Castelnuovo Fotografia 2015
Dal 02 Ottobre 2015 al 04 Ottobre 2015
Castelnuovo di Porto | Roma
Luogo: Castello Rocca Colonna
Indirizzo: piazza Vittorio Veneto
Curatori: Arianna Catania, Teodora Malavenda, Francesca Orsi, Dario Coletti, Manuela Fugenzi, Gaetano Crupi
Enti promotori:
- Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia
- Parco di Veio
- Comune di Castelnuovo di Porto
E-Mail info: castelnuovofotografia@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.castelnuovofotografia.com
Un delizioso e ospitale borgo medievale appena fuori Roma, immerso nella natura e nella storia del Parco di Veio, sarà anche quest’anno la cornice del festival CASTELNUOVOFOTOGRAFIA, giunto ormai alla sua terza edizione.
Tre giornate di mostre, incontri, presentazioni di libri, eventi, letture portfolio, installazioni e shooting fotografici si susseguiranno in un intenso programma, sullo sfondo del suggestivo Castello Rocca Colonna e lungo i vicoli e nelle piazze del comune di Castelnuovo di Porto.
Il tema scelto per la terza edizione del festival, da sempre orientato verso l’indagine sul paesaggio e l’ambiente, sarà:
IN ITINERE Percorsi di fotografia nel paesaggio, nella natura, nelle migrazioni e nelle criticità degli eco-sistemi.
Maestri della fotografia e fotografi emergenti, oltre a numerosi ospiti, attenti alla memoria storica, al senso e alle inquietudini del mondo contemporaneo, si confronteranno sul tema del paesaggio naturale, urbano e sociale nonché sul paesaggio intimo, interrogandosi sulle criticità degli eco-sistemi planetari.
La manifestazione, che sostiene dal suo principio la vocazione indipendente e “slow”, puntando sulla qualità dei progetti esposti, si propone come momento d’incontro e scambio sui temi emergenti della fotografia e dell’editoria fotografica, dando spazio sia a riconosciuti protagonisti della fotografia sia ai giovani autori, con un occhio attento alle nuove tendenze, all’editoria indipendente e ai nuovi linguaggi visuali.
Le mostre (visitabili a partire dal 3 ottobre), ospiti quest’anno a CastelnuovoFotografia saranno:
SENZA APPARENTE MOTIVO – ELEGIA PER L’AQUILA di Dario Coletti,
a cura di Arianna Catania.
Un atto fotografico-teatrale dove le parole del racconto, lette in pubblico, diventano colonna sonora dell’allestimento in mostra di circa quaranta fotografie. Un percorso interiore che indaga il territorio dell’Aquila a cinque anni dal terremoto e in cui la fotografia cerca di riportare un equilibrio nella relazione tra uomo e natura, in un monologo tutto interno alla natura stessa.
DRIVING IN ADDIS di Giorgio Cosulich de Pecine.
Driving in Addis è il ritratto di una città africana che cambia, vista e fotografata dal finestrino di un taxi. Un progetto editoriale che racconta la vita di strada di Addis Abeba in un momento di cambiamento epocale, che sta condizionando la vita delle persone, distruggendo il passato per far spazio al futuro.
AN EMPTY VALLEY di Ettore Moni.
Fotografie in grande formato per raccontare la storia di una valle nel cuore delle Alpi Apuane, sradicando gli stereotipi iconografici sul mondo del marmo e dei cavatori. Un paesaggio profondamente modificato dall’attività estrattiva che ha condizionato le vicende storiche e le caratteristiche di un eco-sistema naturale e sociale.
SLUM’S ESTATE di Filippo Romano, a cura di Teodora Malavenda.
Il progetto fotografico Slum’s Estate di Filippo Romano nasce e si sviluppa nello slum di Mathare, alla periferia di Nairobi. Questa città parallela viene vissuta dall’interno attraverso l’obiettivo di Romano, nel tentativo di superare il concetto di baraccopoli e di rompere l’invisibilità di tale condizione. L’autore rivive i luoghi cercando di ricomporre la fitta trama di relazioni umane e
sociali che fanno del ghetto un micro-cosmo, offrendo una visione diversa della vita, in cui auto- organizzazione e temporaneità diventano imperativi di sopravvivenza.
