Vagabondare folk
Emma Tricca
10/06/2009
Dolce ed al contempo tenace, Emma Tricca certo non trovava agli inizi della sua infatuazione musicale considerevole manforte, con un cugino che non le lasciava metter mano alla propria chitarra ed un ragazzo che non le svelava alcun segreto del pizzicare le corde. La passione, si sa, non lascia scampo e così, la oggi affermata cantautrice, percorreva senza esitazioni il cammino che l’avrebbe portata all’incontro con Odetta. La nota cantante degli anni ’60, che tanta influenza aveva avuto su Bob Dylan, John Baez e Janis Joplin, trovò fortunatamente presa anche sull’artista in erba, spingendola a fare il tanto desiderato salto e trasferirsi a Londra per coltivare la propria arte.
Proseguiva così una vita on the road, intrapresa già negli innumerevoli viaggi in Africa e lungo lo stivale. Un peregrinare che ne aveva plasmato il determinato carattere, portandola ad una romantica nostalgia che ne tingeva il delicato tocco delle mani e la seducente voce, ricordando le carezzevoli atmosfere tessute da Joni Mitchell e Nick Drake.
L’ispirazione e le coincidenze della multiforme metropoli la condussero, così, a raccogliere attorno a sé il talentuoso gruppo di musicisti con cui compose nel 2001 il debut album “Gypsies and Red Chairs”, armonie di violino, violoncello e percussioni afro-indiane. Un album dalla personalità così ipnotizzante da conquistarsi analogie con i vocal di Judy Collins e June Tabor. Giungendo all’incontro con il dj e record boss di Finders Keepers/Twisted Nerve Andy Votel e la cantautrice Jane Weaver, durante il Green Man Festival del 2006, nel quale si accendeva una scintilla che la vedeva, in seguito, loro ospite al Jarvis Cocker 2007 Meltdown Festival. Considerato il successo, acclamato dalla stampa internazionale, non poteva che seguire il tour europeo e britannico e le date spalla a John Renbourn, leggenda del folk e suo amico e mentore fin dai primi passi.
Registrato nei Good Time Studios e rilasciato il 4 maggio 2009 da Finders Keepers/Bird, sarà possibile, in questi giorni, assaporare live i pezzi di “Minor White” al LLAMA Festival nel North Devon, che si terrà sulle sponde del Bristol Channel dal 12 al 14 di Giugno. Inarrestabile, come il suo veloce e sicuro fingerpicking, Emma Tricca intreccia, negli arrangiamenti del suo ultimo album, sussurrate introspezioni ad una rassicurante voce, promettendo di essere confortante e sempre ben voluto compagno di viaggi, e divenire, chissà, un classico del folk!
http://www.emmatricca.com/
http://www.myspace.com/emmatricca
http://www.llama.org.uk/
Proseguiva così una vita on the road, intrapresa già negli innumerevoli viaggi in Africa e lungo lo stivale. Un peregrinare che ne aveva plasmato il determinato carattere, portandola ad una romantica nostalgia che ne tingeva il delicato tocco delle mani e la seducente voce, ricordando le carezzevoli atmosfere tessute da Joni Mitchell e Nick Drake.
L’ispirazione e le coincidenze della multiforme metropoli la condussero, così, a raccogliere attorno a sé il talentuoso gruppo di musicisti con cui compose nel 2001 il debut album “Gypsies and Red Chairs”, armonie di violino, violoncello e percussioni afro-indiane. Un album dalla personalità così ipnotizzante da conquistarsi analogie con i vocal di Judy Collins e June Tabor. Giungendo all’incontro con il dj e record boss di Finders Keepers/Twisted Nerve Andy Votel e la cantautrice Jane Weaver, durante il Green Man Festival del 2006, nel quale si accendeva una scintilla che la vedeva, in seguito, loro ospite al Jarvis Cocker 2007 Meltdown Festival. Considerato il successo, acclamato dalla stampa internazionale, non poteva che seguire il tour europeo e britannico e le date spalla a John Renbourn, leggenda del folk e suo amico e mentore fin dai primi passi.
Registrato nei Good Time Studios e rilasciato il 4 maggio 2009 da Finders Keepers/Bird, sarà possibile, in questi giorni, assaporare live i pezzi di “Minor White” al LLAMA Festival nel North Devon, che si terrà sulle sponde del Bristol Channel dal 12 al 14 di Giugno. Inarrestabile, come il suo veloce e sicuro fingerpicking, Emma Tricca intreccia, negli arrangiamenti del suo ultimo album, sussurrate introspezioni ad una rassicurante voce, promettendo di essere confortante e sempre ben voluto compagno di viaggi, e divenire, chissà, un classico del folk!
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