Monferrato MonAmour. Visioni di un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità
![Monferrato MonAmour. Visioni di un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità, Palazzo Monferrato, Alessandria Monferrato MonAmour. Visioni di un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità, Palazzo Monferrato, Alessandria](http://www.arte.it/foto/600x450/f7/27345-monf.jpg)
Monferrato MonAmour. Visioni di un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità, Palazzo Monferrato, Alessandria
Dal 05 Dicembre 2014 al 15 Febbraio 2015
Alessandria
Luogo: Palazzo Monferrato
Indirizzo: via San Lorenzo 21
Orari: da martedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 / 16-19
Curatori: Maria Luisa Caffarelli, Rino Tacchella
Enti promotori:
- Camera di Commercio di Alessandria
- Provincia di Alessandria
- Città di Alessandria
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0131 250296
E-Mail info: info@palazzomonferrato.it
Sito ufficiale: http://www.palazzomonferrato.it
La mostra “Monferrato MonAmour. Visioni di un paesaggio culturale Patrimonio dell’Umanità” vuole, attraverso la pittura, la scultura e la fotografia, focalizzare l’attenzione sul Monferrato come realtà ambientale dai ricchi valori storici, artistici e culturali, dei quali l’Unesco ha recentemente riconosciuto la singolarità e l’importanza. Inserendo questo territorio nella lista dei siti patrimonio dell’umanità, l’organizzazione delle Nazioni Unite ha contribuito a diffondere nel mondo la conoscenza di questi luoghi, ponendo al tempo stesso le basi per la loro salvaguardia e conservazione.
Un centinaio circa di dipinti, sculture e fotografie, a firma di un’ottantina di autori nazionali e internazionali e provenienti da collezioni pubbliche e private, raccontano la percezione e la rappresentazione di questa porzione così fortemente identitaria di territorio piemontese.
Un dipinto seicentesco del Moncalvo che raffigura la Madonna di Crea, luogo di culto per eccellenza del Monferrato, una natura morta di stampo accademico con i prodotti della terra monferrina, u paesaggio in cui la luce stempera i dettagli esaltando le linee delle colline in lontananza, una tricromia del pioniere della fotografia Francesco Negri e infine un’opera concettuale di Emilio Isgrò costituiscono una sorta di preludio alla mostra, una wunderkammer (camera delle meraviglie) che anticipa i temi trattati nelle varie sale e si conclude con una ballerina di Fausto Melotti, evocativa della mitica stagione di Vignaledanza.
Il Monferrato, quindi, inteso come matrice di ricerche espressive volte a scoprire il genius loci di questa terra ricca di sfaccettature, dove il paesaggio è stato disegnato dall’uomo, ma la natura rimane protagonista nel definirne i colori col variare delle stagioni. Nell’ambito della pittura di tradizione si collocano le opere di Angelo Morbelli, Cino Bozzetti, Pietro Morando e poi Carlo Terzolo, Giuseppe Manzone, Alberto Caffassi, Camillo Rho e Felice Casorati, fino ad arrivare alla rilettura in chiave neopop di molti castelli del Monferrato a opera di Mario Schifano. I prodotti della terra monferrina ritornano nei dipinti di Ottone Rosai, Francesco Menzio e Achille Funi, diventando sintesi di cultura e tradizioni nei piatti tipici di questa terra fotografati da Maurizio Galimberti, uno degli otto fotografi contemporanei partecipi con un loro lavoro al percorso espositivo. La narrazione si conclude nella galleria che raccoglie i lavori degli artisti “innamorati” del Monferrato i quali lo hanno eletto a luogo della vita come Aldo Mondino ed Enrico Colombotto Rosso.
Accanto alla pagina introduttiva alla mostra a firma dei curatori, il catalogo contiene un testo di Sebastiano Vassalli, uno dei più noti e amati scrittori italiani contemporanei. Siamo grati a quanti hanno reso possibile l’iniziativa, nonostante i tempi brevi, a partire dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantroplogici del Piemonte, gli enti prestatori, i collezionisti, i funzionari e gli operatori degli enti coinvolti nel progetto e, sempre preziosa per l’accoglienza, l’Unitre di Alessandria. Una mostra realizzata anche al sostegno di un pool d’imprese alle quali va il nostro più sentito ringraziamento.
Un centinaio circa di dipinti, sculture e fotografie, a firma di un’ottantina di autori nazionali e internazionali e provenienti da collezioni pubbliche e private, raccontano la percezione e la rappresentazione di questa porzione così fortemente identitaria di territorio piemontese.
Un dipinto seicentesco del Moncalvo che raffigura la Madonna di Crea, luogo di culto per eccellenza del Monferrato, una natura morta di stampo accademico con i prodotti della terra monferrina, u paesaggio in cui la luce stempera i dettagli esaltando le linee delle colline in lontananza, una tricromia del pioniere della fotografia Francesco Negri e infine un’opera concettuale di Emilio Isgrò costituiscono una sorta di preludio alla mostra, una wunderkammer (camera delle meraviglie) che anticipa i temi trattati nelle varie sale e si conclude con una ballerina di Fausto Melotti, evocativa della mitica stagione di Vignaledanza.
Il Monferrato, quindi, inteso come matrice di ricerche espressive volte a scoprire il genius loci di questa terra ricca di sfaccettature, dove il paesaggio è stato disegnato dall’uomo, ma la natura rimane protagonista nel definirne i colori col variare delle stagioni. Nell’ambito della pittura di tradizione si collocano le opere di Angelo Morbelli, Cino Bozzetti, Pietro Morando e poi Carlo Terzolo, Giuseppe Manzone, Alberto Caffassi, Camillo Rho e Felice Casorati, fino ad arrivare alla rilettura in chiave neopop di molti castelli del Monferrato a opera di Mario Schifano. I prodotti della terra monferrina ritornano nei dipinti di Ottone Rosai, Francesco Menzio e Achille Funi, diventando sintesi di cultura e tradizioni nei piatti tipici di questa terra fotografati da Maurizio Galimberti, uno degli otto fotografi contemporanei partecipi con un loro lavoro al percorso espositivo. La narrazione si conclude nella galleria che raccoglie i lavori degli artisti “innamorati” del Monferrato i quali lo hanno eletto a luogo della vita come Aldo Mondino ed Enrico Colombotto Rosso.
Accanto alla pagina introduttiva alla mostra a firma dei curatori, il catalogo contiene un testo di Sebastiano Vassalli, uno dei più noti e amati scrittori italiani contemporanei. Siamo grati a quanti hanno reso possibile l’iniziativa, nonostante i tempi brevi, a partire dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantroplogici del Piemonte, gli enti prestatori, i collezionisti, i funzionari e gli operatori degli enti coinvolti nel progetto e, sempre preziosa per l’accoglienza, l’Unitre di Alessandria. Una mostra realizzata anche al sostegno di un pool d’imprese alle quali va il nostro più sentito ringraziamento.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
achille funi ·
mario schifano ·
felice casorati ·
ottone rosai ·
angelo morbelli ·
palazzo monferrato ·
francesco menzio ·
cino bozzetti ·
pietro morando e poi carlo terzolo ·
giuseppe manzone ·
alberto caffassi ·
camillo rho ·
maurizio galimberti e al
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 27 giugno 2024 al 06 giugno 2025 Torino | Gallerie d’Italia – Torino
Antonio Biasiucci. Arca
-
Dal 28 giugno 2024 al 13 ottobre 2024 Venezia | Palazzo Cini
Eleonora Duse mito contemporaneo
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence