Chiara Cinelli. Four women
Dal 28 Agosto 2021 al 05 Settembre 2021
Lucca
Luogo: Chiostro Agorà / BessArte
Indirizzo: Sedi varie
Telefono per informazioni: +39 0583 050 627
E-Mail info: info@bessarte.it
Four women: partiamo dal titolo. Era il 1966 e Nina Simone pubblicava il suo sesto album in studio, Wild is the wind, la cui seconda traccia è appunto Four women. Negli Stati Uniti erano gli anni delle grandi marce antirazziste, di Martin Luther King, del Black power. L'anno precedente era stato assassinato Malcolm X. In ottobre, ad Oakland, sarebbero state fondate le Black Panthers. E Nina Simone, con la sua voce da contralto, calda e magnetica, parla di quattro donne: quattro stereotipi della donna afroamericana, quasi delle icone; facendolo, pone l'accento sulla doppia discriminazione subita, in quanto afroamericane e, soprattutto, in quanto donne.
Vuole dunque essere un omaggio a Nina Simone ed alla sua canzone, questa serie di dipinti di Chiara Cinelli. Ma non soltanto, perché invece delle quattro icone, simboli di discriminazione, Chiara ci vuole parlare di Nina Simone, la cantante fragile e sensibile, l'attivista orgogliosa e tenace. E di Alice Walker, prima scrittrice afroamericana a ricevere il premio Pulitzer; di Toni Morrison, Nobel per la letteratura 1993; di Maya Angelou, una delle più grandi poetesse americane del 1900. Tre donne che, come Nina Simone, hanno dedicato la loro vita alle loro professioni ed a combattere per i diritti civili, per gli afroamericani, per le donne.
Qui abbiamo dunque un segno di discontinuità tra la Four women di Nina Simone e la Four women di Chiara Cinelli: non più stereotipi razziali, non più la forte e struggente denuncia, ma la chiara, netta determinazione della lotta per i diritti civili e del femminismo “militante”: quattro donne che si sono messe in gioco ed hanno urlato al mondo le loro voci.
Nel coraggio di dichiararsi, di prendere posizione, di schierarsi apertamente, troviamo un importante parallelismo tra Chiara Cinelli e Nina Simone. Nessuna ambiguità, un messaggio chiaro e lucido.
Volendo spingerci oltre, con i parallelismi, potremmo avvicinare lo stile pittorico netto, deciso, tagliente, di Chiara Cinelli alla vocalità ruvida, decisa, senza mezze misure, di Nina Simone: come se queste tele volessero essere, di quelle inconfondibili sonorità, la rappresentazione grafica.
Chiara Cinelli è nata a Lucca, dove intreccia i molteplici fili della sua vocazione artistica, che si indirizza verso molti strumenti del fare arte e si concretizza in una produzione estremamente variegata. Artista engagée e da sempre politicamente sensibile al tema del femminismo, ha esposto in varie mostre, sia individuali, sia collettive. Questa esposizione è inserita in un percorso più ampio, che porterà il 5 settembre Chiara Cinelli ad una conversazione a tre, con Roberta Ferrari, professore di letteratura inglese presso la Università di Pisa, e Michela Lombardi, cantante jazz.
Vuole dunque essere un omaggio a Nina Simone ed alla sua canzone, questa serie di dipinti di Chiara Cinelli. Ma non soltanto, perché invece delle quattro icone, simboli di discriminazione, Chiara ci vuole parlare di Nina Simone, la cantante fragile e sensibile, l'attivista orgogliosa e tenace. E di Alice Walker, prima scrittrice afroamericana a ricevere il premio Pulitzer; di Toni Morrison, Nobel per la letteratura 1993; di Maya Angelou, una delle più grandi poetesse americane del 1900. Tre donne che, come Nina Simone, hanno dedicato la loro vita alle loro professioni ed a combattere per i diritti civili, per gli afroamericani, per le donne.
Qui abbiamo dunque un segno di discontinuità tra la Four women di Nina Simone e la Four women di Chiara Cinelli: non più stereotipi razziali, non più la forte e struggente denuncia, ma la chiara, netta determinazione della lotta per i diritti civili e del femminismo “militante”: quattro donne che si sono messe in gioco ed hanno urlato al mondo le loro voci.
Nel coraggio di dichiararsi, di prendere posizione, di schierarsi apertamente, troviamo un importante parallelismo tra Chiara Cinelli e Nina Simone. Nessuna ambiguità, un messaggio chiaro e lucido.
Volendo spingerci oltre, con i parallelismi, potremmo avvicinare lo stile pittorico netto, deciso, tagliente, di Chiara Cinelli alla vocalità ruvida, decisa, senza mezze misure, di Nina Simone: come se queste tele volessero essere, di quelle inconfondibili sonorità, la rappresentazione grafica.
Chiara Cinelli è nata a Lucca, dove intreccia i molteplici fili della sua vocazione artistica, che si indirizza verso molti strumenti del fare arte e si concretizza in una produzione estremamente variegata. Artista engagée e da sempre politicamente sensibile al tema del femminismo, ha esposto in varie mostre, sia individuali, sia collettive. Questa esposizione è inserita in un percorso più ampio, che porterà il 5 settembre Chiara Cinelli ad una conversazione a tre, con Roberta Ferrari, professore di letteratura inglese presso la Università di Pisa, e Michela Lombardi, cantante jazz.
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