Venti sale da scoprire in un nuovo itinerario
Un tuffo nella storia di Venezia: il Museo Correr svela gli Appartamenti Reali
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Sala ovale (Sala dei pranzi quotidiani). Foto Massimo Listri ©
Francesca Grego
21/07/2022
Venezia - Napoleone, Francesco Giuseppe d’Austria e l’imperatrice Sissi, Massimiliano d’Asburgo Imperatore del Messico, Vittorio Emanuele II, Margherita di Savoia e Umberto I: il loro ricordo aleggia ancora tra le mura del Palazzo Reale di Venezia – oggi Museo Correr – che dall’Ottocento al 1920 ha ospitato i regnanti di ben tre casati (Bonaparte, Asburgo e Savoia). Grazie a un importante intervento di recupero, restauro e riallestimento iniziato nel 2000 e appena terminato, da qualche giorno è possibile visitarne gli appartamenti privati in versione integrale: un viaggio unico nella storia di Venezia, dell’Italia e dell’Europa, ma anche uno spaccato di storia dell’arte e del costume, una porta aperta sul gusto dei potenti e sulla sua evoluzione in un secolo ricco di novità.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Enfilade dallo Studio dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Foto Massimo Listri ©
Se le narrazioni correnti parlano di una Venezia in netto declino dopo la perdita dell’indipendenza, le venti sale degli Appartamenti Reali, a due passi dall’antico Palazzo Ducale, testimoniano la persistente vitalità delle arti in Laguna, dall’affresco allo stucco, dall’ebanisteria ai tessili e al vetro. Nel nuovo percorso di visita del Museo Correr “il travagliato Ottocento veneziano trova il luogo della sua rivincita”, ha dichiarato il direttore dei Musei di Venezia Gabriella Belli. “Tra la caduta della Serenissima nel 1797 e la nascita della Biennale nel 1895, sembrava che Venezia fosse sparita dalla scena artistica europea. Il Palazzo Reale, vera enciclopedia delle arti decorative dell’Ottocento, è invece l’anello mancante della storia millenaria del genio di Venezia”, spiega Jérôme-Francois Zieseniss, presidente del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia, che insieme a mecenati di tutto il mondo ha fornito un sostegno determinante ai lavori.
L’intervento, lungo e complesso, è stato realizzato su progetto scientifico della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia con il supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, recuperando ambienti che, passato il tempo di re e imperatori, erano stati convertiti in uffici e archivi con grave danno per le splendide decorazioni.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Salotto dell’ Aurora (Appartamento dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo). Foto Massimo Listri ©
Ma che cosa vedremo negli 850 metri quadri degli Appartamenti Reali? Tra l’Ala Napoleonica, costruita nel 1807, e le cinquecentesche Procuratie Nuove si snoda un’infilata di stanze riccamente decorate, riallestite con arredi e oggetti originali, dove la secolare tradizione artistica locale si fonde con le tendenze europee dal neoclassico al romantico, dall’eclettismo al gusto umbertino, in un mix denso di suggestioni. Dalla fastosa Sala da Ballo, cuore dell’Ala Napoleonica, raggiungeremo l’affaccio posteriore sui Giardini Reali con vista sul bacino di San Marco e sull’Isola di San Giorgio, fino quasi a ricongiungerci con gli edifici sansoviniani dell’antica Zecca e della Biblioteca Marciana, passando per la Sala del Trono, il Salotto dell’Aurora, la Sala Moresca, la Sala delle Udienze, le stanze da letto di re, regine, arciduchi e imperatori.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Sala moresca (Appartamento dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo). Foto Massimo Listri ©
Ognuno di loro ha lasciato il segno tra queste mura: lo testimoniano i rifacimenti e i restyling succedutisi nel tempo, ma anche il carattere, gli interessi e le passioni individuali rimasti impressi in molte di queste stanze. Particolarmente evocative, intime e personali, per esempio, sono le camere di Francesco Giuseppe ed Elisabetta d’Austria, nota a tutti come “Sissi” - dallo Studio alla Stanza da Bagno e al Boudoir dell’Imperatrice - mentre alcove e sale da pranzo invitano a immaginare la quotidianità dei regnanti. Vedute belle come quadri si aprono da ogni finestra o balcone. Affreschi, intagli esuberanti, stucchi e tappezzerie testimoniano il talento di artisti e artigiani veneziani, da Giuseppe Borsato, che in epoca napoleonica ebbe nella propria squadra Giambattista Canal e Francesco Hayez, a Giovanni Rossi, Leonardo Gavagnin, Federico Moja, che per l’appartamento di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo riunirono in un delicato connubio il Biedermier mitteleuropeo e le suggestioni dell’Oriente.
