Officina del gesto Palazzo Abatellis
Dal 08 Settembre 2021 al 16 Settembre 2021
Palermo
Luogo: Galleria Regionale della Sicilia Palazzo Abatellis
Indirizzo: Via Alloro 4
Virgilio Sieni torna a frequentare Palazzo Abatellis in un percorso di approccio e trasmissione simile a quello delle storiche officine d’arte del Rinascimento e abbina il suo approccio al gesto alla pratica della lezione e dell’incontro, a partire da alcune opere d’arte fondamentali e notissime custodite all’interno di Palazzo Abatellis: L’Annunciata di Antonello da Messina e le sculture femminili che abitano le stanze dedicate a Laurana e Gagini.
Si svilupperà una sorta di officinacreativa - ovvero uno “spaziocittadino” in cui riconoscere il valore delle opere d’arte come patrimonio pubblico - in cui performer, cittadine e cittadini parteciperanno a più momenti: incontri in forma di lezione, percorsi creativi in forma di laboratorio e performance.
“Ospitiamo un progetto innovativo – sottolinea l’assessore regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che punta a elaborare modi nuovi per esaltare la funzione del luogo in relazione alla città e alla risonanza che ha sulle opere d’arte. La ricerca di nuovi percorsi esperienziali e canoni linguistici intimamente legati alla realtà e alla conoscenza del museo sono un approccio nuovo all’arte che esalta un personale legame con il luogo. Il laboratorio di Sieni diventa quasi un processo di iniziazione che, attraverso un intricato reticolo, mette in relazione opere d’arte e memoria, città e comunità, cercando connessioni tra gesto ed espressione artistica, tra il pensiero contemporaneo e l’opera tramandata, a partire dalla qualità del luogo che ospita”.
“Virgilio Sieni torna a Palazzo Abatellis con un nuovo progetto sul tema del gesto nello spazio – afferma il direttore della Galleria Evelina De Castro - da osservare e studiare per giungere alla comprensione profonda e totale dell'opere d'arte di ogni tempo, dare nuove chiavi di interpretazione dell'opera d'arte e dei suoi significati e far vivere una esperienza emotiva individuale e soggettiva ai partecipanti”.
Officine del gesto è un progetto ideato da Virgilio Sieni per Palazzo Abatellis sul senso di frequentazione e i modi di abitare e convivere con i beni culturali.
La Galleria Regionale della Sicilia (con sede a Palazzo Abatellis) rappresenta un luogo simbolico e conosciuto, già frequentato in questi ultimi anni da Sieni, al quale riferirsi per sviluppare riflessioni e intuizioni sulla dislocazione degli spazi in relazione alle opere e come questi siano predisposti invitando il visitatore a partecipare ad un viaggio prospettico di richiami coloristici e di luce.
La qualità degli innesti innovativi, operati da Carlo Scarpa nel restauro, scatena una narrazione che tende in ogni articolazione all’assorbimento di gesti che, dalle opere, trasmigrano nello spazio e da questo alla luce. Le modulazioni cromatiche sugli sfondi e gli innesti architettonici rappresentano fonti sorgive e forme d’iniziazione alle opere esposte.
In questo senso il progetto intende elaborare modi di convivenza e coesistenza esaltando la funzione del luogo in relazione alla città e ai cittadini ponendosi come indagine innovativa per un operare in risonanza con le opere d’arte escogitando percorsi esperienziali e linguistici fondati sulla conoscenza e la resilienza del museo.
Il progetto indaga la relazione tra luoghi e cittadini, opere d’arte e memoria, città e comunità introducendo i cittadini nella natura del gesto e nelle declinazioni del corpo. L’aver cura della relazione tra gesto e opera d’arte, tra il pensiero contemporaneo e l’opera tramandata, significa in primis fare esperienza dell’abitare partendo dalla qualità della frequentazione.
Nel contesto di Palazzo Abatellis si svilupperà Officina del gesto, un progetto in forma di Trittico, articolato in tre azioni [ANNUNCIATA | LEZIONE SUL GESTO; CANTI PALERMITANI; IL SUONO DI UNA MANO] che si svolgeranno in diversi luoghi del Palazzo Abatellis con l’intento di dar vita ad un’officina creativa, ovvero uno spazio cittadino in cui riconoscere il valore delle opere d’arte come patrimonio pubblico dal quale partire per inoltrarsi e avviare percorsi di attenzione e trasmissione per la costruzione di comunità del gesto.
