Eventi Collaterali della 57 Esposizione d'Arte

Piccole, grandi esposizioni sparse a Venezia fuori Biennale

Pierre Huyghe, A Journey that wasn't, Paris, 2005
 

Eleonora Zamparutti

16/05/2017

Venezia - Pierre Huyghe
Espace Louis Vuitton Venezia
Fino al 26 novembre 2017

E’ un artista dalla forte personalità che punta a una ricerca ibrida e multidisciplinare a cavallo tra cinema, musica, scienze e archeologia e che si esprime ricorrendo a una grande varietà di generi come il film, la performance, la fotografia e il disegno. Difficile da contenere. Il suo obiettivo è quello di decostruire la visione antropocentrica dello spettatore per metterlo in ascolto del mondo invisibile.
A Venezia presso l’Espace Louis Vuitton sono presenti 3 opere del francese Pierre Huyghe un percorso molto suggestivo che mescola e diluisce narrazione, finzione e memoria sfuggente in un format visivo ed emozionale di forte impatto.
Il film A Journey That Wasn’t (2005) è il risultato di un viaggio nell’Antartico a bordo della goletta Tara del celebre esploratore Jean-Louis Etienne. Scopo della spedizione è di raggiungere una nuova isola apparsa in corrispondenza della calotta polare: qui un pinguino albino vive al margine della colonia di suoi simili. E’ il racconto della spedizione vera e propria, e un racconto sonoro della topografia dell’isola. I suoni sono interpretati da un’orchestra sinfonica installata sulla pista di pattinaggio di Central Park a New York. Natura e progresso sono le due anime del racconto. Creature (2005-2011) riproduce in una scultura sonora il pinguino, complemento poetico del film. Silent Score (1997) fa parte dell’atmosfera irreale del film ed è la trascrizione sonora dei suoni dell’opera di John Cage 4’33’(Silence), registrata nel 1952.
L’esposizione fa parte del programma “Beyond the Walls” che ha come scopo quello di produrre mostre inedite esponendo opere della collezione Vuitton presso gli Espace Culturel Louis Vuitton di Tokyo, Monaco di Baviera, Pechino e Venezia.


Roger de Montebello, Porta delle Terese, 2014
Roger de Montebello, Porta delle Terese, 2014

Roger de Montebello. Ritratti di Venezia e altri ritratti
Museo Correr
Fino al 10 settembre 2017
 
Luce, colore e architetture si fondono in un tutt’uno nell’opera di Roger de Montebello. Il pittore franco-americano espone al Museo Correr una serie di ritratti di familiari, conoscenti e sconosciuti. Opere di sintesi, realizzate nell’arco di un’ora o poco più, giusto il tempo di fissare sulla tela gli elementi che contano, tralasciando il superfluo. In velocità su tele di piccole dimensioni sono realizzati anche i quadri della serie sulle corride, ma in questo caso oggetto della ricerca sono il calore del colore e il movimento. De Montebello ama la Spagna, come Venezia che ritrae in una dimensione sospesa, limpida e muta. Una tela di Yves Klein diventa il fulcro di un’immagine che sembra un miraggio: la “Porta delle Terese”.



Sam Havadtoy, Homage to the DIVINE MS. M, 2016
Sam Havadtoy, Homage to the DIVINE MS. M, 2016 © Gyorgy Darabos

Sam Havadtoy. 18 – 17
PERSONAL STRUCTURES - Crossing Borders
Palazzo Bembo
Fino al 26 novembre 2017
 
Artista di primo piano sulla scena newyorkese degli anni Settanta e Ottanta, Sam Havadtoy non abbandona il suo punto di osservazione critico, e invita a riflettere intorno a temi sociali e politici e riporta al centro dell’attenzione le sfide del nostro tempo.
Nell’ambito del progetto PERSONAL STRUCTURES - Crossing Borders, organizzato da European Cultural Centre presso Palazzo Bembo, Havadtoy espone 7 opere: quattro porte decorate con alcune scritte (Only want your body; Only want your money; Never explain; Never complain) e tre busti in sequenza che ritraggono il volto di Iosif Stalin che si trasforma in Pinocchio.


 Paul McCarthy, C.S.S.C. Coach Stage Stage Coach VR experiment Mary and Eve, 2017
Paul McCarthy, C.S.S.C. Coach Stage Stage Coach VR experiment Mary and Eve, 2017, Virtual reality © Paul McCarthy and Khora Contemporary. Courtesy the artist, Hauser & Wirth, Xavier Hufkens and Khora Contemporary

Paul McCarthy – Christian Lemmerz. New Media (Virtual Reality Art)
Fondazione Cini
Fino al 27 agosto 2017
 
All'Isola di San Giorgio la Fondazione Cini offre i propri spazi alla Fondazione Faurschou che porta in laguna il tema della realtà virtuale. Una piccola mostra realizzata dal pittore e videoartista statunitense Paul McCarthy e dall'artista e scultore tedesco - che da tempo vive a Copenhagen - Christian Lemmerz. I due scelgono di avvicinarsi alla virtual reality per tramite della piattaforma Khora Contemporary che ha messo a disposizione di McCarthy e Lemmerz le proprie tecnologie per produrre le installazioni.
E così con "L'Apparizione" (2017) Christian Lemmerz, mette in scena una crocifissione di Gesù Cristo che mira a distruggere gli stereotipi delle immagini religiose, coinvolgendo lo spettatore in un'esperienza ravvicinata con un corpo sospeso che brucia e da cui cadono, come pioggia, scintille e lapilli. 
Bellezza, eccesso, morte e dolore sono invece i temi dell'opera di Paul McCarthy. Attraverso la relazione, anche violenta, tra i personaggi femminili Maria e Eva, l'opera interagisce direttamente con lo spazio personale dello spettatore, lasciato senza scelta, se non quella di assumere la posizione del protagonista.