Cesare quand`era Pavese
![Thomas Palme, Il naufragar me è dolce in questo mare, 2105, grafite su carta, 21cmx 29cm c Thomas Palme, Il naufragar me è dolce in questo mare, 2105, grafite su carta, 21cmx 29cm c](http://www.arte.it/foto/600x450/2c/40007-49097_Thomas_Palme_il_naufragar_me_dolce_in_questo_mare_2105_grafite_su_carta_21cmx_29cm_courtesy_ROMPONE_artspace_the_artist.jpg)
© Rompona Artspace / The artist | Thomas Palme, Il naufragar me è dolce in questo mare, 2105, grafite su carta, 21cmx 29cm c
Dal 07 Novembre 2015 al 05 Dicembre 2015
Torino
Luogo: Associazione Alessandro Marena
Indirizzo: via dei Mille 40/A
Orari: da martedì a venerdì 16-19; sabato 12-16
Curatori: Claudia Cosmo
E-Mail info: info@romponeartspace.com
Sito ufficiale: http://www.romponeartspace.com/
La mostra collettiva „Cesare quand`era Pavese“ è un omaggio a Cesare Pavese.
65 anni dopo la scomparsa dello scrittore piemontese, la curatrice d`arte Claudia Cosmo ha chiesto sia ad artisti contemporanei italiani, sia ad artisti tedeschi di dedicare un progetto artistico allo scrittore.
Grazie a quest`accostamento gli artisti- tranne Michele Bubacco, Paolo Maggis e Leiko Ikemura- hanno creato delle opere che rispecchiano la vita, la letteratura ed il pensiero pavesiani.
La collettiva, prima di giungere a Torino, è stata allestita a Colonia in Germania, presso lo spazio d`arte ROMPONE, gestito da Claudia Cosmo.
Il titolo „Cesare quand`era Pavese“ si riferisce a una battuta del film „La meglio gioventù“ di Marco Tullio Giordana.
Verso la fine del film compare la frase „Matteo quand`era Nicola“. Il protagonista Matteo Carati faceva finta di essere suo fratello Nicola, come se volesse indossare un`altra identità.
In fin dei conti Matteo Carati non si era mai sentito accettato dalla società e aveva cercato sempre il suo posto in essa. Sia Matteo Carati sia Cesare Pavese rimandano alla figura dell’ Outsider, dal forte desiderio di mostrarsi nella maniera più adeguata. In „La meglio gioventù“ Matteo Carati si toglie la vita. Un gesto definitivo che suggella anche la vita di Cesare Pavese.
Pavese era una persona ritirata, timida, con difficoltà ad aprirsi agli altri e di comunicare con loro. La sua letteratura, cioè i suoi romanzi, le poesie e i racconti sono stati il suo modo di parlarci.
Nella sua vita privata un tema dolente era la relazione con le donne- basti pensare al suo rapporto con „la donna con la voce rauca“ o con l`attrice US- americana Constance Dowling.
Pavese e le donne è uno dei temi importanti della sua vita che anche in questa mostra collettiva trova un eco.
Ringraziamenti:
Franca Pastore Marena, Monica Trigona, Maria Luisa Sini in Cossa, Cesarina Sini (†), Enrico Rotelli, Edoardo Cicelyn e Marco Tullio Giordana.
Opere di Michele Bubacco, Alda Caputo, Oliver Czarnetta, Bernd Hoffmann, Leiko Ikemura, Paolo Maggis, Thomas Palme, Jörg Wagner.
65 anni dopo la scomparsa dello scrittore piemontese, la curatrice d`arte Claudia Cosmo ha chiesto sia ad artisti contemporanei italiani, sia ad artisti tedeschi di dedicare un progetto artistico allo scrittore.
Grazie a quest`accostamento gli artisti- tranne Michele Bubacco, Paolo Maggis e Leiko Ikemura- hanno creato delle opere che rispecchiano la vita, la letteratura ed il pensiero pavesiani.
La collettiva, prima di giungere a Torino, è stata allestita a Colonia in Germania, presso lo spazio d`arte ROMPONE, gestito da Claudia Cosmo.
Il titolo „Cesare quand`era Pavese“ si riferisce a una battuta del film „La meglio gioventù“ di Marco Tullio Giordana.
Verso la fine del film compare la frase „Matteo quand`era Nicola“. Il protagonista Matteo Carati faceva finta di essere suo fratello Nicola, come se volesse indossare un`altra identità.
In fin dei conti Matteo Carati non si era mai sentito accettato dalla società e aveva cercato sempre il suo posto in essa. Sia Matteo Carati sia Cesare Pavese rimandano alla figura dell’ Outsider, dal forte desiderio di mostrarsi nella maniera più adeguata. In „La meglio gioventù“ Matteo Carati si toglie la vita. Un gesto definitivo che suggella anche la vita di Cesare Pavese.
Pavese era una persona ritirata, timida, con difficoltà ad aprirsi agli altri e di comunicare con loro. La sua letteratura, cioè i suoi romanzi, le poesie e i racconti sono stati il suo modo di parlarci.
Nella sua vita privata un tema dolente era la relazione con le donne- basti pensare al suo rapporto con „la donna con la voce rauca“ o con l`attrice US- americana Constance Dowling.
Pavese e le donne è uno dei temi importanti della sua vita che anche in questa mostra collettiva trova un eco.
Ringraziamenti:
Franca Pastore Marena, Monica Trigona, Maria Luisa Sini in Cossa, Cesarina Sini (†), Enrico Rotelli, Edoardo Cicelyn e Marco Tullio Giordana.
Opere di Michele Bubacco, Alda Caputo, Oliver Czarnetta, Bernd Hoffmann, Leiko Ikemura, Paolo Maggis, Thomas Palme, Jörg Wagner.
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