Open doors. Il museo partecipativo oggi - Ciclo di talk
Dal 25 Maggio 2022 al 23 Novembre 2022
Brescia
Luogo: Auditorium di Santa Giulia
Indirizzo: Via dei Musei 81
Curatori: Pierluigi Sacco
Costo del biglietto: partecipazione libera e gratuita. Per assistere in presenza, è necessario prenotarsi alla mail: cup@bresciamusei.com. Registrazione obbligatoria per lo streaming al link fad.fondazionescuolapatrimonio.it
Sito ufficiale: http://www.bresciamusei.com
Mercoledì 25 maggio 2022, alle ore 16.30, la Fondazione Brescia Musei all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia ospita la sessione inaugurale del ciclo di talk Open Doors. Il museo partecipativo oggi, trasmesso anche in streaming in esclusiva sulla piattaforma della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali su fad.fondazionescuolapatrimonio.it.
La cura scientifica del progetto Open Doors è affidata al professor Pierluigi Sacco, ordinario dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti - Pescara, già Visiting Professor alla Harvard University.
Nel corso del primo appuntamento di questo ciclo di talk saranno messi in evidenza i criteri scientifici e le linee guida del progetto Open Doors, intorno a cui ruoteranno le comunicazioni dei maggiori esperti dei musei e dei centri culturali contemporanei italiani e internazionali, presentando i casi e le prospettive più interessanti: un programma in otto sessioni tematiche, per compiere una completa disanima del concetto di museo come luogo di partecipazione e sugli strumenti, le tecniche e le migliori prassi che coinvolgono le comunità e le attivano in un dialogo costante tra i contenuti museali e i grandi temi del presente mediati dal patrimonio culturale.
La sessione inaugurale, moderata da Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei, sarà introdotta da Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei, Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e Julia Pagel, segretario generale di NEMO The Network of European Museum Organisations. Seguiranno i saluti dei partner dell’iniziativa Open Doors, rappresentanti delle più importanti istituzioni e think tank del sistema culturale italiano e internazionale: Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA); Andrea Cancellato, presidente di Federculture; Alberto Garlandini, presidente della Associazione Abbonamento Musei; Adele Maresca Compagna, presidente di ICOM Italia; Daniele Pitteri, presidente della Associazione Mecenate 90; Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani; Valdo Spini, presidente di AICI - Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane.
Seguiranno gli interventi di approfondimento di Pierluigi Sacco, curatore di Open Doors e di Doris Sommer, fondatrice e direttrice della Cultural Agents Initiative della Harvard University, che si occupa dello sviluppo di progetti principalmente con istituzioni del sud del mondo che fanno della cultura l’elemento fondante per lo sviluppo territoriale.
L’idea che muove questo ciclo di convegni è creare un cantiere di progettazione aperto agli addetti ai lavori che sia interessante per tutta la comunità, individuando nuovi modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento e intrattenimento, riuscendo allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi, al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica.
“Per secoli – afferma Pierluigi Sacco - il museo è stato soprattutto un tempio della conoscenza: un luogo che permetteva l’accesso ad alcune delle più alte e raffinate espressioni della cultura umana nelle sue molteplici forme, e che imponeva ai visitatori un sistema di regole e di rituali molto precisi che andavano rispettati con scrupolo e attenzione. Per molti, il museo come tempio della conoscenza rischia di essere un luogo di cui si riconosce l’importanza ma nel quale non ci si sente sempre benvenuti, o a proprio agio. La pratica museale degli ultimi decenni ha fatto molto per colmare questo divario, soprattutto attraverso le iniziative di audience development, volte a creare un senso di accoglienza e di inclusione per raggiungere coloro che non facevano parte del pubblico abituale del museo”.
“Occorre ora pensare – prosegue Pierluigi Sacco - a modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento riuscendo però allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica”.
Otto sono le aree tematiche identificate dal curatore Pierluigi Sacco attraverso cui è possibile strutturare, alla luce delle esperienze oggi in corso a livello internazionale e nazionale, i necessari percorsi di trasformazione del museo verso un reale spazio di scambio sociale basato sulla partecipazione attiva: Coesione e connessione sociale; Empowerment; Educazione; Diversità; Benessere e guarigione; Creatività ed espressione; Co-creazione; Coinvolgimento e problem solving.
