Italiani nel mondo

A Breath di Davide Dormino nel'edificio delle Nazioni Unite a New York

Davide Dormino, A Breath, 2011, New York, North Lawn Building, United Nations Headquarters
 

La Redazione

09/01/2020

L'opera si intitola A Breath ed è stata realizzata nel 2011 all’interno della base logistica della Minustah (missione di peacekeeping dell’Onu), a Port au Prince, capitale di Haiti, in memoria delle vittime delle Nazioni Unite per il catastrofico terremoto del 2010.

A Breath, è un soffio, un sospiro, l’istante prima che la terra inizi a tremare. Una pila di fogli di ferro poggiati su un blocco di cemento. Un foglio è scivolato a terra, su questo ci sono scritti i 102 nomi delle persone che hanno perso la vita in un minuto.
Nomi senza cognomi, senza ordine alfabetico, poichè, quando la morte arriva, non segue una logica, si è tutti allo stesso livello. Ma in quella catastrofe persero la vita oltre 300.000 haitiani e Dormino ha immaginato che tra quei nomi ci potessero essere anche i loro.

E ora, a nove anni da quel tragico evento, A Breath è volata New York dove sarà istallata permanente nel North Lawn Building delle Nazioni Unite.

L’opera è stata commisionata dalla Nazioni Unite per commemorare le vittime del sisma di magnitudo 7 che nel gennaio del 2010, distrusse case, scuole e strade, lasciando dietro di sé una scia di devastazione e miseria in un Paese già stremato dalla povertà. Oltre tre milioni di persone rimasero coinvolte dal sisma, il cui bilancio delle vittime è stato di 300mila morti e un milione di sfollati.

In questi anni Dormino ha realizzato opere pubbliche ad ambientali permanenti come Atlante (2019), Poltergeist_monumento all’invisibile (2019), Naviganti_monumento all’immaginazione (2017) Anything to say? A monument to courage (2015), una scultura itinerante in bronzo che ritrae, in piedi su tre sedie, con a fianco una quarta sedia vuota, tre personaggi contemporanei simbolo della libertà: Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. Tre figure molto discusse che, per scelta, hanno deciso di sfidare il potere in nome della libertà d’espressione e d’informazione opponendosi alle regole di un sistema di controllo politico e governativo.
 

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