“Il museo, i Luoghi d’arte, i palazzi storici e le architetture rappresentano, soprattutto in questo momento storico – leggiamo nelle note di Virgilio Sieni al progetto - i contesti dove promuovere e sviluppare processi artistici condivisi con i cittadini, stabilendo un nuovo equilibrio fondato sulla conoscenza, la ricerca e il senso di appartenenza ”.
Il progetto sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo dal musicista siciliano Fabrizio Cammarata.
Martedì 14 settembre, h 21.00
ANNUNCIATA | Lezione Sul Gesto
Performance \ lezione di e con Virgilio Sieni, Cortile di Palazzo Abatellis-Palermo
La lezione, ispirata all’opera Annunciata di Antonello da Messina, sarà condivisa con cittadine e cittadini: sarà possibile partecipare attivamente o in qualità di spettatori.
Prenotazione obbligatoria.
Aperta a tutte le cittadine e i cittadini di ogni età e abilità. La performance si svolge come una lezione sul gesto, aperta a tutti e ispirata al movimento delle mani nell’ Annunciata di Antonello da Messina. Partendo da minimi movimenti scaturiti dall’attenzione rivolta al gesto delle mani e poi alle altre parti del corpo. L’incontro si svilupperà verso la creazione condivisa di una breve sequenza armonica di gesti che ripercorre la pittura. Infatti, osservando l’opera, il corpo si ricompone secondo una gestualità antica che fa coincidere il nostro personale concetto di ‘archeologia’ alla vertigine dell’oggi, dove la “tattilità” diventa un dispositivo di comunicazione sensibile. Un INVITO a ripercorrere l’origine del movimento e le forme sorgive dell’accoglienza sulla soglia dell’ascolto.
Mercoledì 15 settembre, h 20.00, h 20.30, h 21.00, h 21.30
CANTI PALERMITANI #1 | Performance
Creazione coreografica ispirata all’opera Ritratto di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana con 4 danzatrici e performer che abiteranno le Sale del Laurana e del Gagini (Palazzo Abatellis): Sette incontri e performance finale (dall’8 al 15 settembre).
Performance per pochi spettatori per volta, prenotazione obbligatoria.
La giovane donna scolpita dal Laurana appare come un canto di energie che modellano lo sguardo e ci invitano alla scoperta di nuove posture. Così la figura in contemplazione inspirerà l’agire di quattro donne, danzatrici alla ricerca di forme gentili per abitare lo spazio e coesistere con esso. L’opera del Laurana, unitamente all’allestimento di Carlo Scarpa, richiama all’ascolto e a rendere attraversabile la materia, a farsi trasparente e accogliente. In questo senso l’opera d’arte diviene il luogo per rivolgersi all’altro e alla cura della natura, un dispositivo necessario alla sopravvivenza e il saper vivere in comune. Per analogia, il rimando è alle immagini di donne e madri afghane che arrivano in questi giorni da Kabul: il volto sereno e in assoluta concentrazione ci richiama al dolore vissuto da queste esistenze del nostro tempo.
Giovedì 16 settembre, h 20 e h 21
IL SUONO DI UNA MANO | Performance
Percorso creativo con la partecipazione di cittadini, performer, danzatori ispirato all’opera Annunciata di Antonello da Messina che abiteranno il Cortile di Palazzo Abatellis. Sette incontri per un percorso creativo in forma di laboratorio e un’azione coreografica finale interpretata da cittadini (dall’8 al 16 settembre).
Prenotazione obbligatoria.
Negli scomparti spaziali ricavati dalla distribuzione geometrica del cortile di Palazzo Abatellis, un gruppo di cittadini, danzatori e performer si alternerà per dar vita ad un atlante sul gesto e lo spazio tattile ispirato al movimento delle mani dell’Annunciata di Antonello da Messina, opera esposta sopra il cortile nella stanza predisposta e studiata nei minimi particolari da Carlo Scarpa. Si tratta di un rito pubblico: cittadini custodi del tempo attraverso una cerimonia che intende ristabilire un equilibrio tra l’ascolto del gesto e il luogo.