Open Doors è un progetto organizzato dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e con NEMO – Network of European Museum Organisations, con il patrocinio del Ministero della Cultura; ICOM Italia – International Council of Museums; Federculture; Associazione Mecenate 90; Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA); ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani; AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane; Associazione Abbonamento Musei Lombardia; Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo.
Nel ciclo di talk, per l’Italia, è confermata la partecipazione di alcuni tra i più importanti cantieri di partecipazione museale: Casa Paganini di Genova, Caserma Archeologica di Sansepolcro, Castello di Rivoli, Cultural Welfare Center, FARM Cultural Park, Fondazione Fitzcarraldo, Fondazione MAXXI, Fondazione Matera – Basilicata 2019, GAMeC di Bergamo, MiC – Ministero della Cultura | Ufficio del Consigliere Diplomatico, Moleskine Foundation, mudaC di Carrara, Museo Civico di Bassano - OperaEstate Festival, Fondazione Museo Egizio di Torino, Provincia Autonoma di Bolzano - Dipartimento di Cultura - e la rete Lo Stato dei Luoghi.
Dall’estero, interverranno la Chester Beatty Library di Dublino, i City Museums and Galleries di Nottingham, la Gallery of Matica Srpska di Novi Sad, la Manifacture di Avignone, la Mapadasideias di Lisbona, il Museo de Lisboa di Lisbona, il Museum of Broken Relationships di Zagabria, il Nationaal Museum van Wereldculturen di Amsterdam, il POLIN Museum di Varsavia, il Science Center Esplora di Malta, il network delle United Cities and Local Governments di Barcellona, la University of Pennsylvania di Philadelphia e il Zeeuws Museum di Middelburg.
Gli incontri si terranno sia in presenza, all’Auditorium di Santa Giulia di Brescia, prenotandosi via mail a cup@bresciamusei.com, sia in streaming, previa registrazione, sulla piattaforma di formazione a distanza della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali fad.fondazionescuolapatrimonio.it.
La partecipazione è libera e gratuita.
Tutti i talk saranno tradotti in simultanea in italiano, inglese e in LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Il primo talk tematico degli otto che compongono il ciclo Open Doors, dal titolo La partecipazione che unisce, è in programma mercoledì 8 giugno alle 16.30 e si discuterà del museo come luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che soffrono la discriminazione e la marginalizzazione.
Pierluigi Sacco è Professore di Politica Economica all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti -Pescara; Senior Advisor presso l’OECD - Center for Entrepreneurship, SMEs, Regions, and Cities; Ricercatore Associato presso il CNR-ISPC, Napoli e presso il metaLAB, Harvard. È stato Visiting Professor, Visiting Scholar e Faculty Associate (Berkman-Klein Center for Internet and Society) presso la Harvard University, e Special Advisor del Commissario Europeo all’Educazione, Cultura, Giovani e Sport. È membro del consiglio scientifico di: Europeana Foundation, Den Haag; Advisory Council on Scientific Innovation, Praga; Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali, Roma; EQ-Arts Foundation, Amsterdam; e dell’Advisory Council di Creative Georgia, Tbilisi. Impegnato come consulente a livello internazionale nei campi dello sviluppo a base culturale, ha pubblicato più di 200 saggi su riviste internazionali e libri peer-reviewed presso i maggiori editori scientifici internazionali.
Doris Sommer titolare della cattedra dedicata a Ira e Jewell Williams di lingue e letterature romanze e di studi afroamericani e sudamericani. Ha fondato la “Cultural Agents Initiative” alla Harvard University, di cui è anche direttrice, e una ONG il cui compito è rilanciare la missione civica delle discipline umanistiche. Il suo lavoro accademico promuove in particolare lo sviluppo dei “Pre-Texts”, programma di formazione basato sulle arti rivolto agli insegnanti di alfabetizzazione primaria, pensiero critico e cittadinanza. Tra i suoi libri si annoverano Proceed with Caution when Engaged by Minority Literature (1999), sulla retorica del particolarismo; Bilingual Aesthetics: A New Sentimental Education (2004), sull’immigrazione ai giorni nostri e The Work of Art in the World: Civic Agency and Public Humanities (2014). Sommer è paladina dello sviluppo di una buona istruzione nella scuola pubblica.
