Adolfo Bigioni. The objectsubject
Dal 6 June 2015 al 21 June 2015
Latina
Luogo: Spazio COMEL | Arte Contemporanea
Indirizzo: via Neghelli 68
Orari: da Lunedi a Domenica 18-20; Sabato 18-21
Telefono per informazioni: +39 0773 487546
E-Mail info: info@spaziocomel.it
Sito ufficiale: http://www.spaziocomel.it
Adolfo Bigioni nella sua arte è una continua scoperta ottica e un costante recupero di realtà oggettive.
Dipinti che appaiono “istanti statici” fotogrammi dettagliati: dalle forme, riflessi e colori, talmente reali che sembrano capaci di superare la stessa fotografia. L'oggetto-soggetto pone in evidenza la ricerca primaria di come oggetti di uso comune, giornaliero, visti da tutti noi superficialmente, possano trasformarsi in soggetti pittorici: banali lattine di bibite, calici, drappeggi, buste per la spesa, o frutti, caramelle, se non che una stessa piccola fotografia, diventino il fulcro pittorico di Bigioni.
Oggetti che mutano tra un antefatto ed un avvenire, in un presente dove il dettaglio, il particolare, e la luce, sono momenti fissati nell'ossessività pittorica dell'autore di una ricerca della percezione reale, quasi tattile, di realtà oggettive sfuggenti nella quotidianità. Bigioni così oltrepassa i silenzi delle composizioni iperrealiste che nelle tematiche coincidono, ma esulano dall'interesse di figurazioni oggettuali. Ogni opera è una rappresentazione scenografica assente di scenografia, la luce attraversa la scena ordinando forza plastica agli oggetti, donando vitalità propria ad ognuno, in un luogo non definito composto di uno spazio nero ed un piano“vuotoassoluto”.
L'immagine finale che ci giunge è sorprendentemente straordinaria: gli oggetti sono in primo piano e catturano l'attenzione attraverso quei dettagli e quei riflessi impercettibili, che nell'osservazione reale spesso sfuggono anche all'occhio più attento. Una scenografia composta dell'equilibrio di forze tra spazio luce e corpi, che solo attraverso la fotografia in alcuni casi può arrivare a tale capacità di rappresentazione, ma in questo caso con il suo talento, Bigioni oltrepassa il limite fotografico dimostrando come sia in grado di infondere agli oggetti un'energia misteriosa.
Ogni suo quadro attimo per attimo rilascia particolari e dettagli dell'oggetto rappresentato, che ci appaiono nuovi nonostante la nostra conoscenza del medesimo, e in alcuni suoi lavori quasi ci volesse indurre a scorgere l'immagine di noi stessi riflessa nell'oggetto, proprio a porre in evidenza come nella vita reale ciò accada, ma non ce ne accorgiamo.
Una modernità caravaggesca per certi aspetti della luce, e composizioni rigorose ma non accademiche, che apparentemente salvano i soggetti dalla loro banalità di esistere solo come argomenti quotidiani, e come oggetti dimenticati su un tavolo o lasciati marcire in una fruttiera. L'arte di Adolfo Bigioni oltrepassa sia lo stadio di natura morta, sia di "still life" (ancora in vita) presentando agli occhi dei fruitori “THEOBJECTSUBJECT” in tutta la loro vitalità senza tempo. [Antonio Fontana]
Info: http://adolfogbigioni.wordpress.com/
Dipinti che appaiono “istanti statici” fotogrammi dettagliati: dalle forme, riflessi e colori, talmente reali che sembrano capaci di superare la stessa fotografia. L'oggetto-soggetto pone in evidenza la ricerca primaria di come oggetti di uso comune, giornaliero, visti da tutti noi superficialmente, possano trasformarsi in soggetti pittorici: banali lattine di bibite, calici, drappeggi, buste per la spesa, o frutti, caramelle, se non che una stessa piccola fotografia, diventino il fulcro pittorico di Bigioni.
Oggetti che mutano tra un antefatto ed un avvenire, in un presente dove il dettaglio, il particolare, e la luce, sono momenti fissati nell'ossessività pittorica dell'autore di una ricerca della percezione reale, quasi tattile, di realtà oggettive sfuggenti nella quotidianità. Bigioni così oltrepassa i silenzi delle composizioni iperrealiste che nelle tematiche coincidono, ma esulano dall'interesse di figurazioni oggettuali. Ogni opera è una rappresentazione scenografica assente di scenografia, la luce attraversa la scena ordinando forza plastica agli oggetti, donando vitalità propria ad ognuno, in un luogo non definito composto di uno spazio nero ed un piano“vuotoassoluto”.
L'immagine finale che ci giunge è sorprendentemente straordinaria: gli oggetti sono in primo piano e catturano l'attenzione attraverso quei dettagli e quei riflessi impercettibili, che nell'osservazione reale spesso sfuggono anche all'occhio più attento. Una scenografia composta dell'equilibrio di forze tra spazio luce e corpi, che solo attraverso la fotografia in alcuni casi può arrivare a tale capacità di rappresentazione, ma in questo caso con il suo talento, Bigioni oltrepassa il limite fotografico dimostrando come sia in grado di infondere agli oggetti un'energia misteriosa.
Ogni suo quadro attimo per attimo rilascia particolari e dettagli dell'oggetto rappresentato, che ci appaiono nuovi nonostante la nostra conoscenza del medesimo, e in alcuni suoi lavori quasi ci volesse indurre a scorgere l'immagine di noi stessi riflessa nell'oggetto, proprio a porre in evidenza come nella vita reale ciò accada, ma non ce ne accorgiamo.
Una modernità caravaggesca per certi aspetti della luce, e composizioni rigorose ma non accademiche, che apparentemente salvano i soggetti dalla loro banalità di esistere solo come argomenti quotidiani, e come oggetti dimenticati su un tavolo o lasciati marcire in una fruttiera. L'arte di Adolfo Bigioni oltrepassa sia lo stadio di natura morta, sia di "still life" (ancora in vita) presentando agli occhi dei fruitori “THEOBJECTSUBJECT” in tutta la loro vitalità senza tempo. [Antonio Fontana]
Info: http://adolfogbigioni.wordpress.com/
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