Villa Caldogno
Vicenza, Via Giacomo Zanella 3
- Artista: Palladio
- Dove: Vicenza, Via Giacomo Zanella 3
- Indirizzo: Via Giacomo Zanella 3
- E-Mail: prolococaldogno@gmail.com
- Telefono: +39 345 9302084
- Apertura: da marzo a ottobre: venerdì 15-18 e sabato 9-12 (salvo non ci siano manifestazioni in atto o celebrazione di matrimoni)
- Costo: intero € 3, ridotto € 1,50
DESCRIZIONE:
La villa, situata nel comune di Caldogno, a circa 10 km a nord di Vicenza, è considerata uno dei progetti di Andrea Palladio, che intervenne sulla precedente struttura quattrocentesca, chiamato dal ricco commerciante di seta Losco Caldogno, che l'aveva ricevuta in eredità insieme ai territori circostanti nel 1541.
I lavori furono completati tra il 1567, quando risulta già abitata, e il 1570, probabile data di conclusione degli interventi decorativi, incisa nell'iscrizione che riporta anche il nome del figlio del committente, Angelo Loschi, posta sulla facciata. Questa è caratterizzata da un corpo centrale con tre arcate a tutto sesto in bugnato, sormontato da un timpano.
La decorazione interna è opera di Giovanni Antonio Fasolo e Giovanni Battista Zelotti a cui si devono le scene dell'ozio aristocratico in villa e il ciclo su Scipione, mentre Giulio Carpioni nel Seicento dipinse le storie tratte dal Pastor fido, il dramma pastorale di Giovanni Battista Guarini. Oggi vi si svolgono attività culturali e, al seminterrato, ha sede la biblioteca comunale.
La villa, situata nel comune di Caldogno, a circa 10 km a nord di Vicenza, è considerata uno dei progetti di Andrea Palladio, che intervenne sulla precedente struttura quattrocentesca, chiamato dal ricco commerciante di seta Losco Caldogno, che l'aveva ricevuta in eredità insieme ai territori circostanti nel 1541.
I lavori furono completati tra il 1567, quando risulta già abitata, e il 1570, probabile data di conclusione degli interventi decorativi, incisa nell'iscrizione che riporta anche il nome del figlio del committente, Angelo Loschi, posta sulla facciata. Questa è caratterizzata da un corpo centrale con tre arcate a tutto sesto in bugnato, sormontato da un timpano.
La decorazione interna è opera di Giovanni Antonio Fasolo e Giovanni Battista Zelotti a cui si devono le scene dell'ozio aristocratico in villa e il ciclo su Scipione, mentre Giulio Carpioni nel Seicento dipinse le storie tratte dal Pastor fido, il dramma pastorale di Giovanni Battista Guarini. Oggi vi si svolgono attività culturali e, al seminterrato, ha sede la biblioteca comunale.
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