 1° aprile la mostra intitolata Hayez. L’officina del pittore romantico celebra alla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino un dialogo tra questi disegni e i dipinti del maestro, al centro di un percorso di oltre cento opere prestate da prestigiose collezioni pubbliche e private. A queste si aggiungono alcuni dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore.
Francesco Hayez, Imelda de’ Lambertazzi, 1853, Olio su tela, 126 x 122 cm, Collezione privata | Courtesy Enrico Gallerie d'Arte
Organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, che ha prestato un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, l’esposizione sarà l’occasione per passare in rassegna alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona - Galleria d'Arte Moderna Achille Forti- l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, o Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna.
Suddiviso in dieci sezioni, il percorso cronologico guida dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Un focus speciale è dedicato ai disegni per la Sete dei Crociati, l’opera più ambiziosa di Hayez, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino dove si può ancora ammirare.
In mostra si potrà apprezzare l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’indiscusso protagonista del Romanticismo che con la sua produzione ha saputo interpretare lo spirito di un’epoca. L’originale confronto tra i dipinti e i disegni permette di entrare nell’atelier del maestro che amava considerarsi l’ultimo rappresentante della grande tradizione della pittura veneta, formatosi sullo studio di Tiziano e dei pittori veneziani di Quattro e Cinquecento.
La mostra si potrà visitare da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.
“Hayez. L’officina del pittore romantico”, Allestimento della mostra. Foto: © Perottino | Courtesy GAM
Leggi anche:
• Un grande Hayez è in arrivo a Torino
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Hayez. L’officina del pittore romantico”, Allestimento della mostra. Foto: © Perottino | Courtesy GAM
Ma di Hayez restano anche centinaia di disegni - la maggior parte dei quali conservati all'Accademia di Belle Arti di Brera - il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, come fossero appunti visivi da impiegare poi nella creazione delle composizioni, "schizzi, pensieri fermati rapidamente”, eccezionale testimonianza del metodo di lavoro del pittore. E ancora una raffinatissima produzione di d'après, disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri.
Fino al 1° aprile la mostra intitolata Hayez. L’officina del pittore romantico celebra alla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino un dialogo tra questi disegni e i dipinti del maestro, al centro di un percorso di oltre cento opere prestate da prestigiose collezioni pubbliche e private. A queste si aggiungono alcuni dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore.
Francesco Hayez, Imelda de’ Lambertazzi, 1853, Olio su tela, 126 x 122 cm, Collezione privata | Courtesy Enrico Gallerie d'Arte
Organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, che ha prestato un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, l’esposizione sarà l’occasione per passare in rassegna alcuni dei capolavori più popolari, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona - Galleria d'Arte Moderna Achille Forti- l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, o Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente da Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz–Vienna.
Suddiviso in dieci sezioni, il percorso cronologico guida dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Un focus speciale è dedicato ai disegni per la Sete dei Crociati, l’opera più ambiziosa di Hayez, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino dove si può ancora ammirare.
In mostra si potrà apprezzare l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’indiscusso protagonista del Romanticismo che con la sua produzione ha saputo interpretare lo spirito di un’epoca. L’originale confronto tra i dipinti e i disegni permette di entrare nell’atelier del maestro che amava considerarsi l’ultimo rappresentante della grande tradizione della pittura veneta, formatosi sullo studio di Tiziano e dei pittori veneziani di Quattro e Cinquecento.
La mostra si potrà visitare da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.
“Hayez. L’officina del pittore romantico”, Allestimento della mostra. Foto: © Perottino | Courtesy GAM
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