Gianna Maggiulli. Io abito
Dal 30 Ottobre 2015 al 03 Dicembre 2015
Bari
Luogo: Museo Nuova Era
Indirizzo: Strada dei Gesuiti 13
Orari: da martedì a sabato 17:30-20:30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 080 5061158
E-Mail info: museonuovaera@alice.it
Sito ufficiale: http://www.museonuovaera.it
La Galleria Museo Nuova Era presenta 'Io abito' , mostra personale di Gianna Maggiulli.
Il progetto racconta il percorso personale e artistico dell’artista pugliese attraverso cartoni, fotografie e installazioni, tracciati e disegni di un’antica scuola internazionale di taglio di Torino, foto d’epoca e frammenti di abito realizzati con diversi materiali.
L’idea è nata dal bisogno dell’artista di unire la recente ricerca intorno all’abito, inteso come forma di comunicazione e copertura/svelamento della propria interiorità, con l’esperienza umana e professionale che suo padre ha svolto per buona parte della metà del Novecento nella sua importante sartoria di Corato.
Le “carte” color biscotto, aperte per la prima volta dopo anni, hanno svelato le pieghe ormai indelebili, le ombre e tutti i segni del tempo, ma soprattutto la geometria sapiente del progetto dell’abito maschile con tratti a matita, linee, numeri, forme geometriche e tratteggi. Queste carte sono il frutto di studi realizzati in una scuola di sartoria nella prestigiosa Torino degli anni Trenta con tanto di timbri di autentificazione e firma di valutazione datate 1931.
Le opere della Maggiulli, a metà tra pittura e scultura, non possono non colpire anche per l'originalità del materiale usato, il cartone: inciso, intagliato, spellato, fino a farne emergere sensi nascosti, giochi di luci ed ombre, chiaroscuri dell'anima, prima ancora che della materia. Vengono fuori superfici in accenno di bassorilievo, lasciate grezze, con sovrapposizioni di carte bianche o colorate, sottili o spesse, plastiche trasparenti e pennellate di colore acrilico.
«Il mio percorso è andato ad incrociarsi con l’esperienza di mio padre a distanza di oltre ottant’anni e di qui il voler unire le due esperienze in un progetto che non vuol essere un cedimento alla nostalgia, ma è la necessità di fissare la memoria di un passato confrontandolo con l’attualità. – racconta la Maggiulli -L’accostamento e il confronto/incontro fra le carte razionali e progettuali e i miei abiti colorati, svolazzanti e improbabili fatti di carte, graffi e lacerazioni, potrebbe apparire dissacrante ma il senso è soprattutto pervaso di tenerezza e di rispetto per un lavoro artigianale di pregio non sempre adeguatamente valorizzato».
Nata a Corato (Ba), vive a Bari alternando costanti periodi a Torino. Si forma all’Istituto St. d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Bari e Firenze dove frequenta la Scuola Libera di Nudo. Nel 1981 riprende ininterrottamente l’attività artistica ed espositiva con rilevanti partecipazioni: 1982: personale nella sezione Spazio Giovani dell’Expo Arte di Bari - 1983: personale a Bologna/galleria Il Cortile - 1985 personale a Milano/galleria Il Mercato del Sale - 1988: invito alla biennaledelsudrassegnad’artecontemporanea curata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2000 fa parte del Gruppo Italia invitato ad esporre al Salon d’Automne a Parigi /Espace Eiffel, mentre nel 2009 Giorgio Di Genova, critico e storico dell’arte, inserisce un approfondito ed ampio studio della sua produzione artistica nella Storia dell’arte Italiana del ‘900 generazione anni 40 II vol. Ediz. Bora (BO). Nel 2011 è invitata ad esporre alla 54. Biennale Venezia Padiglione Italia/Regioni/Puglia a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2012 Isabella Battista laureanda in Storia dell’Arte Contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università Degli Studi di Bari discute la tesi di laurea: “GIANNA MAGGIULLI una pittrice pugliese fra décollage e combustioni”. Nello stesso anno la Galleria di Arte Contemporanea Perl’A in Venezia /S. Marco le organizza la personale FRAMES che sintetizza trent’anni di attività dell’artista e testo critico di Giovanni Granzotto. La Provincia di Bari le assegna il secondo premio MURART 2013. Nel 2014 è inserita in PERCORSI D’ARTE a cura di Enzo Le Pera/Edizioni RUBETTINO.