L’Annunciata ci coglie nel suo farsi materia luminosa attraverso la gentilezza del gesto che si tramuta in molecole di attenzione allo spazio. Levare la mano verso il mondo secondo una declinazione di accoglienza e stupore rappresenta il primo dettaglio per instaurare un cammino verso la conoscenza del corpo e la cura della vicinanza. Il gioco delle mani e dello sguardo dell’opera di Antonello da Messina sarà il punto di partenza, il dispositivo per un’indagine sulle qualità d’ascolto del gesto e dello spazio che ci comprende (Virgilio Sieni)
Si svilupperà una sorta di officinacreativa - ovvero uno “spaziocittadino” in cui riconoscere il valore delle opere d’arte come patrimonio pubblico - in cui performer, cittadine e cittadini parteciperanno a più momenti: incontri in forma di lezione, percorsi creativi in forma di laboratorio e performance.
“Ospitiamo un progetto innovativo – sottolinea l’assessore regionale dei beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che punta a elaborare modi nuovi per esaltare la funzione del luogo in relazione alla città e alla risonanza che ha sulle opere d’arte. La ricerca di nuovi percorsi esperienziali e canoni linguistici intimamente legati alla realtà e alla conoscenza del museo sono un approccio nuovo all’arte che esalta un personale legame con il luogo. Il laboratorio di Sieni diventa quasi un processo di iniziazione che, attraverso un intricato reticolo, mette in relazione opere d’arte e memoria, città e comunità, cercando connessioni tra gesto ed espressione artistica, tra il pensiero contemporaneo e l’opera tramandata, a partire dalla qualità del luogo che ospita”.
“Virgilio Sieni torna a Palazzo Abatellis con un nuovo progetto sul tema del gesto nello spazio – afferma il direttore della Galleria Evelina De Castro - da osservare e studiare per giungere alla comprensione profonda e totale dell'opere d'arte di ogni tempo, dare nuove chiavi di interpretazione dell'opera d'arte e dei suoi significati e far vivere una esperienza emotiva individuale e soggettiva ai partecipanti”.
Officine del gesto è un progetto ideato da Virgilio Sieni per Palazzo Abatellis sul senso di frequentazione e i modi di abitare e convivere con i beni culturali.
La Galleria Regionale della Sicilia (con sede a Palazzo Abatellis) rappresenta un luogo simbolico e conosciuto, già frequentato in questi ultimi anni da Sieni, al quale riferirsi per sviluppare riflessioni e intuizioni sulla dislocazione degli spazi in relazione alle opere e come questi siano predisposti invitando il visitatore a partecipare ad un viaggio prospettico di richiami coloristici e di luce.
La qualità degli innesti innovativi, operati da Carlo Scarpa nel restauro, scatena una narrazione che tende in ogni articolazione all’assorbimento di gesti che, dalle opere, trasmigrano nello spazio e da questo alla luce. Le modulazioni cromatiche sugli sfondi e gli innesti architettonici rappresentano fonti sorgive e forme d’iniziazione alle opere esposte.
In questo senso il progetto intende elaborare modi di convivenza e coesistenza esaltando la funzione del luogo in relazione alla città e ai cittadini ponendosi come indagine innovativa per un operare in risonanza con le opere d’arte escogitando percorsi esperienziali e linguistici fondati sulla conoscenza e la resilienza del museo.
Il progetto indaga la relazione tra luoghi e cittadini, opere d’arte e memoria, città e comunità introducendo i cittadini nella natura del gesto e nelle declinazioni del corpo. L’aver cura della relazione tra gesto e opera d’arte, tra il pensiero contemporaneo e l’opera tramandata, significa in primis fare esperienza dell’abitare partendo dalla qualità della frequentazione.
Nel contesto di Palazzo Abatellis si svilupperà Officina del gesto, un progetto in forma di Trittico, articolato in tre azioni [ANNUNCIATA | LEZIONE SUL GESTO; CANTI PALERMITANI; IL SUONO DI UNA MANO] che si svolgeranno in diversi luoghi del Palazzo Abatellis con l’intento di dar vita ad un’officina creativa, ovvero uno spazio cittadino in cui riconoscere il valore delle opere d’arte come patrimonio pubblico dal quale partire per inoltrarsi e avviare percorsi di attenzione e trasmissione per la costruzione di comunità del gesto.
“Il museo, i Luoghi d’arte, i palazzi storici e le architetture rappresentano, soprattutto in questo momento storico – leggiamo nelle note di Virgilio Sieni al progetto - i contesti dove promuovere e sviluppare processi artistici condivisi con i cittadini, stabilendo un nuovo equilibrio fondato sulla conoscenza, la ricerca e il senso di appartenenza ”.
