Dall’8 al 10 settembre l’Apulia Land Art Festival

SaliNatura: land art a Margherita di Savoia

Courtesy Apulia Land Art Festival | Calixto Ramirez, Apulia Land Art Festival
 

Francesca Grego

21/08/2017

Foggia - Montagne candide dai profili scolpiti si stagliano contro il cielo azzurro brillante. Tonnellate di sale ne definiscono i volumi. Intorno, acque cerulee, blu profondo, brune e rossastre dipingono il paesaggio, insieme alle linee nere di immense vasche geometriche.
Sono le saline di Margherita di Savoia, dall’8 al 10 settembre teatro della quinta edizione dell’Apulia Land Art Festival.
 
Qui 10 artisti internazionali selezionati, provenienti dalla Spagna e dall’Australia, dagli Stati Uniti, da Israele e dall’Italia, realizzeranno la proprie opere sul tema di quest’anno: “SaliNatura”, da sviluppare nelle sue molteplici declinazioni. A partire dalle pratiche di estrazione del sale, per proseguire con le molteplici varietà di sali naturali, il valore simbolico universale di questa importante sostanza, la storia e le tradizioni locali e il carattere dello stupefacente scenario naturale.
 
Una seconda sezione vedrà invece la realizzazione di sei interventi di arte urbana, che lasceranno un segno permanente nel tessuto della cittadina di Margherita di Savoia.
A cura di Helia Hamedani, Girolamo Pizzetti e Giuseppe Capparelli, il festival si articolerà in due competizioni, con un premio per ciascuna sezione, oltre a incontri, eventi a tema e un convegno multidisciplinare che vedrà confrontarsi prospettive artistiche e scientifiche.
 
Arte contemporanea, sensibilità ecologica, identità e memorie del territorio s’incontrano da 5 anni all’Apulia Land Art Festival, che nelle scorse edizioni ha visto protagonisti il Bosco di Mesola nell’Alta Murgia, il territorio di Ostuni e il basso Salento, a Ceglie Messapica e presso il Borgo di Specchia, con temi come il carbone, il rapporto tra l’acqua e la pietra o la cultura della terra.
 
A chi desiderasse approfondire la visita alla salina più estesa d’Italia, riserva di caccia di Federico II di Svevia e “preziosa gemma della Corona” borbonica che ne affidò il progetto a Luigi Vanvitelli, non resta che visitare il Museo Storico delle Saline, ospitato in un vecchio magazzino con vista sulla torre cinquecentesca.