Tante le mostre e le sperimentazioni dedicate alla saga
La forza di Star Wars scorre potente anche al Museo
Travis Durden, Darth Resurrection
Ludovica Sanfelice
16/12/2015
La febbre collettiva scatenatasi per l'uscita dell'Episodio VII della Saga di Star Wars, nelle sale dal 16 dicembre, non ha risparmiato nessuno. Il fenomeno dell'universo complesso nato dalla fantasia di George Lucas, oltre a tradursi in un Impero del merchandising, ha generato cortocircuiti percettivi in cui fiction e realtà si confondono, e ha prodotto conseguenti riflessioni sul linguaggio e sull'estetica che hanno aperto a Star Wars anche le sale di musei e gallerie.
Un esempio viene dal Louvre dove, fino al 4 luglio 2016, nelle Petite Galerie nell’Ala Richelieu, la mostra Mythes fondateurs. D’Hercule à Dark Vador ripercorre i miti dell’umanità, dal pensiero dell’antica Grecia alla cultura pop contemporanea, dall’eroe ellenico Ercole a Darth Vader, esponendo il casco originale del Cavaliere Jedi protagonista della Saga (proveniente dalla collezione privata di Lucas), rintracciando analogie tra la mitologia e l’universo di Guerre Stellari e approfondendo il tema del dualismo tra luce e oscurità presente nell’intero arco della storia dell’arte.
Molte anche le sperimentazioni nell'ambito della della fotografia con risultati sorprendenti come nel caso del progetto SuperFlemish presentato lo scorso anno dal fotografo Sacha Goldberger che, ispirandosi ai ritratti del XVI secolo e trasferendo dei cospleyers in costumi e ambientazioni d'epoca, si era divertito a creare un'insolta galleria nerd.
Idea non dissimile da quella sviluppata dall'artista Travis Durden che rielaborando le immagini di statue classiche e sovrapponendo loro i volti degli eroi di Star Wars ha "scolpito" un nuovo capitolo parallelo della storia dell'arte che il pubblico può ammirare sempre a Parigi presso la Galerie Sakura nella mostra collettiva "Contre Attaque" che ha convocato anche 13 street artist affidando loro il compito di reinterpretare il casco da Stormtrooper.
In Italia, l'ingresso della Saga delle Saghe in un museo era già avvenuto attraverso la porta principale della Reggia di Caserta ai tempi dell'Episodio I - La minaccia fantasma quando Lucas volle girarvi scene ambientate nel palazzo reale del pianeta Naboo.
La forza insomma scorre potente. Eravamo stati avvisati tanti tanti anni fa.
Un esempio viene dal Louvre dove, fino al 4 luglio 2016, nelle Petite Galerie nell’Ala Richelieu, la mostra Mythes fondateurs. D’Hercule à Dark Vador ripercorre i miti dell’umanità, dal pensiero dell’antica Grecia alla cultura pop contemporanea, dall’eroe ellenico Ercole a Darth Vader, esponendo il casco originale del Cavaliere Jedi protagonista della Saga (proveniente dalla collezione privata di Lucas), rintracciando analogie tra la mitologia e l’universo di Guerre Stellari e approfondendo il tema del dualismo tra luce e oscurità presente nell’intero arco della storia dell’arte.
Molte anche le sperimentazioni nell'ambito della della fotografia con risultati sorprendenti come nel caso del progetto SuperFlemish presentato lo scorso anno dal fotografo Sacha Goldberger che, ispirandosi ai ritratti del XVI secolo e trasferendo dei cospleyers in costumi e ambientazioni d'epoca, si era divertito a creare un'insolta galleria nerd.
Idea non dissimile da quella sviluppata dall'artista Travis Durden che rielaborando le immagini di statue classiche e sovrapponendo loro i volti degli eroi di Star Wars ha "scolpito" un nuovo capitolo parallelo della storia dell'arte che il pubblico può ammirare sempre a Parigi presso la Galerie Sakura nella mostra collettiva "Contre Attaque" che ha convocato anche 13 street artist affidando loro il compito di reinterpretare il casco da Stormtrooper.
In Italia, l'ingresso della Saga delle Saghe in un museo era già avvenuto attraverso la porta principale della Reggia di Caserta ai tempi dell'Episodio I - La minaccia fantasma quando Lucas volle girarvi scene ambientate nel palazzo reale del pianeta Naboo.
La forza insomma scorre potente. Eravamo stati avvisati tanti tanti anni fa.
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