DERIVE di Stefano Vigni.
In questo progetto a lungo termine, iniziato nel 2008, Stefano Vigni racconta le problematiche sociali e ambientali che affliggono il nostro Paese, e la loro cattiva gestione da parte delle amministrazioni politiche. Dall’emergenza rifiuti in Campania alle alluvioni in Toscana; i terremoti dell’Emilia e dell’Aquila; il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio, oppure quelli dei barconi
dei profughi migranti nell’Isola di Lampedusa. In “Derive" viene raccontato il mondo del lavoro e quello delle imprese, ma soprattutto la vita, le speranze e i sogni degli Italiani di oggi.
UN GIARDINO SU MISURA di Giuseppe Moccia.
Installazione di Giuseppe Moccia dedicata al territorio interstiziale sorto in prossimità della fabbrica FIAT Mirafiori (costruita alla periferia di Torino nel 1939) - e del conseguente quartiere dormitorio (Mirafiori Sud), nato negli anni Sessanta, in funzione dell’ inurbamento forzato. Un territorio plasmato nel tempo, espressione dell’identità, creatività e persistenza degli operai che nel tempo hanno dato vita a oltre settecento orti spontanei, attualmente oggetto
di progetti di riqualificazione urbanistico-ambientale.
ON LANDSCAPE #2 di Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen. La mostra On Landscape #2, presentata per la prima volta in Italia alla galleria Matèria con i lavori fotografici di Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen (fondatrici di On Landscape Project), s’interroga sui preconcetti e le convenzioni legati al tema della rappresentazione del paesaggio, che inevitabilmente ne condizionano la lettura e il dialogo contemporaneo. Alla
mostra fotografica farà da pendant uno degli elementi cardine di On Landscape Project: una collezione selezionata di libri d’artista (autoprodotti e di bassa tiratura) appartenenti al tema esteso della rappresentazione contemporanea del paesaggio.
WOODLAND di Andrea Papi, a cura di Francesca Orsi.
Il bosco come luogo dell’altrove, ricco di una forte valenza simbolica e considerato generalmente come il posto della non-cultura e del magico; popolato da streghe, fate, animali di ogni tipo, il bosco è il teatro dei riti di passaggio, di viaggio esterno e interno, di uscita e di rientro. Oggi considerato spesso come un luogo disabitato o zona inesplorata di cui
avere timore, vanta una lunga tradizione nelle storie popolari, in quanto elemento centrale nella vita delle comunità.
VIAGGIO NELL’ITALIA AVVELENATA ISFCI Underground,
a cura di Dario Coletti e Manuela Fugenzi.
Da un progetto della Scuola di Fotogiornalismo ISFCI con l’associazione A Sud e il CDCA (Centro Documentazione Conflitti Ambientali). Dieci fotografi per narrare e documentare un'emergenza nazionale sul territorio italiano, mostrando le zone del nostro Paese ad alto grado di criticità ambientale e
di rischio sanitario per le comunità residenti. Un lavoro d’inchiesta volto a svelare una drammatica quanto nascosta emergenza.
BORDERS #0 di Daniele Vita, a cura di Gaetano Crupi.
Daniele Vita indaga da anni il tema del confine in luoghi prossimi e terre lontane, lo interpreta in formato panoramico. A Lampedusa, involontario teatro delle cronache, cerca un' esperienza silenziosa, fra tracce di passaggi, suggestioni, barriere reali o immaginate. Il visitatore della mostra ha la possibilità di scegliere un percorso
"obbligato", indicato da tracce luminose, o superarne i confini interferendo, ostacolando la visione e divenendone parte.
In ambito editoriale, nella sezione “il paesaggio della memoria, quando fotografia e letteratura s’incontrano” saranno proposte sei presentazioni editoriali con lecture dal vivo, a cura degli attori Susanna Marcomeni e Fabio Collepiccolo.
