Sabato 26 giugno l’inaugurazione da seguire anche online
Al museo en plein air di Morterone nasce la Casa dell'Arte
Casa dell'Arte, Morterone I Courtesy Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Morterone
Francesca Grego
22/06/2021
Lecco - Nel paesaggio incontaminato di una valle alpina, la creatività umana dialoga con le forme vive della natura in un singolare museo a cielo aperto. Succede a Morterone, nei pressi di Lecco, il più piccolo comune italiano per popolazione, dagli anni Ottanta fucina di idee, cultura e ricerche allora pionieristiche e oggi di grande attualità. Artisti come Mauro Staccioli, Carlo Ciussi, François Morellet, Pino Pinelli, Ulrich Rückriem, Gianni Colombo, David Tremlett, Grazia Varisco, hanno disseminato le proprie opere tra i boschi, i pendii verdeggianti e le antiche case della Valsassina con la regia ispirata del poeta Carlo Invernizzi: non meri oggetti d’arte, ma segni di un pensiero che abita il paesaggio alla ricerca di una relazione intima e armoniosa i desideri dell’uomo e il divenire della natura.
Mauro Staccioli, Forme perdute, 2012-13. Cemento colorato, 300x180x4200 cm. Località Bosco, Morterone I Courtesy Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, Morterone I Foto Bruno Bani, Milano
Un nuovo spazio espositivo si aggiunge ora al suggestivo percorso en plein air del Museo d'Arte Contemporanea di Morterone. Si tratta della Casa dell’Arte, allestita all’interno di una costruzione a capanna tipica del posto, che inaugurerà sabato 26 giugno con importante un evento aperto al pubblico. Curatori, artisti, filosofi si confronteranno in una conversazione trasversale condotta da Massimo Donà e Andrea Tagliapietra, tra riflessioni sui temi legati a questo luogo magico e testimonianze dei protagonisti di un’avventura ormai quarantennale. Il desiderio di abitare ecologicamente il paesaggio, le possibili vie verso una crescita armonica di uomo e ambiente, i suggerimenti e gli apporti preziosi che la natura sa offrire agli artisti, ai poeti e a chiunque si metta in ascolto con rispetto ed empatia saranno al centro di un incontro realizzato in collaborazione con il Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Storia delle Arti e dell’Immagine della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, da seguire in presenza nei nuovi spazi del museo oppure in diretta streaming sulla piattaforma Microsoft Teams (https://bit.ly/3tSWk5Y) e sui profili Facebook e Instagram del Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone. Un incontro che, tuttavia, non poteva che tenersi qui, dove la natura si esperisce allo stato puro, dove le case sono costruite da secoli con le pietre del vicino torrente, dove la creatività umana si sintonizza con il battito dell’universo portando alla luce il senso del nostro essere al mondo.
Casa dell'Arte, Morterone I Courtesy Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Morterone
Sotto il tetto di legno della Casa dell’Arte i visitatori troveranno un itinerario espositivo di caratura internazionale, scandito da artisti di generazioni diverse che dalla metà degli anni Ottanta hanno animato e rigenerato la vita culturale di Morterone: dalle “grafie dell’essere” di Dadamaino alle ricerche visuali e percettive di Enrico Castellani, Gianni Colombo, François Morellet e Grazia Varisco, dai segni archetipici di Gianni Asdrubali ai ricordi di materia impalpabile di Francesco Candeloro, fino alle partiture di ombra e luce orchestrate da Bruno Querci e Raffaella Toffolo, alle sculture di Rudi Wach e Mauro Staccioli, alle fotografie di Luigi Erba, alle sperimentazioni pittoriche di Pino Pinelli, Nelio Sonego, Bernard Frize ed Elisabeth Vary, senza dimenticare i modelli e i bozzetti delle opere esposte nel museo all’aperto. Dipinti, grafiche, disegni, sculture si accompagnano ai versi di Carlo Invernizzi. Prima di inoltrarci in silenzio lungo le strade impreviste che l’uomo e la natura della valle hanno tracciato insieme, in un irresistibile luogo dell’anima a un’ora e mezza da Milano.
