L'impresa di un collezionista

Opera di renato Guttuso
 

31/03/2005

Francesco Pellin è l'imprenditore che divenne collezionista e amico di Guttuso in seguito ad un incontro fortuito, avvenuto in un albergo di Ischia nel 1973. Questa amicizia decisiva lo indusse ad orientare in modo netto la propria passione per l’arte. “Negli anni della mia gioventù - racconta Pellin - compresi quanto fosse importante viaggiare in Europa, conoscere genti e paesi, lingue e costumi diversi, e questo ha contribuito alla mia formazione, come una specie di università in termini di una palestra di vita. In ogni viaggio mi riservavo mezza giornata per me, per consentirmi di visitare il Museo di quella città; non di meno, la mia sete di sapere e di conoscenza mi procurava grande gioia anche nell’acquistare bracciate di libri, desideroso di esperienze culturali, di pensiero, di arte e letteratura, per completare una mia cultura da autodidatta. All’inizio degli anni Settanta ho avuto la fortuna di conoscere Renato Guttuso, e gli sono stato vicino per oltre vent’anni, seguendo sia il suo lavoro che la trama complessa della sua vita. È stata un’amicizia profonda e fraterna e, per me, un’avventura culturalmente straordinaria…”. E' nata così la più importante raccolta esistente delle opere pittoriche di Renato Guttuso. Più importante sia in ordine alla qualità delle opere, sia  per la lunghezza del lasso cronologico d’attività documentato. Una raccolta paragonabile solo alla “Donazione Guttuso” alla Galleria Nazionale D’arte Moderna fatta dal figlio Fabio Carapezza Guttuso.

Numerose le iniziative e le manifestazioni promosse negli anni da Pellin e ora dalla Fondazione: dalle pubblicazioni, curate sempre da Crispolti, tra il 1983 e il 1989, dei quattro volumi del  “Catalogo ragionato generale dei dipinti di Renato Guttuso” e, nel 1997, del libro dedicato al grande dipinto Spes contra spem appartenente alla Fondazione, fino alle mostre e alle esposizioni nazionali ed internazionali.