Programma
25/05/2022 – ore 16.30
Evento di apertura
08/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che unisce
Il museo può diventare un centro di coesione sociale e un luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che soffrono la discriminazione e la marginalizzazione.
15/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che crea possibilità
Il museo può diventare il luogo dell’empowerment, ovvero della presa di coscienza del nostro potenziale umano e della nostra capacità di realizzarlo.
22/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che educa
Il museo è da sempre una importante agenzia educativa la cui missione è però sempre più ampia e difficile: aiutare i cittadini di oggi ad affrontare e navigare la crescente complessità in cui siamo immersi.
29/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che fa dialogare le differenze
La diversità culturale è da sempre una delle principali risorse del genere umano, e il museo è il luogo che permette di sperimentare nuove forme di dialogo e di reciproca conoscenza.
28/09/2022 – ore 16.30
La partecipazione che fa star bene
Le evidenze scientifiche mostrano sempre più chiaramente che la cultura può avere effetti molto positivi sul benessere psicologico e la salute. Il museo può quindi diventare anche un luogo in cui star bene.
19/10/2022 – ore 16.30
La partecipazione che ci aiuta a essere creativi
La creatività non è soltanto intuizione, ma è essere costantemente aperti a nuove idee e nuovi punti di vista. Il museo è il luogo di scoperta che ci permette di sviluppare le nostre capacità creative giorno per giorno.
09/11/2022 – ore 16.30
La partecipazione come co-creazione
Sempre più le nuove tecnologie digitali ci offrono possibilità di fare e creare assieme, sviluppando la nostra intelligenza collettiva. Il museo è il luogo che ci permette di prendere confidenza con queste nuove possibilità e con il loro entusiasmante potenziale.
23/11/2022 – ore 16.30
La partecipazione come soluzione ai problemi collettivi
La cultura ha sempre aiutato gli esseri umani a risolvere problemi importanti guardandoli da angolature differenti. Il museo può diventare anche il luogo in cui progettare assieme soluzioni più efficaci ai problemi della nostra quotidianità.
La cura scientifica del progetto Open Doors è affidata al professor Pierluigi Sacco, ordinario dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti - Pescara, già Visiting Professor alla Harvard University.
Nel corso del primo appuntamento di questo ciclo di talk saranno messi in evidenza i criteri scientifici e le linee guida del progetto Open Doors, intorno a cui ruoteranno le comunicazioni dei maggiori esperti dei musei e dei centri culturali contemporanei italiani e internazionali, presentando i casi e le prospettive più interessanti: un programma in otto sessioni tematiche, per compiere una completa disanima del concetto di museo come luogo di partecipazione e sugli strumenti, le tecniche e le migliori prassi che coinvolgono le comunità e le attivano in un dialogo costante tra i contenuti museali e i grandi temi del presente mediati dal patrimonio culturale.
La sessione inaugurale, moderata da Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei, sarà introdotta da Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei, Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e Julia Pagel, segretario generale di NEMO The Network of European Museum Organisations. Seguiranno i saluti dei partner dell’iniziativa Open Doors, rappresentanti delle più importanti istituzioni e think tank del sistema culturale italiano e internazionale: Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA); Andrea Cancellato, presidente di Federculture; Alberto Garlandini, presidente della Associazione Abbonamento Musei; Adele Maresca Compagna, presidente di ICOM Italia; Daniele Pitteri, presidente della Associazione Mecenate 90; Vincenzo Santoro, responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani; Valdo Spini, presidente di AICI - Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane.
Seguiranno gli interventi di approfondimento di Pierluigi Sacco, curatore di Open Doors e di Doris Sommer, fondatrice e direttrice della Cultural Agents Initiative della Harvard University, che si occupa dello sviluppo di progetti principalmente con istituzioni del sud del mondo che fanno della cultura l’elemento fondante per lo sviluppo territoriale.
