Venti Veggenti. phiL-Tra la luce
Dal 25 Novembre 2012 al 21 Dicembre 2012
Vigevano | Pavia
Luogo: Il Fabbricone
Indirizzo: via Trento 42
Orari: sabato e domenica 15-19 e su appuntamento
Curatori: Silvia Capiluppi
Enti promotori:
- Comune di Vigevano
Telefono per informazioni: +39 347 2544261
Sito ufficiale: http://www.sopramaresotto.it
Venti cartoline scritte da Vigevano. Sono messaggi preparati nel Fabbricone dell’ Informatore Vigevanese da altrettanti artisti, che dal 24 novembre, sino al 21 dicembre 2012, invieranno al mondo intero notizie utili per affrontare il futuro.
Una singolare manifestazione, quella organizzata dall’artista - performer Silvia Capiluppi.
Sempre alla ricerca di un dialogo serrato, questa volta ha invitato i colleghi a svelarsi, all’interno di una performance-rito studiata dalla stessa, e messa in scena attraverso azioni e installazioni di arte contemporanea.
Dopo un’introduzione danzante, Silvia lava i piedi ai suoi ospiti e invita il pubblico a sperimentare il percorso della mostra a piedi scalzi; dopodiché ognuno dovrà scegliere una carta, delle venti che raffigurano le proposte presentate dagli artisti, immaginando che custodisca un messaggio oracolare destinato proprio a lui.
Venti Veggenti φl Tra la Luce (venti veggenti [phi] l tra la luce)
è il titolo di questo lavoro corale, che accompagna ogni opera realizzata con un telaio monocolore e attribuisce significati speciali agli accadimenti, di cui i presenti saranno spettatori e attori. Animati dal ritmo di un martelletto, per ricordare i suoni che esortavano il lavoro degli abitanti di Vigevano sino a tarda sera, si può fluttuare nello spazio che fu lo studio di Carlo Vella, anche lui presente con un quadro, pensando di agitare un microcosmo di memorie e stratificazioni storico simboliche, intrecciate nel tappeto magico e stellare di piazza Ducale, per riscoprire, sotto ai propri piedi, le ragioni di tanta operosità dedicata alle stelle e alla produzione delle scarpe.
La dissoluzione e la ricostruzione della propria immagine, e quella del territorio ritratto dai timbri d’impronte di animali, dei suoni di sottofondo della natura, dalle molteplici attività elaborate dagli artisti, è utile ad azionare movimenti dinamici verso la comprensione dei fenomeni estetici e delle scritture allegoriche del pensiero culturale presente nella città leonardesca.
Venti Veggenti φl Tra la Luce incoraggia nuovi percorsi di ricerca dell’arte odierna, da troppo tempo addormentati nelle pieghe dell’estetica edonistica, ma che di recente, grazie all’impegno di alcuni artisti locali e dello Spazio Rocco Scotellaro, a Vigevano sono stati messi in cantiere suscitando l’interesse sempre più numeroso,da parte del pubblico, consapevole della necessità di affiancare alla tradizione dell’arte storica il dialogo con la contemporaneità. I Venti Veggenti chiamati in scena dalla perfomance di Silvia Capiluppi sono: Raffaella Badalotti, Renucio Boscolo, Silvia Capiluppi, Alberto Casiraghy, Athos Collura, Ruggero Maggi, Chiara Crosti, Ornella Cucci, Pietro Fornari, Patrizia Ligabo’, Francesca Garuffio, Stefano Marangon, Nicola Palermo, Vincenzo Pellitta, Cristina Pennati, Ercole Pignatelli, Stefania Piloni, Sarah Scaparone, Micaela Tornaghi, Carlo Vella. Ognuno di loro è stato chiamato anche a produrre un breve testo, un telegramma de criptato da inviare con ognuna delle venti cartoline preparate per questa occasione. Un gioco, interno all’etimologia del numero venti, ispirato dal nome di Viginti Columnae, l’abitacolo romano che sorgeva sul territorio dell’attuale città, probabilmente dedicato alle venti stelle più luminose di prima magnitudine, classificate da Ipparco di Nicea, uno dei più grandi astronomi della Grecia antica, nel suo trattato di astronomia. Venti sta anche per Eventi e Venti come soffio vitale, in attesa che si manifesti l’Uno, e si giunga al 21. Parole incrociate ed anagrammate, incluse in una sistemistica speciale che la Citta Ideale, registrata con metodi matematici da Bramante, Leonardo da Vinci (da Vinti?) e dal vescovo - matematico - architetto - Juan Caramuel y Lobkowitz, ha saputo vigilare segretamente in questi secoli, per conservare un terreno di condizioni fertili, adatte alla fioritura del Genio perenne. Allora... inviate cartoline da Vigevano! (Fortunato D’Amico)
Una singolare manifestazione, quella organizzata dall’artista - performer Silvia Capiluppi.
