Al via i lavori per un nuovo museo a cielo aperto

Nel teatro dell'assassinio di Cesare: apre al pubblico l'area sacra di Torre Argentina

Luciano Tronati, CC BY-SA 4.0 , attraverso Wikimedia CommonsArea Sacra di Torre Argentina, Roma I
 

Francesca Grego

15/04/2021

Roma - Nel cuore di Roma, le rovine di Largo di Torre Argentina stimolano da sempre la curiosità di turisti e cittadini. Impossibile finora ammirarle da vicino: affacciati ai lunghi parapetti, i passanti osservano i gatti di una storica colonia della capitale muoversi tra vestigia antiche e medievali, interrogandosi sulla natura di una vasta area archeologica che, come un’apparizione, si svela improvvisamente in mezzo al traffico. Sono in pochi a sapere che proprio qui, nella Curia di Pompeo, Giulio Cesare venne pugnalato a morte e che un antico basamento di tufo custodisce ancora la memoria delle Idi di marzo. Scoperta soltanto nel 1926, l’area sacra di Torre Argentina si avvia oggi verso un nuovo capitolo della sua storia: grazie a una donazione di un milione di euro da parte della maison Bulgari, a maggio inizieranno i lavori che la renderanno finalmente visitabile. 

Passerelle e scalinate permetteranno di attraversarla nella sua interezza, mentre una pedana elevatrice a cabina aperta consentirà l’accesso alle persone disabili e un impianto di illuminazione a led renderà la fruizione in notturna ancora  più suggestiva. Le architetture antiche verranno restaurate e la Torre medievale del Papito ospiterà la biglietteria. A breve distanza, i vecchi magazzini del portico orientale si trasformeranno in spazi espositivi per mostrare i più importanti reperti ritrovati in loco. I gatti, che da almeno un secolo sono i veri padroni delle rovine, continueranno ad abitarle indisturbati. 


Area Sacra di Torre Argentina, Roma I Luciano Tronati, CC BY-SA 4.0 , attraverso Wikimedia Commons

Quattro templi romani datati dal IV al II secolo a.C. caratterizzano la più ampia area archeologica di epoca repubblicana esistente nella capitale, che non ha mai smesso di sorprendere con preziose scoperte. “Dal sottosuolo sono emerse straordinarie vestigia, tra le quali ricordiamo un colossale acrolito (statua composta di diversi materiali), identificato probabilmente come la Fortuna alla quale era dedicato il Tempio B, oggi esposto in Centrale Montemartini” ha spiegato la soprintendente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli: “Dopo i lavori, i visitatori potranno muoversi direttamente nell’area apprezzando anche il Tempio C dedicato alla divinità sabina Feronia, e infine il Tempio D, dedicato alle Ninfe o ai Lari Permarini”.


Area Sacra di Torre Argentina, con il Tempio B in primo piano I Alessio Damato, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

I lavori richiederanno circa un anno, aggiungendo un importante tassello all’offerta di Roma per il Giubileo del 2025. “Siamo molto orgogliosi di questo nuovo regalo alla Città Eterna: dopo il restauro della scalinata di Trinità dei Monti, andiamo a valorizzare un altro luogo al centro della vita sociale e spirituale dell’antica Capitale. I visitatori potranno finalmente apprezzare da vicino reperti di grandissimo pregio situati in una piazza che ospita anche edifici rinascimentali e medievali”, ha detto il ceo di Bulgari Jean Christophe Babin.

Intanto, altri progetti si affacciano all’orizzonte. Il nuovo sistema di illuminazione finanziato dalla maison del gioiello per l’Ara Pacis prelude all’apertura di un luxury hotel targato Bulgari proprio nell’area del Mausoleo di Augusto, mentre ai Musei Capitolini riaprirà a breve la grande mostra sui Marmi Torlonia, sponsorizzata dall’azienda così come i restauri in corso su questa prestigiosa collezione di scultura antica. Alcuni dei pezzi esposti a Palazzo Caffarelli, ha ricordato la soprintendente Clarelli, provengono proprio dagli scavi di Largo Argentina. “Stiamo già lavorando ad altri progetti, alcuni di medie dimensioni, altri più ambiziosi, per contribuire alla bellezza e all’attrattività di Roma”, ha anticipato Babin: “Sicuramente nel corso dei prossimi anni ci troveremo ad annunciare altre collaborazioni, insieme a Roma Capitale e alla Soprintendenza”. 


Area Sacra di Torre Argentina, Roma I Luciano Tronati, CC BY-SA 4.0 , attraverso Wikimedia Commons