L’idea che muove questo ciclo di convegni è creare un cantiere di progettazione aperto agli addetti ai lavori che sia interessante per tutta la comunità, individuando nuovi modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento e intrattenimento, riuscendo allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi, al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica.
“Per secoli – afferma Pierluigi Sacco - il museo è stato soprattutto un tempio della conoscenza: un luogo che permetteva l’accesso ad alcune delle più alte e raffinate espressioni della cultura umana nelle sue molteplici forme, e che imponeva ai visitatori un sistema di regole e di rituali molto precisi che andavano rispettati con scrupolo e attenzione. Per molti, il museo come tempio della conoscenza rischia di essere un luogo di cui si riconosce l’importanza ma nel quale non ci si sente sempre benvenuti, o a proprio agio. La pratica museale degli ultimi decenni ha fatto molto per colmare questo divario, soprattutto attraverso le iniziative di audience development, volte a creare un senso di accoglienza e di inclusione per raggiungere coloro che non facevano parte del pubblico abituale del museo”.
“Occorre ora pensare – prosegue Pierluigi Sacco - a modelli museali che salvaguardino la fondamentale missione educativa dei musei e ne valorizzino gli aspetti di coinvolgimento riuscendo però allo stesso tempo a diventare spazi effettivamente aperti ed inclusivi al di là di ogni possibile barriera educativa o socio-economica”.
Otto sono le aree tematiche identificate dal curatore Pierluigi Sacco attraverso cui è possibile strutturare, alla luce delle esperienze oggi in corso a livello internazionale e nazionale, i necessari percorsi di trasformazione del museo verso un reale spazio di scambio sociale basato sulla partecipazione attiva: Coesione e connessione sociale; Empowerment; Educazione; Diversità; Benessere e guarigione; Creatività ed espressione; Co-creazione; Coinvolgimento e problem solving.
Open Doors è un progetto organizzato dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e con NEMO – Network of European Museum Organisations, con il patrocinio del Ministero della Cultura; ICOM Italia – International Council of Museums; Federculture; Associazione Mecenate 90; Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA); ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani; AICI – Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane; Associazione Abbonamento Musei Lombardia; Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo.
Nel ciclo di talk, per l’Italia, è confermata la partecipazione di alcuni tra i più importanti cantieri di partecipazione museale: Casa Paganini di Genova, Caserma Archeologica di Sansepolcro, Castello di Rivoli, Cultural Welfare Center, FARM Cultural Park, Fondazione Fitzcarraldo, Fondazione MAXXI, Fondazione Matera – Basilicata 2019, GAMeC di Bergamo, MiC – Ministero della Cultura | Ufficio del Consigliere Diplomatico, Moleskine Foundation, mudaC di Carrara, Museo Civico di Bassano - OperaEstate Festival, Fondazione Museo Egizio di Torino, Provincia Autonoma di Bolzano - Dipartimento di Cultura - e la rete Lo Stato dei Luoghi.
Dall’estero, interverranno la Chester Beatty Library di Dublino, i City Museums and Galleries di Nottingham, la Gallery of Matica Srpska di Novi Sad, la Manifacture di Avignone, la Mapadasideias di Lisbona, il Museo de Lisboa di Lisbona, il Museum of Broken Relationships di Zagabria, il Nationaal Museum van Wereldculturen di Amsterdam, il POLIN Museum di Varsavia, il Science Center Esplora di Malta, il network delle United Cities and Local Governments di Barcellona, la University of Pennsylvania di Philadelphia e il Zeeuws Museum di Middelburg.
Gli incontri si terranno sia in presenza, all’Auditorium di Santa Giulia di Brescia, prenotandosi via mail a cup@bresciamusei.com, sia in streaming, previa registrazione, sulla piattaforma di formazione a distanza della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali fad.fondazionescuolapatrimonio.it.
La partecipazione è libera e gratuita.
Tutti i talk saranno tradotti in simultanea in italiano, inglese e in LIS (Lingua dei Segni Italiana).
