Luci e ombre del '600 toscano

Opera di Caravaggio
11/05/2005
Con la mostra Luce e ombra. Caravaggismo e naturalismo nella pittura toscana del Seicento, Pontedera accoglie fino al 12 giugno 2005 un importante evento espositivo, che offre al grande pubblico l’occasione di rivisitare in Toscana, dopo trent’anni, il tema del caravaggismo alla luce delle recenti ricerche, nonché l’opportunità di interessanti escursioni nel territorio della Valdera, per ripercorrere i luoghi in cui operarono i protagonisti della pittura seicentesca.
Ospitano la mostra due prestigiose sedi: il Centro per l'Arte “Otello Cirri”, che accoglie le sezioni Esempi di pittura riformata in Toscana e Naturalisti Toscani, e il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”, che ospita la sezione dedicata ai Caravaggeschi toscani, e dove si possono anche visitare le collezioni Vespa e Gilera, con oltre 100 veicoli e manufatti d’epoca.
Tema della rassegna è l’opera di artisti toscani o d’adozione che, sul finire del Cinquecento, iniziarono ad osservare la natura con occhi nuovi e spirito indagatore. Luce e ombra sono da sempre stati aspetti essenziali della ricerca artistica di ogni epoca (pensiamo alle riflessioni di Leonardo e Delacroix) ma, nell’età di Caravaggio (coincidente non a caso con l’età di Galileo e gli inizi della Scienza nuova) si elevano a protagonisti dell’operare artistico, diventando un preciso indirizzo poetico, volto all’investigazione della fisicità delle cose.
La sezione Esempi di pittura 'riformata' in Toscana raccoglie dipinti di artisti che introdussero nel granducato naturalismo e caravaggismo, come Santi di Tito, Boscoli e Cigoli, che si soffermano sulla verità di espressione e di resa psicologica dei personaggi. L’area dedicata ai Naturalisti toscani espone le opere di quei pittori che, dagli anni Venti del Seicento sino all’affermazione del barocco, trassero dal caravaggismo la lezione del 'naturale', dando origine alle 'Dispense', tipologia di scene con personaggi inseriti in una natura sovrabbondante e idealizzata.
La fondamentale sezione dedicata ai Caravaggeschi toscani tratta infine di artisti che, entrati in contatto con l’arte di Caravaggio, ne hanno fornito una personale interpretazione. I dipinti sono interessanti anche perchè destinati al collezionismo privato sin dall’origine, dunque spesso inediti in Italia. Tra questi: il Riposo durante la Fuga in Egitto di Orazio Gentileschi, la Maddalena Penitente di Artemisia Gentileschi, la Morte di Cleopatra di Niccolò Tornioli, l’Amore Vincitore di Orazio Riminaldi, e l’enigmatico Ritratto di Medico di Pietro Paolini di cui si conservava soltanto memoria fotografica.
Luce e ombra. Caravaggismo e naturalismo nella pittura toscana del Seicento
Dal 18 marzo al 12 giugno 2005
Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”
Viale Rinaldo Piaggio, 7 - 56025 Pontedera (PI)
Info e Prenotaz.: 0587 271720
www.museopiaggio.it
Centro per l’arte Otello Cirri
Via Della Stazione Vecchia, 6 - 56025 Pontedera (PI)
Info e Prenotaz.: 0587 57282
www.comune.pontedera.pi.it
Ospitano la mostra due prestigiose sedi: il Centro per l'Arte “Otello Cirri”, che accoglie le sezioni Esempi di pittura riformata in Toscana e Naturalisti Toscani, e il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”, che ospita la sezione dedicata ai Caravaggeschi toscani, e dove si possono anche visitare le collezioni Vespa e Gilera, con oltre 100 veicoli e manufatti d’epoca.
Tema della rassegna è l’opera di artisti toscani o d’adozione che, sul finire del Cinquecento, iniziarono ad osservare la natura con occhi nuovi e spirito indagatore. Luce e ombra sono da sempre stati aspetti essenziali della ricerca artistica di ogni epoca (pensiamo alle riflessioni di Leonardo e Delacroix) ma, nell’età di Caravaggio (coincidente non a caso con l’età di Galileo e gli inizi della Scienza nuova) si elevano a protagonisti dell’operare artistico, diventando un preciso indirizzo poetico, volto all’investigazione della fisicità delle cose.
La sezione Esempi di pittura 'riformata' in Toscana raccoglie dipinti di artisti che introdussero nel granducato naturalismo e caravaggismo, come Santi di Tito, Boscoli e Cigoli, che si soffermano sulla verità di espressione e di resa psicologica dei personaggi. L’area dedicata ai Naturalisti toscani espone le opere di quei pittori che, dagli anni Venti del Seicento sino all’affermazione del barocco, trassero dal caravaggismo la lezione del 'naturale', dando origine alle 'Dispense', tipologia di scene con personaggi inseriti in una natura sovrabbondante e idealizzata.
La fondamentale sezione dedicata ai Caravaggeschi toscani tratta infine di artisti che, entrati in contatto con l’arte di Caravaggio, ne hanno fornito una personale interpretazione. I dipinti sono interessanti anche perchè destinati al collezionismo privato sin dall’origine, dunque spesso inediti in Italia. Tra questi: il Riposo durante la Fuga in Egitto di Orazio Gentileschi, la Maddalena Penitente di Artemisia Gentileschi, la Morte di Cleopatra di Niccolò Tornioli, l’Amore Vincitore di Orazio Riminaldi, e l’enigmatico Ritratto di Medico di Pietro Paolini di cui si conservava soltanto memoria fotografica.
Luce e ombra. Caravaggismo e naturalismo nella pittura toscana del Seicento
Dal 18 marzo al 12 giugno 2005
Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”
Viale Rinaldo Piaggio, 7 - 56025 Pontedera (PI)
Info e Prenotaz.: 0587 271720
www.museopiaggio.it
Centro per l’arte Otello Cirri
Via Della Stazione Vecchia, 6 - 56025 Pontedera (PI)
Info e Prenotaz.: 0587 57282
www.comune.pontedera.pi.it
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Fino al 28 febbraio al Palazzo della Cancelleria
Giordania: alba del Cristianesimo. A Roma 90 reperti per un viaggio tra storia e fede
-
Mondo | Dall’8 marzo al 22 giugno
Ricomposti alla National Gallery i grandi polittici del Trecento senese
-
Mondo | In mostra fino al 12 maggio
Alle origini della pittura italiana. Dal Louvre un nuovo sguardo su Cimabue
-
I programmi dal 10 al 16 febbraio
La settimana di San Valentino in tv: Capodimonte, Mondrian e gli amori dei grandi artisti
-
Roma | L’artista belga a Roma fino al 1° marzo
"Difendo la vulnerabilità di tutto ciò che è vivo". Parla Jan Fabre, in mostra alla Galleria Mucciaccia di Roma
-
Il complesso del '500 a un passo dal Colosseo torna a essere fruibile
A Roma Villa Silvestri Rivaldi riapre i battenti