François Morellet, La porte s’envole, 2012. Neon blu, 261x138 cm. Località Pra’ de l’Ort, Morterone I Michel Verjux, Nocturne à Morterone, 2012. Proiettore. Località Pra’ de l’Ort, Morterone I Courtesy Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, Morterone I Foto Mattia Mognetti, Milano
Mauro Staccioli, Forme perdute, 2012-13. Cemento colorato, 300x180x4200 cm. Località Bosco, Morterone I Courtesy Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, Morterone I Foto Bruno Bani, Milano
Un nuovo spazio espositivo si aggiunge ora al suggestivo percorso en plein air del Museo d'Arte Contemporanea di Morterone. Si tratta della Casa dell’Arte, allestita all’interno di una costruzione a capanna tipica del posto, che inaugurerà sabato 26 giugno con importante un evento aperto al pubblico. Curatori, artisti, filosofi si confronteranno in una conversazione trasversale condotta da Massimo Donà e Andrea Tagliapietra, tra riflessioni sui temi legati a questo luogo magico e testimonianze dei protagonisti di un’avventura ormai quarantennale. Il desiderio di abitare ecologicamente il paesaggio, le possibili vie verso una crescita armonica di uomo e ambiente, i suggerimenti e gli apporti preziosi che la natura sa offrire agli artisti, ai poeti e a chiunque si metta in ascolto con rispetto ed empatia saranno al centro di un incontro realizzato in collaborazione con il Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Storia delle Arti e dell’Immagine della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, da seguire in presenza nei nuovi spazi del museo oppure in diretta streaming sulla piattaforma Microsoft Teams (https://bit.ly/3tSWk5Y) e sui profili Facebook e Instagram del Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone. Un incontro che, tuttavia, non poteva che tenersi qui, dove la natura si esperisce allo stato puro, dove le case sono costruite da secoli con le pietre del vicino torrente, dove la creatività umana si sintonizza con il battito dell’universo portando alla luce il senso del nostro essere al mondo.
Casa dell'Arte, Morterone I Courtesy Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Morterone
Sotto il tetto di legno della Casa dell’Arte i visitatori troveranno un itinerario espositivo di caratura internazionale, scandito da artisti di generazioni diverse che dalla metà degli anni Ottanta hanno animato e rigenerato la vita culturale di Morterone: dalle “grafie dell’essere” di Dadamaino alle ricerche visuali e percettive di Enrico Castellani, Gianni Colombo, François Morellet e Grazia Varisco, dai segni archetipici di Gianni Asdrubali ai ricordi di materia impalpabile di Francesco Candeloro, fino alle partiture di ombra e luce orchestrate da Bruno Querci e Raffaella Toffolo, alle sculture di Rudi Wach e Mauro Staccioli, alle fotografie di Luigi Erba, alle sperimentazioni pittoriche di Pino Pinelli, Nelio Sonego, Bernard Frize ed Elisabeth Vary, senza dimenticare i modelli e i bozzetti delle opere esposte nel museo all’aperto. Dipinti, grafiche, disegni, sculture si accompagnano ai versi di Carlo Invernizzi. Prima di inoltrarci in silenzio lungo le strade impreviste che l’uomo e la natura della valle hanno tracciato insieme, in un irresistibile luogo dell’anima a un’ora e mezza da Milano.
François Morellet, La porte s’envole, 2012. Neon blu, 261x138 cm. Località Pra’ de l’Ort, Morterone I Michel Verjux, Nocturne à Morterone, 2012. Proiettore. Località Pra’ de l’Ort, Morterone I Courtesy Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto di Morterone, Morterone I Foto Mattia Mognetti, Milano
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