Il primo talk tematico degli otto che compongono il ciclo Open Doors, dal titolo La partecipazione che unisce, è in programma mercoledì 8 giugno alle 16.30 e si discuterà del museo come luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che soffrono la discriminazione e la marginalizzazione.
Pierluigi Sacco è Professore di Politica Economica all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti -Pescara; Senior Advisor presso l’OECD - Center for Entrepreneurship, SMEs, Regions, and Cities; Ricercatore Associato presso il CNR-ISPC, Napoli e presso il metaLAB, Harvard. È stato Visiting Professor, Visiting Scholar e Faculty Associate (Berkman-Klein Center for Internet and Society) presso la Harvard University, e Special Advisor del Commissario Europeo all’Educazione, Cultura, Giovani e Sport. È membro del consiglio scientifico di: Europeana Foundation, Den Haag; Advisory Council on Scientific Innovation, Praga; Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali, Roma; EQ-Arts Foundation, Amsterdam; e dell’Advisory Council di Creative Georgia, Tbilisi. Impegnato come consulente a livello internazionale nei campi dello sviluppo a base culturale, ha pubblicato più di 200 saggi su riviste internazionali e libri peer-reviewed presso i maggiori editori scientifici internazionali.
Doris Sommer titolare della cattedra dedicata a Ira e Jewell Williams di lingue e letterature romanze e di studi afroamericani e sudamericani. Ha fondato la “Cultural Agents Initiative” alla Harvard University, di cui è anche direttrice, e una ONG il cui compito è rilanciare la missione civica delle discipline umanistiche. Il suo lavoro accademico promuove in particolare lo sviluppo dei “Pre-Texts”, programma di formazione basato sulle arti rivolto agli insegnanti di alfabetizzazione primaria, pensiero critico e cittadinanza. Tra i suoi libri si annoverano Proceed with Caution when Engaged by Minority Literature (1999), sulla retorica del particolarismo; Bilingual Aesthetics: A New Sentimental Education (2004), sull’immigrazione ai giorni nostri e The Work of Art in the World: Civic Agency and Public Humanities (2014). Sommer è paladina dello sviluppo di una buona istruzione nella scuola pubblica.
Programma
25/05/2022 – ore 16.30
Evento di apertura
08/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che unisce
Il museo può diventare un centro di coesione sociale e un luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che soffrono la discriminazione e la marginalizzazione.
15/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che crea possibilità
Il museo può diventare il luogo dell’empowerment, ovvero della presa di coscienza del nostro potenziale umano e della nostra capacità di realizzarlo.
22/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che educa
Il museo è da sempre una importante agenzia educativa la cui missione è però sempre più ampia e difficile: aiutare i cittadini di oggi ad affrontare e navigare la crescente complessità in cui siamo immersi.
29/06/2022 – ore 16.30
La partecipazione che fa dialogare le differenze
La diversità culturale è da sempre una delle principali risorse del genere umano, e il museo è il luogo che permette di sperimentare nuove forme di dialogo e di reciproca conoscenza.
28/09/2022 – ore 16.30
La partecipazione che fa star bene
Le evidenze scientifiche mostrano sempre più chiaramente che la cultura può avere effetti molto positivi sul benessere psicologico e la salute. Il museo può quindi diventare anche un luogo in cui star bene.
19/10/2022 – ore 16.30
La partecipazione che ci aiuta a essere creativi
La creatività non è soltanto intuizione, ma è essere costantemente aperti a nuove idee e nuovi punti di vista. Il museo è il luogo di scoperta che ci permette di sviluppare le nostre capacità creative giorno per giorno.
09/11/2022 – ore 16.30
La partecipazione come co-creazione
Sempre più le nuove tecnologie digitali ci offrono possibilità di fare e creare assieme, sviluppando la nostra intelligenza collettiva. Il museo è il luogo che ci permette di prendere confidenza con queste nuove possibilità e con il loro entusiasmante potenziale.
23/11/2022 – ore 16.30
La partecipazione come soluzione ai problemi collettivi
La cultura ha sempre aiutato gli esseri umani a risolvere problemi importanti guardandoli da angolature differenti. Il museo può diventare anche il luogo in cui progettare assieme soluzioni più efficaci ai problemi della nostra quotidianità.
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