Da lunedì 1° febbraio con prenotazione obbligatoria
I Musei Vaticani ripartono
Giuseppe Momo, Scala elicoidale ai Musei Vaticani, 1932 | Courtesy Musei Vaticani
Samantha De Martin
29/01/2021
Dopo un silenzio durato 88 giorni i Musei Vaticani riaprono al pubblico.
Una chiusura così lunga non si verificava dalla Seconda Guerra Mondiale, ed è forse anche per questo che, quando lunedì 1° febbraio i primi visitatori varcheranno il monumentale portone nelle mura di Sangallo, lungo viale Vaticano, la festa sarà senz’altro emozionante.
La notizia della ripartenza, anticipata due settimane fa dalla direttrice Barbara Jatta, che aveva ipotizzato una riapertura proprio il 1° febbraio, giunge dai canali social dei musei, strumento privilegiato con il quale, nel lungo periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria, le collezioni hanno mantenuto vivo il loro dialogo con gli utenti virtuali, cresciuti esponenzialmente grazie alla pubblicazione dei video "Face to face".
Dalla Pinacoteca alla Sala di Costantino - dove l’ ultima opera di Raffaello prima della morte è riemersa, nel corso di un recente restauro, attraverso le straordinarie allegorie della Giustizia e dell’Amicizia dipinte ad olio - dal Museo Etnologico Anima Mundi al Museo Pio Cristiano, il pubblico potrà nuovamente tornare ad ammirare i capolavori senza tempo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 16.30. ⠀
Un'occasione preziosa per ammirare, lontani dai consueti afflussi, anche la Sala VIII della Pinacoteca, recentemente rinnovata, con i celebri dipinti di Raffaello - la Pala Oddi, la Madonna di Foligno e la Trasfigurazione - nuovamente insieme dopo il restauro che ha restituito nuova luce alle cromie originali del capolavoro raffigurante l'Incoronazione della Vergine, e dove una sofisticata illuminazione permette di apprezzare ancora di più i dipinti su tavola e i celebri arazzi.
Per accedere ai musei è obbligatoria la prenotazione, che è possibile effettuare sul sito ufficiale.
Leggi anche:
• Una nuova illuminazione, visite by night e due capolavori che svelano l'ultimo Raffaello: riaprono i Musei Vaticani
Una chiusura così lunga non si verificava dalla Seconda Guerra Mondiale, ed è forse anche per questo che, quando lunedì 1° febbraio i primi visitatori varcheranno il monumentale portone nelle mura di Sangallo, lungo viale Vaticano, la festa sarà senz’altro emozionante.
La notizia della ripartenza, anticipata due settimane fa dalla direttrice Barbara Jatta, che aveva ipotizzato una riapertura proprio il 1° febbraio, giunge dai canali social dei musei, strumento privilegiato con il quale, nel lungo periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria, le collezioni hanno mantenuto vivo il loro dialogo con gli utenti virtuali, cresciuti esponenzialmente grazie alla pubblicazione dei video "Face to face".
Dalla Pinacoteca alla Sala di Costantino - dove l’ ultima opera di Raffaello prima della morte è riemersa, nel corso di un recente restauro, attraverso le straordinarie allegorie della Giustizia e dell’Amicizia dipinte ad olio - dal Museo Etnologico Anima Mundi al Museo Pio Cristiano, il pubblico potrà nuovamente tornare ad ammirare i capolavori senza tempo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 16.30. ⠀
Un'occasione preziosa per ammirare, lontani dai consueti afflussi, anche la Sala VIII della Pinacoteca, recentemente rinnovata, con i celebri dipinti di Raffaello - la Pala Oddi, la Madonna di Foligno e la Trasfigurazione - nuovamente insieme dopo il restauro che ha restituito nuova luce alle cromie originali del capolavoro raffigurante l'Incoronazione della Vergine, e dove una sofisticata illuminazione permette di apprezzare ancora di più i dipinti su tavola e i celebri arazzi.
Per accedere ai musei è obbligatoria la prenotazione, che è possibile effettuare sul sito ufficiale.
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