La pisana

Arturo Martini

Collezione Ottolenghi

 
DESCRIZIONE:

Nell'intensissima attività martiniana, ricca di inventiva e di sorprese, passarono al vaglio tutti i miti e le illusioni della civiltà moderna. La sintesi fra arcaismo e classicismo, l'apparente eclettismo culturale, che pure nell'opera concreta supera qualsiasi sentore di archeologia e di etnografia, concorsero indubbiamente alla definizione del cosiddetto primitivismo martiniano; insensibilmente, però, l'esigenza di un purismo stilistico, di una chiara strutturazione plastica, dai profili chiusi ed elementari, s'arricchiva d'umori sensuali e trepidanti, di ritmi sottili e raffinati che sembrano echeggiare, in una sintassi diversa, la tepida luminosità di certi marmi canoviani. Ma un che di acerbo, di contrastato, esclude la plastica martiniana dall'olimpica sicurezza (che è poi sempre all'orlo della freddezza) del maestro neoclassico e l'arricchisce di rispondenze patetiche e sentimentali, di turbamenti e incertezze che rendono lo scultore pienamente partecipe dello «stato di perenne crisi» della civiltà contemporanea.

COMMENTI

LE OPERE