Sempre alla ricerca di un dialogo serrato, questa volta ha invitato i colleghi a svelarsi, all’interno di una performance-rito studiata dalla stessa, e messa in scena attraverso azioni e installazioni di arte contemporanea.
Dopo un’introduzione danzante, Silvia lava i piedi ai suoi ospiti e invita il pubblico a sperimentare il percorso della mostra a piedi scalzi; dopodiché ognuno dovrà scegliere una carta, delle venti che raffigurano le proposte presentate dagli artisti, immaginando che custodisca un messaggio oracolare destinato proprio a lui.
Venti Veggenti φl Tra la Luce (venti veggenti [phi] l tra la luce)
è il titolo di questo lavoro corale, che accompagna ogni opera realizzata con un telaio monocolore e attribuisce significati speciali agli accadimenti, di cui i presenti saranno spettatori e attori. Animati dal ritmo di un martelletto, per ricordare i suoni che esortavano il lavoro degli abitanti di Vigevano sino a tarda sera, si può fluttuare nello spazio che fu lo studio di Carlo Vella, anche lui presente con un quadro, pensando di agitare un microcosmo di memorie e stratificazioni storico simboliche, intrecciate nel tappeto magico e stellare di piazza Ducale, per riscoprire, sotto ai propri piedi, le ragioni di tanta operosità dedicata alle stelle e alla produzione delle scarpe.
La dissoluzione e la ricostruzione della propria immagine, e quella del territorio ritratto dai timbri d’impronte di animali, dei suoni di sottofondo della natura, dalle molteplici attività elaborate dagli artisti, è utile ad azionare movimenti dinamici verso la comprensione dei fenomeni estetici e delle scritture allegoriche del pensiero culturale presente nella città leonardesca.
Venti Veggenti φl Tra la Luce incoraggia nuovi percorsi di ricerca dell’arte odierna, da troppo tempo addormentati nelle pieghe dell’estetica edonistica, ma che di recente, grazie all’impegno di alcuni artisti locali e dello Spazio Rocco Scotellaro, a Vigevano sono stati messi in cantiere suscitando l’interesse sempre più numeroso,da parte del pubblico, consapevole della necessità di affiancare alla tradizione dell’arte storica il dialogo con la contemporaneità. I Venti Veggenti chiamati in scena dalla perfomance di Silvia Capiluppi sono: Raffaella Badalotti, Renucio Boscolo, Silvia Capiluppi, Alberto Casiraghy, Athos Collura, Ruggero Maggi, Chiara Crosti, Ornella Cucci, Pietro Fornari, Patrizia Ligabo’, Francesca Garuffio, Stefano Marangon, Nicola Palermo, Vincenzo Pellitta, Cristina Pennati, Ercole Pignatelli, Stefania Piloni, Sarah Scaparone, Micaela Tornaghi, Carlo Vella. Ognuno di loro è stato chiamato anche a produrre un breve testo, un telegramma de criptato da inviare con ognuna delle venti cartoline preparate per questa occasione. Un gioco, interno all’etimologia del numero venti, ispirato dal nome di Viginti Columnae, l’abitacolo romano che sorgeva sul territorio dell’attuale città, probabilmente dedicato alle venti stelle più luminose di prima magnitudine, classificate da Ipparco di Nicea, uno dei più grandi astronomi della Grecia antica, nel suo trattato di astronomia. Venti sta anche per Eventi e Venti come soffio vitale, in attesa che si manifesti l’Uno, e si giunga al 21. Parole incrociate ed anagrammate, incluse in una sistemistica speciale che la Citta Ideale, registrata con metodi matematici da Bramante, Leonardo da Vinci (da Vinti?) e dal vescovo - matematico - architetto - Juan Caramuel y Lobkowitz, ha saputo vigilare segretamente in questi secoli, per conservare un terreno di condizioni fertili, adatte alla fioritura del Genio perenne. Allora... inviate cartoline da Vigevano! (Fortunato D’Amico)
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