L'enigma di Leonardo
Una verifica tecnica colloca la Gioconda a Bobbio
Leonardo da Vinci, La Gioconda, 1503-1506. Olio su tavola di legno, cm. 77×53
Ludovica Sanfelice
02/09/2015
Con il lavoro “Enigma Leonardo: la Gioconda, in memoria di Bianca”, la ricercatrice Carla Glori ha elaborato una tesi che colloca la Gioconda di Leonardo da Vinci sullo sfondo di Bobbio, identificando l’enigmatica donna in Bianca Giovanna Sforza. Una verifica tecnica, condotta dallo Studio Architetti Bellocchi di Piacenza attraverso indagini sul campo ed elaborazioni di modelli 3D, le darebbe ragione.
La localizzazione geografica allinea il "punto di vista" del pittore con una finestra orientata a nord est al piano alto del castello Malaspina-Dal Verme, individuando compatibilità tra gli elementi del paesaggio raffigurato alle spalle della modella e il panorama reale. La ricerca ha infatti riscontrato la corrispondenza di dieci punti di riferimento, tra cui il ponte Gobbo operando una minima compressione del paesaggio, calcolata secondo alcuni criteri indicati da Leonardo nel "Trattato della pittura".
La comparazione del ponte Gobbo, spostato all’indietro da Leonardo per inquadrarlo interamente nel dipinto, si è attenuta a disegni originali del XVIII secolo, in cui l’architettura risulta a cinque archi, confermando l’ipotesi avanzata da Glori. Altre similitudini riguardano poi le acque alla destra della Monna Lisa, che coinciderebbero con l’ansa del fiume Trebbia, e i rilievi montuosi corrispondenti con la val Tidone, la Parcellara e la zona dei calanchi.
Sul sito della studiosa sono disponibili i modelli in 3D.
La localizzazione geografica allinea il "punto di vista" del pittore con una finestra orientata a nord est al piano alto del castello Malaspina-Dal Verme, individuando compatibilità tra gli elementi del paesaggio raffigurato alle spalle della modella e il panorama reale. La ricerca ha infatti riscontrato la corrispondenza di dieci punti di riferimento, tra cui il ponte Gobbo operando una minima compressione del paesaggio, calcolata secondo alcuni criteri indicati da Leonardo nel "Trattato della pittura".
La comparazione del ponte Gobbo, spostato all’indietro da Leonardo per inquadrarlo interamente nel dipinto, si è attenuta a disegni originali del XVIII secolo, in cui l’architettura risulta a cinque archi, confermando l’ipotesi avanzata da Glori. Altre similitudini riguardano poi le acque alla destra della Monna Lisa, che coinciderebbero con l’ansa del fiume Trebbia, e i rilievi montuosi corrispondenti con la val Tidone, la Parcellara e la zona dei calanchi.
Sul sito della studiosa sono disponibili i modelli in 3D.
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