I libri proposti in questa edizione: il pluripremiato H. said he loved us di Tommaso Tanini (Discipula, 2014); Rome love di Igiaba Scego e Simona Filippini (Camera 21, 2014); Forcella di Valentina Piccinni e Jean-Marc Caimi (Witty kiwy, 2015), Undici Solitudini di Pamela Piscicelli (Discipula, 2015), Itaca di Giulia Marchi (Danilo Montanari Editore, 2015) e i libri autoprodotti Hotel Immagine di Simone Donati e Dreaming Leone di Alvaro Deprit.
Inoltre nello spazio del Lucernario della Rocca Colonna sarà allestito un bookshop, con:
CAMERA 21, WITTY KIWI, S.T. MATTEO DI CASTRO, POSTCART, SEIPERSEI, DISCIPULA, DANILO
MONTANARI EDITORE.
Mentre nella “room of photography books” saranno esposti i libri che hanno partecipato al
Premio Marco Bastianelli 2015 per il miglio libro fotografico edito in Italia.
Altro appuntamento importante è anche quello degli incontri e delle proiezioni di documentari e video nelle sale del Castello Rocca Colonna: un’immersione nella migliore produzione italiana sul tema dell’ambiente, della natura, delle migrazioni, animata da dibattiti con autori e giornalisti. Tra i tanti appuntamenti è prevista la presentazione dei progetti fotografici di Alessandro Penso e Filippo Romano, la proiezione dei video di ISFCI Underground e di Officine Fotografiche,
e l’incontro con gli architetti Sandro Polci e Aldo Olivo sul tema della trasformazione del paesaggio nell’era delle grandi emergenze ambientali. Il regista Piero Panizon presenterà il suo lavoro dal titolo La guerra cancella la storia; Simona Filippini (Camera 21), Floriana Lo Bianco (Direttrice del C.A.R.A.),Valeria di Bernardinis (Zona) e Claudio Cippitelli (Parsec) presenteranno i due progetti paralleli Questione d’immagine e I love photography/J’aime la photo, quest’ultimo realizzato con i giovani fotografi del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo. New-entry di quest’ anno, all’interno delle proiezioni, sarà la sezione dedicata all’osservatorio permanente sul territorio, con la proiezione di numerosi lavori svolti nel nostro territorio negli anni delle passate edizioni. Tra questi i progetti di Massimo Bottarelli e Alberto Placidoli – In due, tra Riano e Castelnuovo – e le Esplorazioni lungo il fiume Tevere di Luciano Zuccaccia.
Tra le attività previste da CastelnuovoFotografia, il Maestro Aurelio Gatti presenterà una performance dedicata alla fotografia, eseguita da Sebastiano Tringali e i danzatori di MDA Produzioni Danza; mentre nella giornata del 4 ottobre saranno presentati i lavori realizzati dagli alunni delle quinte elementari dell'Istituto Comprensivo G. Pitocco durante il workshop PHOTOLESSON ONE, a cura di Camera 21.
Il programma prevede inoltre le letture portfolio, a cura di Michele Buonanni e Arianna Catania,
e due workshop dedicati anch’essi al paesaggio: “LUOGHI, PAESAGGI E CONFINI” a cura di Filippo Romano, per indagare insieme un’area di notevole valore storico, archeologico e paesaggistico compresa all’interno del Parco di Veio, e “FRAMMENTI” a cura di Chris Warde-Jones, che punterà alla comprensione del paesaggio attraverso i frammenti e i dettagli che costituiscono l’essenza dell’insieme.
LʼAssociazione Culturale DIECIQUINDICI organizza infine, in occasione del Festival,
il Concorso EXTRAURBANA FOTOGRAFIA che avrà per tema la trasformazione del paesaggio inteso sia in senso fisico che in senso antropologico e la cui partecipazione è aperta a tutti i fotografi, professionisti e non, senza limiti di età e provenienza.
Modalità di partecipazione e regolamento del concorso sono online alla pagina www.castelnuovofotografia.com Orari di apertura al pubblico:
2 ottobre: 17:00 – 19:30
3 ottobre: 10:00 – 20:00
4 ottobre: 10:00 – 20:00
Le mostre saranno visitabili a partire dal 3 ottobre.
I workshop prevedono una quota di partecipazione prevista dal programma dei singoli docenti.
Tre giornate di mostre, incontri, presentazioni di libri, eventi, letture portfolio, installazioni e shooting fotografici si susseguiranno in un intenso programma, sullo sfondo del suggestivo Castello Rocca Colonna e lungo i vicoli e nelle piazze del comune di Castelnuovo di Porto.
Il tema scelto per la terza edizione del festival, da sempre orientato verso l’indagine sul paesaggio e l’ambiente, sarà:
IN ITINERE Percorsi di fotografia nel paesaggio, nella natura, nelle migrazioni e nelle criticità degli eco-sistemi.
Maestri della fotografia e fotografi emergenti, oltre a numerosi ospiti, attenti alla memoria storica, al senso e alle inquietudini del mondo contemporaneo, si confronteranno sul tema del paesaggio naturale, urbano e sociale nonché sul paesaggio intimo, interrogandosi sulle criticità degli eco-sistemi planetari.
La manifestazione, che sostiene dal suo principio la vocazione indipendente e “slow”, puntando sulla qualità dei progetti esposti, si propone come momento d’incontro e scambio sui temi emergenti della fotografia e dell’editoria fotografica, dando spazio sia a riconosciuti protagonisti della fotografia sia ai giovani autori, con un occhio attento alle nuove tendenze, all’editoria indipendente e ai nuovi linguaggi visuali.
Le mostre (visitabili a partire dal 3 ottobre), ospiti quest’anno a CastelnuovoFotografia saranno:
SENZA APPARENTE MOTIVO – ELEGIA PER L’AQUILA di Dario Coletti,
a cura di Arianna Catania.
Un atto fotografico-teatrale dove le parole del racconto, lette in pubblico, diventano colonna sonora dell’allestimento in mostra di circa quaranta fotografie. Un percorso interiore che indaga il territorio dell’Aquila a cinque anni dal terremoto e in cui la fotografia cerca di riportare un equilibrio nella relazione tra uomo e natura, in un monologo tutto interno alla natura stessa.
DRIVING IN ADDIS di Giorgio Cosulich de Pecine.
Driving in Addis è il ritratto di una città africana che cambia, vista e fotografata dal finestrino di un taxi. Un progetto editoriale che racconta la vita di strada di Addis Abeba in un momento di cambiamento epocale, che sta condizionando la vita delle persone, distruggendo il passato per far spazio al futuro.
AN EMPTY VALLEY di Ettore Moni.
Fotografie in grande formato per raccontare la storia di una valle nel cuore delle Alpi Apuane, sradicando gli stereotipi iconografici sul mondo del marmo e dei cavatori. Un paesaggio profondamente modificato dall’attività estrattiva che ha condizionato le vicende storiche e le caratteristiche di un eco-sistema naturale e sociale.
SLUM’S ESTATE di Filippo Romano, a cura di Teodora Malavenda.
Il progetto fotografico Slum’s Estate di Filippo Romano nasce e si sviluppa nello slum di Mathare, alla periferia di Nairobi. Questa città parallela viene vissuta dall’interno attraverso l’obiettivo di Romano, nel tentativo di superare il concetto di baraccopoli e di rompere l’invisibilità di tale condizione. L’autore rivive i luoghi cercando di ricomporre la fitta trama di relazioni umane e
sociali che fanno del ghetto un micro-cosmo, offrendo una visione diversa della vita, in cui auto- organizzazione e temporaneità diventano imperativi di sopravvivenza.
DERIVE di Stefano Vigni.
