Primavera
Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi
Tra i più celebri capolavori del Rinascimento, l’opera fu realizzata per un esponente del ramo cadetto dei Medici, Lorenzo di Pierfrancesco. La lettura procede da destra verso sinistra: il vento Borea rapisce la ninfa Cloris fecondandola e trasformandola in Flora (la nostra Primavera) che sparge fiori sul terreno. Al centro sono Venere e Cupido, divinità dell’amore, l’eterno motore del mondo; più in là danzano le tre Grazie, divinità della bellezza legate al culto della natura. Chiude la composizione Mercurio che scaccia, in un gesto simbolico, le nubi dell’inverno. Oggetto di numerose interpretazioni storico –artistiche, nessuna delle quali definitiva o esaustiva, l’opera si presta a più livelli di lettura (storico-filosofico-allegorico). Il fascino che ne emana è in parte legato all’aura di mistero che ancora la circonda.
COMMENTI
LE OPERE
Madonna con Bambino (o Madonna del libro)
Tempera su tavola
Madonna del padiglione (Madonna con il Bambino e tre angeli)
Tempera su tavola
Sant'Agostino nello studio
1480 | Affresco | 152 x 115 cm.
Primavera
Tempera su tavola | 203 x 314 cm.
Nascita di Venere
1482 | Tempera su tela | 172 x 278 cm.
La Fortezza
1470 | Tempera | 167 x 87 cm.
Adorazione dei magi
1482 | Tempera | 103 x 70 cm.
Venere e Marte
1482 | Tempera | 173 x 69 cm.
Maddalena che ascolta la predica di Cristo
1491 | Tempera su tavola | 42 x 18 cm.
Ritratto virile
1483 | Tempera su tavola | 28 x 37 cm.
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