Franco Zecchin. Narrazioni Nomadi – In Sicilia e altrove
Dal 06 Aprile 2024 al 02 Giugno 2024
Bibbiena | Arezzo
Luogo: CIFA - Centro Italiano della Fotografia d’Autore
Indirizzo: Via delle Monache 2
Orari: da martedì a sabato 9,30-12,30 / 15,30-18; domenica 10-12,30
Sito ufficiale: http://www.centrofotografia.org
La FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, è lieta di presentare la mostra “Narrazioni Nomadi – In Sicilia e altrove” di Franco Zecchin, uno dei più importanti fotografi italiani contemporanei.
L’inaugurazione si terrà sabato 6 aprile 2024, alle ore 17:00 presso la sede del CIFA a Bibbiena (Via delle Monache 2).
In occasione della mostra verrà presentato anche il nuovo libro dedicato all'Autore per la collana "Grandi Autori della fotografia contemporanea".
Attraverso una selezione di 235 fotografie, l'esposizione ripercorre la carriera di Franco Zecchin, dagli esordi in Sicilia negli anni '70 ai reportage in giro per il mondo, fino ai lavori più recenti. Un viaggio affascinante attraverso immagini intense edevocative, che raccontano storie di vita, di dolore e di speranza.
L'essenza del lavoro di Zecchin è proprio questa: osservare la vita sociale attraverso l'obiettivo fotografico, per analizzarla e testimoniarla con la capacità di chi, appassionato di teatro, sa cogliere il momento giusto per renderla significativa, senza mai intervenire a modificarne la realtà.
La mostra "Narrazioni Nomadi - In Sicilia e altrove", curata da Roberto Rossi, Presidente FIAF, si snoda attraverso un affascinante itinerario tematico, suddiviso in diverse sezioni.
La Sicilia vista attraverso l'obiettivo di Franco Zecchin tra il 1975 e il 1994 rappresenta il cuore della mostra. Questi anni, segnati dalla guerra di mafia e da un forte impegno civile, vengono esplorati attraverso fotografie che bilanciano una ricerca estetica con una profonda critica sociale. Le immagini, che ritraggono la violenza mafiosa con i suoi omicidi e attentati, ma anche i processi, i funerali, e la vita quotidiana negli ospedali psichiatrici e negli spazi urbani, offrono uno sguardo intenso e multiforme sulla realtà siciliana, aperta verso il mondo e ricca di incontri, feste religiose e dinamiche sociali. La transizione dell'Europa dell'est dall'epoca precedente e successiva alla caduta del muro di Berlino diventa una narrativa visiva di un continente in evoluzione, testimoniando i cambiamenti sociopolitici e culturali. Nell'indagine sul nomadismo Franco Zecchin esplora le vite delle popolazioni nomadi in vari angoli del globo. Questa sezione pone l'accento sulle dinamiche ecologiche, economiche e politiche alle quali sono confrontate queste società, fornendo una prospettiva globale sul concetto di movimento e transizione. L’indagine prosegue negli anni in cui Zecchin è membro “nominé dell’agenzia Magum. Una ricerca fotografica sul tema del matrimonio e una collezione di ritratti di celebri scrittori italiani si inseriscono nel contesto di una riflessione di Franco Zecchin sulle rappresentazioni sociali, esplorando gli spazi intimi e personali attraverso l'obiettivo. Infine, la mostra si conclude con una sezione dedicata al territorio di Marsiglia, la città in cui Zecchin vive e lavora ormai da molti anni. Queste opere inedite a colori, parte di un progetto di esplorazione del paesaggio, mettono in luce le attività economiche e le pratiche sociali che hanno contribuito a modellarlo. La mostra "Narrazioni Nomadi" si rivela così un viaggio emozionale e visivo che attraversa non solo luoghi geografici ma anche paesaggi umani e sociali, invitando il visitatore a riflettere sulla complessità del mondo che ci circonda attraverso la lente della fotografia.
Nato nel 1953 a Milano, Franco Zecchin nel 1975 si trasferisce a Palermo, dove diventa fotografo professionista, integrando il gruppo di fotografi del quotidiano "L'Ora". Lavora sulla mafia, la corruzione politica e le condizioni sociali in Sicilia. Nel 1977, con Letizia Battaglia, crea il primo Centro Culturale per la Fotografia situato nel Sud Italia e, nel 1980, è tra i fondatori del Centro di Documentazione contro la Mafia "G. Impastato". Fa teatro e realizza film all’interno dell’ospedale psichiatrico di Palermo. Nel 1988 diventa membro “nominé” dell’agenzia Magnum. Tra il 1989 e il 1991 conduce un’inchiesta fotografica sui rapporti tra inquinamento industriale e salute pubblica in Slesia (Polonia). Nel 1991 inizia una ricerca fotografica sul nomadismo e l’uso delle risorse ambientali lavorando per alcuni anni su una decina di società in diverse parti del mondo. Oggi vive e lavora a Marsiglia dove, insieme alle attività di formazione alla fotografia, continua a esplorare il rapporto tra territorio e pratiche sociali attraverso la fotografia. Le sue foto fanno parte delle collezioni dell’International Museum of Photography di Rochester, del MOMA di New York e della Maison Européenne de la Photographie a Parigi.