In questo progetto a lungo termine, iniziato nel 2008, Stefano Vigni racconta le problematiche sociali e ambientali che affliggono il nostro Paese, e la loro cattiva gestione da parte delle amministrazioni politiche. Dall’emergenza rifiuti in Campania alle alluvioni in Toscana; i terremoti dell’Emilia e dell’Aquila; il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio, oppure quelli dei barconi
dei profughi migranti nell’Isola di Lampedusa. In “Derive" viene raccontato il mondo del lavoro e quello delle imprese, ma soprattutto la vita, le speranze e i sogni degli Italiani di oggi.
UN GIARDINO SU MISURA di Giuseppe Moccia.
Installazione di Giuseppe Moccia dedicata al territorio interstiziale sorto in prossimità della fabbrica FIAT Mirafiori (costruita alla periferia di Torino nel 1939) - e del conseguente quartiere dormitorio (Mirafiori Sud), nato negli anni Sessanta, in funzione dell’ inurbamento forzato. Un territorio plasmato nel tempo, espressione dell’identità, creatività e persistenza degli operai che nel tempo hanno dato vita a oltre settecento orti spontanei, attualmente oggetto
di progetti di riqualificazione urbanistico-ambientale.
ON LANDSCAPE #2 di Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen. La mostra On Landscape #2, presentata per la prima volta in Italia alla galleria Matèria con i lavori fotografici di Dafna Talmor, Emma Wieslander e Minna Kantonen (fondatrici di On Landscape Project), s’interroga sui preconcetti e le convenzioni legati al tema della rappresentazione del paesaggio, che inevitabilmente ne condizionano la lettura e il dialogo contemporaneo. Alla
mostra fotografica farà da pendant uno degli elementi cardine di On Landscape Project: una collezione selezionata di libri d’artista (autoprodotti e di bassa tiratura) appartenenti al tema esteso della rappresentazione contemporanea del paesaggio.
WOODLAND di Andrea Papi, a cura di Francesca Orsi.
Il bosco come luogo dell’altrove, ricco di una forte valenza simbolica e considerato generalmente come il posto della non-cultura e del magico; popolato da streghe, fate, animali di ogni tipo, il bosco è il teatro dei riti di passaggio, di viaggio esterno e interno, di uscita e di rientro. Oggi considerato spesso come un luogo disabitato o zona inesplorata di cui
avere timore, vanta una lunga tradizione nelle storie popolari, in quanto elemento centrale nella vita delle comunità.
VIAGGIO NELL’ITALIA AVVELENATA ISFCI Underground,
a cura di Dario Coletti e Manuela Fugenzi.
Da un progetto della Scuola di Fotogiornalismo ISFCI con l’associazione A Sud e il CDCA (Centro Documentazione Conflitti Ambientali). Dieci fotografi per narrare e documentare un'emergenza nazionale sul territorio italiano, mostrando le zone del nostro Paese ad alto grado di criticità ambientale e
di rischio sanitario per le comunità residenti. Un lavoro d’inchiesta volto a svelare una drammatica quanto nascosta emergenza.
BORDERS #0 di Daniele Vita, a cura di Gaetano Crupi.
Daniele Vita indaga da anni il tema del confine in luoghi prossimi e terre lontane, lo interpreta in formato panoramico. A Lampedusa, involontario teatro delle cronache, cerca un' esperienza silenziosa, fra tracce di passaggi, suggestioni, barriere reali o immaginate. Il visitatore della mostra ha la possibilità di scegliere un percorso
"obbligato", indicato da tracce luminose, o superarne i confini interferendo, ostacolando la visione e divenendone parte.
In ambito editoriale, nella sezione “il paesaggio della memoria, quando fotografia e letteratura s’incontrano” saranno proposte sei presentazioni editoriali con lecture dal vivo, a cura degli attori Susanna Marcomeni e Fabio Collepiccolo.
I libri proposti in questa edizione: il pluripremiato H. said he loved us di Tommaso Tanini (Discipula, 2014); Rome love di Igiaba Scego e Simona Filippini (Camera 21, 2014); Forcella di Valentina Piccinni e Jean-Marc Caimi (Witty kiwy, 2015), Undici Solitudini di Pamela Piscicelli (Discipula, 2015), Itaca di Giulia Marchi (Danilo Montanari Editore, 2015) e i libri autoprodotti Hotel Immagine di Simone Donati e Dreaming Leone di Alvaro Deprit.
