Ignazio Romeo. 264 Hypnosis
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Ignazio Romeo. 264 Hypnosis, Palazzo del Cinema, Gorizia
Dal 13 Luglio 2013 al 25 Luglio 2013
Gorizia
Luogo: Palazzo del Cinema
Indirizzo: piazza della Vittoria 41
Orari: negli orari del cinema
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 040 413634/ 0481 82082
E-Mail info: info@atemporarystudio.com
Sito ufficiale: http://www.kinemax.it
Inaugura venerdì 12 luglio alla ore 19 nell’area mostre Kinemax del Palazzo del Cinema / Hiša Filma di Gorizia la mostra personale 264 HYPNOSIS di Ignazio Romeo.
Proposta tra gli eventi collaterali della 32° edizione del Premio Amidei - in programma dal 19 al 25 luglio al Palazzo del Cinema e al Parco di Villa Coronini Cronberg di Gorizia – la mostra anticipa un’edizione internazionale di altissimo livello a cominciare dal tanto atteso Autore francese Patrice Leconte.
Figura poliedrica di grande cultura, Ignazio Romeo ‘si avvicina alle arti visive dopo avere frequentato i territori creativi della musica e del teatro. All’inizio degli anni ’80 esigenze professionali lo portano a cimentarsi con segni e colori, inizia la frequentazione con la serigrafia e la successiva specializzazione nei preziosi effetti pittorici che questa tecnica di stampa permette. Parallelamente Romeo inizia il proprio percorso di ricerca di matrice concettuale…scoprendo la tridimensionalità e nuovi materiali, soprattutto i metalli: ferro, alluminio, bronzo, occasionalmente il legno e le resine” così nella nota biografica di Emanuela Uccello
Da queste esperienze nasce l’idea che le opere debbano inserirsi in un luogo, interagendo con l’ambiente, e non esserne ospitate stimolando un dialogo tra contesto e creazioni per approdare ad uno spazio “altro” non ancora conosciuto.
264 HYPNOSIS non fa eccezione.
Concepita a partire dal processo mentale che mette a confronto uno spazio esterno - il luogo fisico - e uno spazio interno – metafisico -, i temi della memoria e dell’oblio, del tempo e dello spazio, la mostra si fonda sul contrasto tra opposti tanto nel contenuto quanto nella sperimentazione di tecniche e materiali diversi.
Una cifra stilistica che fa di Romeo un artista attento all’indagine costante, anche del sé.
264 HYPNOSIS concepita per il Premio Amidei 2013 propone due opere: la prima è composta da una serie di elementi circolari dal titolo evocativo Hypnosis, tanti cerchi come piccole e grandi pupille dilatate dall’oscurità che guardano e che catturano lo sguardo. “A me gli occhi!”, esorta seducente l’ipnotizzatore con un comando carico di promesse. Ecco che lo spazio della stanza assume la caratteristica di un paesaggio onirico che attrae, rapisce e porta in un’altra dimensione.
La seconda opera, 264, è composta da due quadri collegati da uno stesso gioco matematico ed esposti uniti come fossero un tutt’uno, una sorta di mappa in grado di tracciare una soluzione per non perdersi completamente nella dimensione ipnotica.
264 HYPNOSIS diventa così la metafora dello sguardo ipnotico del cinema, un omaggio al Premio Amidei tra contenuto e ricerca estetica.
Proposta tra gli eventi collaterali della 32° edizione del Premio Amidei - in programma dal 19 al 25 luglio al Palazzo del Cinema e al Parco di Villa Coronini Cronberg di Gorizia – la mostra anticipa un’edizione internazionale di altissimo livello a cominciare dal tanto atteso Autore francese Patrice Leconte.
Figura poliedrica di grande cultura, Ignazio Romeo ‘si avvicina alle arti visive dopo avere frequentato i territori creativi della musica e del teatro. All’inizio degli anni ’80 esigenze professionali lo portano a cimentarsi con segni e colori, inizia la frequentazione con la serigrafia e la successiva specializzazione nei preziosi effetti pittorici che questa tecnica di stampa permette. Parallelamente Romeo inizia il proprio percorso di ricerca di matrice concettuale…scoprendo la tridimensionalità e nuovi materiali, soprattutto i metalli: ferro, alluminio, bronzo, occasionalmente il legno e le resine” così nella nota biografica di Emanuela Uccello
Da queste esperienze nasce l’idea che le opere debbano inserirsi in un luogo, interagendo con l’ambiente, e non esserne ospitate stimolando un dialogo tra contesto e creazioni per approdare ad uno spazio “altro” non ancora conosciuto.
264 HYPNOSIS non fa eccezione.
Concepita a partire dal processo mentale che mette a confronto uno spazio esterno - il luogo fisico - e uno spazio interno – metafisico -, i temi della memoria e dell’oblio, del tempo e dello spazio, la mostra si fonda sul contrasto tra opposti tanto nel contenuto quanto nella sperimentazione di tecniche e materiali diversi.
Una cifra stilistica che fa di Romeo un artista attento all’indagine costante, anche del sé.
264 HYPNOSIS concepita per il Premio Amidei 2013 propone due opere: la prima è composta da una serie di elementi circolari dal titolo evocativo Hypnosis, tanti cerchi come piccole e grandi pupille dilatate dall’oscurità che guardano e che catturano lo sguardo. “A me gli occhi!”, esorta seducente l’ipnotizzatore con un comando carico di promesse. Ecco che lo spazio della stanza assume la caratteristica di un paesaggio onirico che attrae, rapisce e porta in un’altra dimensione.
La seconda opera, 264, è composta da due quadri collegati da uno stesso gioco matematico ed esposti uniti come fossero un tutt’uno, una sorta di mappa in grado di tracciare una soluzione per non perdersi completamente nella dimensione ipnotica.
264 HYPNOSIS diventa così la metafora dello sguardo ipnotico del cinema, un omaggio al Premio Amidei tra contenuto e ricerca estetica.
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