Dentro l'alterità. Incontri con una popolazione, una collezione, un territorio
Dal 24 Aprile 2014 al 31 Luglio 2014
Cortona | Arezzo
Luogo: MAEC - Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona
Indirizzo: piazza Signorelli
Orari: tutti i giorni 10-19
Curatori: Karen Yurkovich, Daria Filardo
Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 9, convenzioni speciali € 7, scolaresche € 3, gratuito scuole del comune di Cortona
Telefono per informazioni: +39 0575 604779
E-Mail info: r.muffi@comune.cortona.ar.it
Sito ufficiale: http://www.comune.cortona.ar.it
Dal 24 aprile al 31 luglio il MAEC (Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona) ospiterà la mostra Within Alterity: Encounters with a Population, a Collection, a Territory degli studenti del Master della SACI (Studio Art Centers International) e con la partecipazione dell'artista italiano Valerio Giovannini. ?Il progetto scaturisce da un confronto col museo e sua collezione etrusca, il popolo di Cortona, il territorio e siti archeologici della città. La mostra, patrocinata dal Consolato Americano a Firenze è organizzata dalle docenti Karen Yurkovich e Daria Filardo con il sostegno del direttore del Maec, Paolo Giulierini.
?L'esposizione è nata come progetto parallelo e contemporaneo alla mostra inaugurata lo scorso 21 marzo Seduzione Etrusca: dai segreti di Holkham Hall alle meraviglie del British Museum che ricostruisce attraverso dipinti, disegni, reperti archeologici, documenti e altri oggetti la nascita dell'etruscologia moderna nel XVIII secolo.
Al centro di questa esposizione c'è la passione anglosassone per la civiltà Etrusca, ben rappresentata dalla figura di Lord Thomas Coke, fondatore di Holkham Hall e accanito ricercatore di testimonianze del mondo antico, nonché finanziatore nel 1726 della pubblicazione del primo libro a stampa sugli Etruschi: il De Etruria Regali Libri VII di Thomas Dempster, un volume ricco di un corredo iconografico di oltre novanta immagini.
Per valorizzare l'esposizione cortonese e celebrare il fondamentale apporto della cultura anglofona alla nascita dell'etruscologia si è pensato a questa collaborazione tra Saci e Maec che permetterà ai giovani artisti del Mater in Studio Arts e all'artista Valerio Giovannini di esporre opere e realizzare interventi d'arte contemporanea ispirati a questo passato seduttivo. Il progetto valorizza il confronto con un mondo (quello degli Etruschi) che nei secoli ha incantato artisti, studiosi e intellettuali e che ancora oggi non cessa di offrire suggestioni chiavi di lettura originali su temi, argomenti e prospettive di grande attualità. Elemento cruciale di questo confronto/incontro è la relazione diretta con i reperti archeologici: oggetti unici e inestimabili in cui s'intrecciano produzione materiale, dimensione culturale e visione del mondo di un popolo e di una cultura lontana e "altra".
Un'alterità che già Seneca stigmatizzava, ed è proprio il concetto filosofico dell'alterità a costuitire il nodo del progetto. L'alterità contiene la diversità, l'incontro di differenze che cercano una sintesi. Costruire la propria identità e la propria soggettività era un aspetto fondamentale anche del Grand Tour e di ogni rapporto con un mondo e una cultura sconosciuta e diversa. Questo tema è affrontato attraverso tre aree tematiche: popolo, collezione, e percorso. Alcuni artisti come Christina Gednalske, Radha Tague, Emily Blasier e Molly Di Grazia hanno interagito con il popolo di Cortona per indagare la persistenza o meno delle radici identitarie etrusche che affiorano o si nascondono nelle comunità che abitano la città. Christina Gednalske e Radha Tague realizzeranno un intervento performativo che legherà attraverso alcuni fili gli abitanti di Cortona al loro museo.
Emily Blaisier realizzerà dei ritratti di persone di Cortona con un oggetto di affezione e li collocherà poi nelle vetrine del museo. Molly Di Grazia presenterà alcune serigrafie che raffigurano mappe del territorio sovrapposte a mappe del braccio e della mano dell'artista. Altri artisti come Horatio Lizardo Jr, Walker Jernigan, Jessica Daneys, Danielle Shaffer e Gwyneth Alldis hanno lavorato sul significato e l'importanza di una collezione come insieme di sapere e potere che agisce tramite la costruzione della conoscenza visualizzata nell'accumulo ordinato di una collezione (Michel Foucault). Horatio Lizardo Jr. realizzerà piccoli frammenti in terracotta dalle forme naturali (come dei sassi) e non riconducibili a oggetti di uso specifico, ricoperti di cera con impressioni dell'impronta del suo pollice. Walker Jernigan lavorerà su una serie di performance che dialogano con la collezione e con la costruzione di una conoscenza.
Jessica Daneys realizzerà un'istallazione sonora collocata in un pozzo all'interno del museo. Gwynneth Alldis realizzerà un'opera materica fatta con la terrà di Cortona: una tavola appoggiata a terra accanto ai reperti in terracotta provenienti dalle tombe intorno a Cortona costruite con lo stesso materiale. Danielle Shaffer interagirà con un pavimento musivo collocato in posizione verticale (quindi non più oggetto d'uso ma di contemplazione estetica) realizzandone uno nuovo appoggiato a terra in continuità con quello antico. Valerio Giovannini esporrà infine una selezione di matrici in rame inchiostrato, specchiante e ossidato che si richiamano agli antichi specchi Etruschi evocandone attualità e alterità. ?