Palazzo Reale Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Studio dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Foto Massimo Listri ©
E per guardare guardare con occhio nuovo al ricco panorama dei musei lagunari - Correr incluso - nella Sala da Ballo degli Appartamenti Reali è allestita la mostra Venezia nelle fotografie di Massimo Listri, un itinerario d'autore tra porteghi e saloni restaurati di recente alla scoperta delle monumentali architetture della Serenissima, dal quale sono tratti gli scatti presentati in questo articolo.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Enfilade dallo Studio dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Foto Massimo Listri ©
Se le narrazioni correnti parlano di una Venezia in netto declino dopo la perdita dell’indipendenza, le venti sale degli Appartamenti Reali, a due passi dall’antico Palazzo Ducale, testimoniano la persistente vitalità delle arti in Laguna, dall’affresco allo stucco, dall’ebanisteria ai tessili e al vetro. Nel nuovo percorso di visita del Museo Correr “il travagliato Ottocento veneziano trova il luogo della sua rivincita”, ha dichiarato il direttore dei Musei di Venezia Gabriella Belli. “Tra la caduta della Serenissima nel 1797 e la nascita della Biennale nel 1895, sembrava che Venezia fosse sparita dalla scena artistica europea. Il Palazzo Reale, vera enciclopedia delle arti decorative dell’Ottocento, è invece l’anello mancante della storia millenaria del genio di Venezia”, spiega Jérôme-Francois Zieseniss, presidente del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia, che insieme a mecenati di tutto il mondo ha fornito un sostegno determinante ai lavori.
L’intervento, lungo e complesso, è stato realizzato su progetto scientifico della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia con il supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, recuperando ambienti che, passato il tempo di re e imperatori, erano stati convertiti in uffici e archivi con grave danno per le splendide decorazioni.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Salotto dell’ Aurora (Appartamento dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo). Foto Massimo Listri ©
Ma che cosa vedremo negli 850 metri quadri degli Appartamenti Reali? Tra l’Ala Napoleonica, costruita nel 1807, e le cinquecentesche Procuratie Nuove si snoda un’infilata di stanze riccamente decorate, riallestite con arredi e oggetti originali, dove la secolare tradizione artistica locale si fonde con le tendenze europee dal neoclassico al romantico, dall’eclettismo al gusto umbertino, in un mix denso di suggestioni. Dalla fastosa Sala da Ballo, cuore dell’Ala Napoleonica, raggiungeremo l’affaccio posteriore sui Giardini Reali con vista sul bacino di San Marco e sull’Isola di San Giorgio, fino quasi a ricongiungerci con gli edifici sansoviniani dell’antica Zecca e della Biblioteca Marciana, passando per la Sala del Trono, il Salotto dell’Aurora, la Sala Moresca, la Sala delle Udienze, le stanze da letto di re, regine, arciduchi e imperatori.
Palazzo Reale, Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Sala moresca (Appartamento dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo). Foto Massimo Listri ©
Ognuno di loro ha lasciato il segno tra queste mura: lo testimoniano i rifacimenti e i restyling succedutisi nel tempo, ma anche il carattere, gli interessi e le passioni individuali rimasti impressi in molte di queste stanze. Particolarmente evocative, intime e personali, per esempio, sono le camere di Francesco Giuseppe ed Elisabetta d’Austria, nota a tutti come “Sissi” - dallo Studio alla Stanza da Bagno e al Boudoir dell’Imperatrice - mentre alcove e sale da pranzo invitano a immaginare la quotidianità dei regnanti. Vedute belle come quadri si aprono da ogni finestra o balcone. Affreschi, intagli esuberanti, stucchi e tappezzerie testimoniano il talento di artisti e artigiani veneziani, da Giuseppe Borsato, che in epoca napoleonica ebbe nella propria squadra Giambattista Canal e Francesco Hayez, a Giovanni Rossi, Leonardo Gavagnin, Federico Moja, che per l’appartamento di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo riunirono in un delicato connubio il Biedermier mitteleuropeo e le suggestioni dell’Oriente.
Palazzo Reale Venezia. Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Studio dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Foto Massimo Listri ©
E per guardare guardare con occhio nuovo al ricco panorama dei musei lagunari - Correr incluso - nella Sala da Ballo degli Appartamenti Reali è allestita la mostra Venezia nelle fotografie di Massimo Listri, un itinerario d'autore tra porteghi e saloni restaurati di recente alla scoperta delle monumentali architetture della Serenissima, dal quale sono tratti gli scatti presentati in questo articolo.
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