FotoGrafia

Foto a Roma
 

07/04/2006

Fino al 31 maggio la capitale ospita le immagini dei più celebri fotografi del mondo insieme alle opere di artisti meno affermati e di brillanti esordienti. Prodotto da Zoneattive con la direzione artistica di Marco Delogu, FotoGrafia, Festival Internazionale di Roma ha raggiunto questo anno il traguardo delle 125 mostre, 400 fotografi, 150 curatori e operatori internazionali provenienti da tutto il mondo.
Oltre 90 spazi espositivi: da una parte l’arte e la cultura più istituzionale, i Musei Capitolini, il Museo  di Roma in Trastevere, Palazzo Braschi, Palazzo Poli e tanti altri musei, istituti di cultura e  accademie e dall’altra una rete informale di spazi: gallerie, scuole, librerie, stazioni e locali.


Il tema di questa edizione è il Novecento e l’idea di una “necessità della fotografia” per creare  una memoria comune, documentare, testimoniare ed esprimere la nostra immaginazione.  

Tutta Roma è la nuova produzione dedicata alla città commissionata quest'anno a Martin Parr. Il  suo lavoro sul fenomeno del turismo è accompagnato dalla mostra “Il secolo della vacanze”, 80  fotografie, fra cui quelle di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Max Pam, Wim Wenders,  Massimo Vitali e Olivo Barbieri.  

A Martin Parr si aggiunge la produzione di tre giovani fotografe: Francesca Lazzarini ancora sul turismo; Leonie Purchas con la sua ricerca sulla famiglia che prosegue dopo l’Inghilterra e Parigi e Mette Maersk con immagini di luoghi simbolici sovrapposti a “non luoghi”.  

Tre mostre ricostruiscono il percorso di Mario Dondero, giornalista e regista di documentari, che  ha attraversato il nostro Novecento praticando quella che Giorgio Agamben definisce la flânerie  o "deriva" fotografica. Un’importante mostra pone in luce l’esperienza di Giuseppe Cavalli, che  dagli anni ’30 contribuì a dare alla fotografia la sua autonomia espressiva di opera d’arte.  

Una grande sezione è dedicata ai paesaggi di guerra, luoghi di confronto e raccordo tra passato e  presente. Luca Campigotto con le fortificazioni della Grande Guerra; Bart Michiels con le grandi  battaglie da Waterloo a Stalingrado; la seconda tappa del progetto su Auschwitz con le parole di  Ascanio Celestini e le fotografie di Luca Nostri.

 Oltre a Luca Nostri, altri fotografi emergenti protagonisti: Riccardo Mazzoni lungo la Linea  Gotica; Léa Eouzan sui campi di concentramento francesi; Lorenzo Vitturi con le fortificazioni  italiane sul fronte nord-orientale nella guerra fredda e Eva Frapiccini e gli “anni di piombo”.  

Alla guerra di mafia è dedicato il lavoro di Letizia Battaglia e Franco Zecchin, dall’omicidio di  Giuseppe Impastato alle stragi di Falcone e Borsellino.

Guy Tillim, dal Malawi nel villaggio di Petros, una delle aree a maggior rischio di carestia, ha portato immagini di un’ospitalità generosa e di una vitalità esuberante.  

Dall’Africa profonda emerge anche Roger Ballen e il suo linguaggio border line con cui riesce  a creare un mondo sognante e al contempo reale.  

E ancora scatti dal mondo: Lituania, Finlandia, Nuova Zelanda e Cambogia, incursioni curiose e profonde in luoghi diversi e straordinari.

 FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma
V edizione / aprile–maggio 2006  
www.zoneattive.com www.fotografiafestival.it  
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