Tutti gli artisti hanno affrontato l'idea del tema proposto, sia dal punto di vista del Grand Tour sia nell'idea di percorso come apprendimento fluido di esperienza e informazione. La geografia dei luoghi, le mappature dei territori attuali e le analisi dei siti archeologici e delle fonti storiche (come l'organizzazione dell'Etrusca Disciplina) sono diventati attivatori di analisi ed elaborazione artistica da parte di questi giovani esploratori.
Artisti:
Christina Gednalske, Radha Tague, Emily Blasier, Jessica Daynes, Danielle Schafer, Walker Jernigan, Horatio Lizardo Jr, Gwynneth Alldis, Molly Di Grazia, Valerio Giovannini.
?L'esposizione è nata come progetto parallelo e contemporaneo alla mostra inaugurata lo scorso 21 marzo Seduzione Etrusca: dai segreti di Holkham Hall alle meraviglie del British Museum che ricostruisce attraverso dipinti, disegni, reperti archeologici, documenti e altri oggetti la nascita dell'etruscologia moderna nel XVIII secolo.
Al centro di questa esposizione c'è la passione anglosassone per la civiltà Etrusca, ben rappresentata dalla figura di Lord Thomas Coke, fondatore di Holkham Hall e accanito ricercatore di testimonianze del mondo antico, nonché finanziatore nel 1726 della pubblicazione del primo libro a stampa sugli Etruschi: il De Etruria Regali Libri VII di Thomas Dempster, un volume ricco di un corredo iconografico di oltre novanta immagini.
Per valorizzare l'esposizione cortonese e celebrare il fondamentale apporto della cultura anglofona alla nascita dell'etruscologia si è pensato a questa collaborazione tra Saci e Maec che permetterà ai giovani artisti del Mater in Studio Arts e all'artista Valerio Giovannini di esporre opere e realizzare interventi d'arte contemporanea ispirati a questo passato seduttivo. Il progetto valorizza il confronto con un mondo (quello degli Etruschi) che nei secoli ha incantato artisti, studiosi e intellettuali e che ancora oggi non cessa di offrire suggestioni chiavi di lettura originali su temi, argomenti e prospettive di grande attualità. Elemento cruciale di questo confronto/incontro è la relazione diretta con i reperti archeologici: oggetti unici e inestimabili in cui s'intrecciano produzione materiale, dimensione culturale e visione del mondo di un popolo e di una cultura lontana e "altra".
Un'alterità che già Seneca stigmatizzava, ed è proprio il concetto filosofico dell'alterità a costuitire il nodo del progetto. L'alterità contiene la diversità, l'incontro di differenze che cercano una sintesi. Costruire la propria identità e la propria soggettività era un aspetto fondamentale anche del Grand Tour e di ogni rapporto con un mondo e una cultura sconosciuta e diversa. Questo tema è affrontato attraverso tre aree tematiche: popolo, collezione, e percorso. Alcuni artisti come Christina Gednalske, Radha Tague, Emily Blasier e Molly Di Grazia hanno interagito con il popolo di Cortona per indagare la persistenza o meno delle radici identitarie etrusche che affiorano o si nascondono nelle comunità che abitano la città. Christina Gednalske e Radha Tague realizzeranno un intervento performativo che legherà attraverso alcuni fili gli abitanti di Cortona al loro museo.
Emily Blaisier realizzerà dei ritratti di persone di Cortona con un oggetto di affezione e li collocherà poi nelle vetrine del museo. Molly Di Grazia presenterà alcune serigrafie che raffigurano mappe del territorio sovrapposte a mappe del braccio e della mano dell'artista. Altri artisti come Horatio Lizardo Jr, Walker Jernigan, Jessica Daneys, Danielle Shaffer e Gwyneth Alldis hanno lavorato sul significato e l'importanza di una collezione come insieme di sapere e potere che agisce tramite la costruzione della conoscenza visualizzata nell'accumulo ordinato di una collezione (Michel Foucault). Horatio Lizardo Jr. realizzerà piccoli frammenti in terracotta dalle forme naturali (come dei sassi) e non riconducibili a oggetti di uso specifico, ricoperti di cera con impressioni dell'impronta del suo pollice. Walker Jernigan lavorerà su una serie di performance che dialogano con la collezione e con la costruzione di una conoscenza.
Jessica Daneys realizzerà un'istallazione sonora collocata in un pozzo all'interno del museo. Gwynneth Alldis realizzerà un'opera materica fatta con la terrà di Cortona: una tavola appoggiata a terra accanto ai reperti in terracotta provenienti dalle tombe intorno a Cortona costruite con lo stesso materiale. Danielle Shaffer interagirà con un pavimento musivo collocato in posizione verticale (quindi non più oggetto d'uso ma di contemplazione estetica) realizzandone uno nuovo appoggiato a terra in continuità con quello antico. Valerio Giovannini esporrà infine una selezione di matrici in rame inchiostrato, specchiante e ossidato che si richiamano agli antichi specchi Etruschi evocandone attualità e alterità. ?
Tutti gli artisti hanno affrontato l'idea del tema proposto, sia dal punto di vista del Grand Tour sia nell'idea di percorso come apprendimento fluido di esperienza e informazione. La geografia dei luoghi, le mappature dei territori attuali e le analisi dei siti archeologici e delle fonti storiche (come l'organizzazione dell'Etrusca Disciplina) sono diventati attivatori di analisi ed elaborazione artistica da parte di questi giovani esploratori.
Artisti:
Christina Gednalske, Radha Tague, Emily Blasier, Jessica Daynes, Danielle Schafer, Walker Jernigan, Horatio Lizardo Jr, Gwynneth Alldis, Molly Di Grazia, Valerio Giovannini.
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