Federalismo culturale

Via al programma di riqualificazione di Palazzo Madama

 

L. Sanfelice

29/07/2015

Torino - Firmato l'accordo tra il Demanio, la Città di Torino e Mibact per la valorizzazione di Palazzo Madama.
All'intesa seguirà la formalizzazione del passaggio di proprietà dello storico edificio dal Demanio alla Città di Torino, in cambio dell'impegno ad avviare un programma quindicennale di interventi indirizzati alla riqualificazione e alla valorizzazione della sede del Museo civico d'arte antica.

Tra gli lavori previsti nei prossimi anni sono compresi il recupero e il restauro della Galleria Carlo Emanuele I, il trasferimento della caffetteria al piano terreno con accesso diretto dalla piazza Castello, la realizzazione di un'area di accoglienza nella corte medievale, con biglietteria, punto informazioni e bookshop per i visitatori.

“Si compie un altro passo verso la realizzazione di un grande progetto”, ha spiegato il sindaco Piero Fassino: “Con l’accordo si realizza una nuova operazione di federalismo demaniale che rafforza il progetto di valorizzazione del complesso di aree archeologiche, di edifici storici e di spazi museali che costituiscono il Polo Reale, secondo una visione che ha scelto di valorizzare al massimo gli immobili storici della città. Il nostro patrimonio,” ha concluso il primo cittadino, “acquisisce un bene di inestimabile valore storico e architettonico: un compendio, oggi sede di uno tra i più ricchi, importanti e frequentati musei cittadini, che vogliamo preservare, garantendone la miglior fruizione possibile sia per i torinesi, sia per i turisti che ogni anno , sempre di più, visitano Torino”.

Nelle logiche del federalismo culturale, l’Agenzia del Demanio ha colto l’opportunità di favorire gli investimenti pubblici che consentiranno di ottenere un polo museale moderno e dinamico, pienamente integrato nella splendida Piazza Castello.
L’approccio metodologico innovativo che si intende perseguire è quello di creare valore sociale attraverso l’attivazione di un sistema territoriale pubblico.


Consulta anche:
Guida d'arte di Torino