Filippo Carcano. Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco

Filippo Carcano, Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco, olio su tela, cm. 100x200

 

Dal 24 Marzo 2017 al 07 Aprile 2017

Milano

Luogo: Galleria Art Studio Pedrazzini

Indirizzo: via Achille Zezon 5

Orari: 10-13 / 15:30-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Ritorna a Milano dopo più di cento anni il capolavoro di Filippo Carcano “Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco”. Dall’ultima esposizione alla Pinacoteca di Brera nel maggio del 1914, in occasione della grande retrospettiva organizzata a pochi mesi dalla scomparsa di Carcano, l’opera, citata da tutta la critica come una delle opere più importanti del Maestro, non fu mai più esposta.

Oggi, l’importante dipinto, a suo tempo presentato alla IV Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino del 1880 e, in quell’occasione, vincitore del primo premio per la pittura di paesaggio, sarà il protagonista della mostra: Filippo Carcano “Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco”che si terrà nella Galleria Art Studio Pedrazzini di Milano dal 24 di marzo al 7 di aprile 2017.

L’esposizione, che si articolerà proprio intorno al capolavoro di Carcano il cui titolo è “Allegria, Pescarenico nel lago di Lecco”, è stata ordinata innanzitutto per mostrare l’opera di cui si era persa ogni traccia iconografica. Su di essa esiste una grande letteratura, che comprende anche un numero molto ampio di articoli e descrizioni del dipinto sui giornali dell’epoca, ma solo oggi può essere ammirata poiché né le cronache dell’epoca né la mostra di Brera, realizzata senza catalogo, mostravano appieno il dipinto.

Fra i passaggi nella storia del capolavoro si ricorda come lo stesso fu acquistato nel 1880 dal torinese Ernesto Balbo Bertone conte di Sambuy, presidente del comitato dell’esposizione di Belle Arti. L’inserimento nella collezione del conte di Sambuy fece uscire per sempre il dipinto dal circuito espositivo ottocentesco.

La nuova esposizione milanese dell’opera, esattamente a 102 anni dal suo allestimento a Brera, è accompagnata da un rigoroso saggio di Elisabetta Chiodini, studiosa di riferimento per Carcano, che per l’occasione ha firmato il testo in catalogo dove ha ricostruito la storia, il percorso espositivo e la ricca bibliografia d’epoca del capolavoro.

Accanto al dipinto del maestro ambrosiano, si presentano le opere di altri autori lombardi che, tra gli anni ottanta e novanta dell’Ottocento, ammaliati dal fascino della forza innovatrice del fare pittorico di Carcano vi si sono ispirati trovando proprio nella pittura di paesaggio la loro strada.
Tra questi saranno in mostra: Eugenio Gignous con Imbarcadero sul lago Maggiore, tela eseguita dal vero nel 1879; Achille Tominetti, rappresentato da un piccolo paesaggio eseguito nel 1881 a Miazzina; Giorgio Belloni del quale si espone Acquazzoni d’aprile, grande tela presentata all’inaugurazione della nuova sede della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano nel 1886; ed ancora Leonardo Bazzaro, Emilio Gola, Pompeo Mariani e Giuseppe Mentessi, autori che hanno fatto della pittura di paesaggio il loro punto di forza e del linguaggio innovativo di Filippo Carcano il proprio linguaggio. 

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