Il progetto racconta il percorso personale e artistico dell’artista pugliese attraverso cartoni, fotografie e installazioni, tracciati e disegni di un’antica scuola internazionale di taglio di Torino, foto d’epoca e frammenti di abito realizzati con diversi materiali.
L’idea è nata dal bisogno dell’artista di unire la recente ricerca intorno all’abito, inteso come forma di comunicazione e copertura/svelamento della propria interiorità, con l’esperienza umana e professionale che suo padre ha svolto per buona parte della metà del Novecento nella sua importante sartoria di Corato.
Le “carte” color biscotto, aperte per la prima volta dopo anni, hanno svelato le pieghe ormai indelebili, le ombre e tutti i segni del tempo, ma soprattutto la geometria sapiente del progetto dell’abito maschile con tratti a matita, linee, numeri, forme geometriche e tratteggi. Queste carte sono il frutto di studi realizzati in una scuola di sartoria nella prestigiosa Torino degli anni Trenta con tanto di timbri di autentificazione e firma di valutazione datate 1931.
Le opere della Maggiulli, a metà tra pittura e scultura, non possono non colpire anche per l'originalità del materiale usato, il cartone: inciso, intagliato, spellato, fino a farne emergere sensi nascosti, giochi di luci ed ombre, chiaroscuri dell'anima, prima ancora che della materia. Vengono fuori superfici in accenno di bassorilievo, lasciate grezze, con sovrapposizioni di carte bianche o colorate, sottili o spesse, plastiche trasparenti e pennellate di colore acrilico.
«Il mio percorso è andato ad incrociarsi con l’esperienza di mio padre a distanza di oltre ottant’anni e di qui il voler unire le due esperienze in un progetto che non vuol essere un cedimento alla nostalgia, ma è la necessità di fissare la memoria di un passato confrontandolo con l’attualità. – racconta la Maggiulli -L’accostamento e il confronto/incontro fra le carte razionali e progettuali e i miei abiti colorati, svolazzanti e improbabili fatti di carte, graffi e lacerazioni, potrebbe apparire dissacrante ma il senso è soprattutto pervaso di tenerezza e di rispetto per un lavoro artigianale di pregio non sempre adeguatamente valorizzato».
Nata a Corato (Ba), vive a Bari alternando costanti periodi a Torino. Si forma all’Istituto St. d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Bari e Firenze dove frequenta la Scuola Libera di Nudo. Nel 1981 riprende ininterrottamente l’attività artistica ed espositiva con rilevanti partecipazioni: 1982: personale nella sezione Spazio Giovani dell’Expo Arte di Bari - 1983: personale a Bologna/galleria Il Cortile - 1985 personale a Milano/galleria Il Mercato del Sale - 1988: invito alla biennaledelsudrassegnad’artecontemporanea curata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2000 fa parte del Gruppo Italia invitato ad esporre al Salon d’Automne a Parigi /Espace Eiffel, mentre nel 2009 Giorgio Di Genova, critico e storico dell’arte, inserisce un approfondito ed ampio studio della sua produzione artistica nella Storia dell’arte Italiana del ‘900 generazione anni 40 II vol. Ediz. Bora (BO). Nel 2011 è invitata ad esporre alla 54. Biennale Venezia Padiglione Italia/Regioni/Puglia a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2012 Isabella Battista laureanda in Storia dell’Arte Contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università Degli Studi di Bari discute la tesi di laurea: “GIANNA MAGGIULLI una pittrice pugliese fra décollage e combustioni”. Nello stesso anno la Galleria di Arte Contemporanea Perl’A in Venezia /S. Marco le organizza la personale FRAMES che sintetizza trent’anni di attività dell’artista e testo critico di Giovanni Granzotto. La Provincia di Bari le assegna il secondo premio MURART 2013. Nel 2014 è inserita in PERCORSI D’ARTE a cura di Enzo Le Pera/Edizioni RUBETTINO.
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