Scomposizione di toro
Fin sulle soglie della grande svolta che doveva verificarsi nelle arti figurative in Italia quando caddero, alla fine del secondo conflitto mondiale, le remore nazionalistiche ad una libera circolazione delle idee e delle esperienze internazionali, Martini ritrovava inalterata la sua istrionica capacità di anticipare, d'istinto, tutte le novità, di distruggere tutti i feticci per indicare strade ancora non battute; tanto che in pratica non esiste forma d'espressione attuale che, in un modo o nell'altro, non abbia fatto i conti con le esperienze martiniane. Così in un gruppetto di sculture modellate nel '43-'44, soprattutto in quelle in cui prende a soggetto figure di animali, superata d'acchito la tecnica «scientifica» cubista, attuava una ricostruzione dello spazio in immagini totalmente autonome, sotto il segno di una drammatica giustapposizione di valori volumetrici astratti.