INAUGURAZIONE Sabato 6 aprile 2024 ore 17
L’inaugurazione si terrà sabato 6 aprile 2024, alle ore 17:00 presso la sede del CIFA a Bibbiena (Via delle Monache 2).
In occasione della mostra verrà presentato anche il nuovo libro dedicato all'Autore per la collana "Grandi Autori della fotografia contemporanea".
Attraverso una selezione di 235 fotografie, l'esposizione ripercorre la carriera di Franco Zecchin, dagli esordi in Sicilia negli anni '70 ai reportage in giro per il mondo, fino ai lavori più recenti. Un viaggio affascinante attraverso immagini intense edevocative, che raccontano storie di vita, di dolore e di speranza.
L'essenza del lavoro di Zecchin è proprio questa: osservare la vita sociale attraverso l'obiettivo fotografico, per analizzarla e testimoniarla con la capacità di chi, appassionato di teatro, sa cogliere il momento giusto per renderla significativa, senza mai intervenire a modificarne la realtà.
La mostra "Narrazioni Nomadi - In Sicilia e altrove", curata da Roberto Rossi, Presidente FIAF, si snoda attraverso un affascinante itinerario tematico, suddiviso in diverse sezioni.
La Sicilia vista attraverso l'obiettivo di Franco Zecchin tra il 1975 e il 1994 rappresenta il cuore della mostra. Questi anni, segnati dalla guerra di mafia e da un forte impegno civile, vengono esplorati attraverso fotografie che bilanciano una ricerca estetica con una profonda critica sociale. Le immagini, che ritraggono la violenza mafiosa con i suoi omicidi e attentati, ma anche i processi, i funerali, e la vita quotidiana negli ospedali psichiatrici e negli spazi urbani, offrono uno sguardo intenso e multiforme sulla realtà siciliana, aperta verso il mondo e ricca di incontri, feste religiose e dinamiche sociali. La transizione dell'Europa dell'est dall'epoca precedente e successiva alla caduta del muro di Berlino diventa una narrativa visiva di un continente in evoluzione, testimoniando i cambiamenti sociopolitici e culturali. Nell'indagine sul nomadismo Franco Zecchin esplora le vite delle popolazioni nomadi in vari angoli del globo. Questa sezione pone l'accento sulle dinamiche ecologiche, economiche e politiche alle quali sono confrontate queste società, fornendo una prospettiva globale sul concetto di movimento e transizione. L’indagine prosegue negli anni in cui Zecchin è membro “nominé dell’agenzia Magum. Una ricerca fotografica sul tema del matrimonio e una collezione di ritratti di celebri scrittori italiani si inseriscono nel contesto di una riflessione di Franco Zecchin sulle rappresentazioni sociali, esplorando gli spazi intimi e personali attraverso l'obiettivo. Infine, la mostra si conclude con una sezione dedicata al territorio di Marsiglia, la città in cui Zecchin vive e lavora ormai da molti anni. Queste opere inedite a colori, parte di un progetto di esplorazione del paesaggio, mettono in luce le attività economiche e le pratiche sociali che hanno contribuito a modellarlo. La mostra "Narrazioni Nomadi" si rivela così un viaggio emozionale e visivo che attraversa non solo luoghi geografici ma anche paesaggi umani e sociali, invitando il visitatore a riflettere sulla complessità del mondo che ci circonda attraverso la lente della fotografia.
Nato nel 1953 a Milano, Franco Zecchin nel 1975 si trasferisce a Palermo, dove diventa fotografo professionista, integrando il gruppo di fotografi del quotidiano "L'Ora". Lavora sulla mafia, la corruzione politica e le condizioni sociali in Sicilia. Nel 1977, con Letizia Battaglia, crea il primo Centro Culturale per la Fotografia situato nel Sud Italia e, nel 1980, è tra i fondatori del Centro di Documentazione contro la Mafia "G. Impastato". Fa teatro e realizza film all’interno dell’ospedale psichiatrico di Palermo. Nel 1988 diventa membro “nominé” dell’agenzia Magnum. Tra il 1989 e il 1991 conduce un’inchiesta fotografica sui rapporti tra inquinamento industriale e salute pubblica in Slesia (Polonia). Nel 1991 inizia una ricerca fotografica sul nomadismo e l’uso delle risorse ambientali lavorando per alcuni anni su una decina di società in diverse parti del mondo. Oggi vive e lavora a Marsiglia dove, insieme alle attività di formazione alla fotografia, continua a esplorare il rapporto tra territorio e pratiche sociali attraverso la fotografia. Le sue foto fanno parte delle collezioni dell’International Museum of Photography di Rochester, del MOMA di New York e della Maison Européenne de la Photographie a Parigi.
INAUGURAZIONE Sabato 6 aprile 2024 ore 17
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