Il progetto sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo dal musicista siciliano Fabrizio Cammarata.
Martedì 14 settembre, h 21.00
ANNUNCIATA | Lezione Sul Gesto
Performance \ lezione di e con Virgilio Sieni, Cortile di Palazzo Abatellis-Palermo
La lezione, ispirata all’opera Annunciata di Antonello da Messina, sarà condivisa con cittadine e cittadini: sarà possibile partecipare attivamente o in qualità di spettatori.
Prenotazione obbligatoria.
Aperta a tutte le cittadine e i cittadini di ogni età e abilità. La performance si svolge come una lezione sul gesto, aperta a tutti e ispirata al movimento delle mani nell’ Annunciata di Antonello da Messina. Partendo da minimi movimenti scaturiti dall’attenzione rivolta al gesto delle mani e poi alle altre parti del corpo. L’incontro si svilupperà verso la creazione condivisa di una breve sequenza armonica di gesti che ripercorre la pittura. Infatti, osservando l’opera, il corpo si ricompone secondo una gestualità antica che fa coincidere il nostro personale concetto di ‘archeologia’ alla vertigine dell’oggi, dove la “tattilità” diventa un dispositivo di comunicazione sensibile. Un INVITO a ripercorrere l’origine del movimento e le forme sorgive dell’accoglienza sulla soglia dell’ascolto.
Mercoledì 15 settembre, h 20.00, h 20.30, h 21.00, h 21.30
CANTI PALERMITANI #1 | Performance
Creazione coreografica ispirata all’opera Ritratto di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana con 4 danzatrici e performer che abiteranno le Sale del Laurana e del Gagini (Palazzo Abatellis): Sette incontri e performance finale (dall’8 al 15 settembre).
Performance per pochi spettatori per volta, prenotazione obbligatoria.
La giovane donna scolpita dal Laurana appare come un canto di energie che modellano lo sguardo e ci invitano alla scoperta di nuove posture. Così la figura in contemplazione inspirerà l’agire di quattro donne, danzatrici alla ricerca di forme gentili per abitare lo spazio e coesistere con esso. L’opera del Laurana, unitamente all’allestimento di Carlo Scarpa, richiama all’ascolto e a rendere attraversabile la materia, a farsi trasparente e accogliente. In questo senso l’opera d’arte diviene il luogo per rivolgersi all’altro e alla cura della natura, un dispositivo necessario alla sopravvivenza e il saper vivere in comune. Per analogia, il rimando è alle immagini di donne e madri afghane che arrivano in questi giorni da Kabul: il volto sereno e in assoluta concentrazione ci richiama al dolore vissuto da queste esistenze del nostro tempo.
Giovedì 16 settembre, h 20 e h 21
IL SUONO DI UNA MANO | Performance
Percorso creativo con la partecipazione di cittadini, performer, danzatori ispirato all’opera Annunciata di Antonello da Messina che abiteranno il Cortile di Palazzo Abatellis. Sette incontri per un percorso creativo in forma di laboratorio e un’azione coreografica finale interpretata da cittadini (dall’8 al 16 settembre).
Prenotazione obbligatoria.
Negli scomparti spaziali ricavati dalla distribuzione geometrica del cortile di Palazzo Abatellis, un gruppo di cittadini, danzatori e performer si alternerà per dar vita ad un atlante sul gesto e lo spazio tattile ispirato al movimento delle mani dell’Annunciata di Antonello da Messina, opera esposta sopra il cortile nella stanza predisposta e studiata nei minimi particolari da Carlo Scarpa. Si tratta di un rito pubblico: cittadini custodi del tempo attraverso una cerimonia che intende ristabilire un equilibrio tra l’ascolto del gesto e il luogo.
L’Annunciata ci coglie nel suo farsi materia luminosa attraverso la gentilezza del gesto che si tramuta in molecole di attenzione allo spazio. Levare la mano verso il mondo secondo una declinazione di accoglienza e stupore rappresenta il primo dettaglio per instaurare un cammino verso la conoscenza del corpo e la cura della vicinanza. Il gioco delle mani e dello sguardo dell’opera di Antonello da Messina sarà il punto di partenza, il dispositivo per un’indagine sulle qualità d’ascolto del gesto e dello spazio che ci comprende (Virgilio Sieni)
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