Inoltre nello spazio del Lucernario della Rocca Colonna sarà allestito un bookshop, con:
CAMERA 21, WITTY KIWI, S.T. MATTEO DI CASTRO, POSTCART, SEIPERSEI, DISCIPULA, DANILO
MONTANARI EDITORE.
Mentre nella “room of photography books” saranno esposti i libri che hanno partecipato al
Premio Marco Bastianelli 2015 per il miglio libro fotografico edito in Italia.
Altro appuntamento importante è anche quello degli incontri e delle proiezioni di documentari e video nelle sale del Castello Rocca Colonna: un’immersione nella migliore produzione italiana sul tema dell’ambiente, della natura, delle migrazioni, animata da dibattiti con autori e giornalisti. Tra i tanti appuntamenti è prevista la presentazione dei progetti fotografici di Alessandro Penso e Filippo Romano, la proiezione dei video di ISFCI Underground e di Officine Fotografiche,
e l’incontro con gli architetti Sandro Polci e Aldo Olivo sul tema della trasformazione del paesaggio nell’era delle grandi emergenze ambientali. Il regista Piero Panizon presenterà il suo lavoro dal titolo La guerra cancella la storia; Simona Filippini (Camera 21), Floriana Lo Bianco (Direttrice del C.A.R.A.),Valeria di Bernardinis (Zona) e Claudio Cippitelli (Parsec) presenteranno i due progetti paralleli Questione d’immagine e I love photography/J’aime la photo, quest’ultimo realizzato con i giovani fotografi del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo. New-entry di quest’ anno, all’interno delle proiezioni, sarà la sezione dedicata all’osservatorio permanente sul territorio, con la proiezione di numerosi lavori svolti nel nostro territorio negli anni delle passate edizioni. Tra questi i progetti di Massimo Bottarelli e Alberto Placidoli – In due, tra Riano e Castelnuovo – e le Esplorazioni lungo il fiume Tevere di Luciano Zuccaccia.
Tra le attività previste da CastelnuovoFotografia, il Maestro Aurelio Gatti presenterà una performance dedicata alla fotografia, eseguita da Sebastiano Tringali e i danzatori di MDA Produzioni Danza; mentre nella giornata del 4 ottobre saranno presentati i lavori realizzati dagli alunni delle quinte elementari dell'Istituto Comprensivo G. Pitocco durante il workshop PHOTOLESSON ONE, a cura di Camera 21.
Il programma prevede inoltre le letture portfolio, a cura di Michele Buonanni e Arianna Catania,
e due workshop dedicati anch’essi al paesaggio: “LUOGHI, PAESAGGI E CONFINI” a cura di Filippo Romano, per indagare insieme un’area di notevole valore storico, archeologico e paesaggistico compresa all’interno del Parco di Veio, e “FRAMMENTI” a cura di Chris Warde-Jones, che punterà alla comprensione del paesaggio attraverso i frammenti e i dettagli che costituiscono l’essenza dell’insieme.
LʼAssociazione Culturale DIECIQUINDICI organizza infine, in occasione del Festival,
il Concorso EXTRAURBANA FOTOGRAFIA che avrà per tema la trasformazione del paesaggio inteso sia in senso fisico che in senso antropologico e la cui partecipazione è aperta a tutti i fotografi, professionisti e non, senza limiti di età e provenienza.
Modalità di partecipazione e regolamento del concorso sono online alla pagina www.castelnuovofotografia.com Orari di apertura al pubblico:
2 ottobre: 17:00 – 19:30
3 ottobre: 10:00 – 20:00
4 ottobre: 10:00 – 20:00
Le mostre saranno visitabili a partire dal 3 ottobre.
I workshop prevedono una quota di partecipazione prevista dal programma dei singoli docenti.
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