Niele Toroni - Impronte di pennello n. 50 a intervalli di 30 cm
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Niele Toroni
Niele Toroni
Dal 20 Settembre 2011 al 30 Novembre 2011
Milano
Luogo: A arte Studio Invernizzi
Indirizzo: via scarlatti 12
Orari: lun/ven h. 10.00/13.00 - 15.00/19.00; sab su appuntamento
Telefono per informazioni: 02 29402855
La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 20 settembre 2011 alle ore 18.30 una mostra personale di Niele Toroni.
Nato a Muralto in Svizzera nel 1937, dal 1959 vive e lavora a Parigi.
Da oltre quarant’anni è un protagonista della scena artistica internazionale e dal 1967 porta avanti un metodo di lavoro consistente nell’applicare “su un materiale dato” – che varia dalla tela, alla carta, al vetro, al muro, alla pagina di giornale – “un’impronta di pennello n. 50 a intervalli regolari di 30 cm”.
Il gesto di imprimere il pennello su una superficie, che sta alla base di qualsiasi opera di pittura e che è divenuto espressione dell’artista, è da Toroni volutamente ridotto alla sua essenzialità e ripetuto secondo una regolarità che ne denuncia il metodo di realizzazione. La sua pittura si concretizza quindi come il “risultato di un lavoro” – Toroni ama definire le sue opere “travaux/peintures” – che, pur nella sua ripetizione costante e nella sua regolarità, acquista a seconda del contesto e del materiale con cui entra in contatto valenze sempre nuove.
La pressione del pennello sulla superficie rende infatti visibile non solo il colore, ma anche lo spazio tra una traccia e l’altra e quindi il suo dispiegarsi nel tempo e il suo rapportarsi con il reale: il ripetere non è mai uguale a se stesso ma varia e si arricchisce nella sempre diversa disposizione delle impronte sia nei lavori su tela o carta sia nei molti interventi realizzati in una dimensione ambientale.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Francesca Pola, un testo di Carlo Invernizzi, la riproduzione delle opere esposte in galleria e un apparato bio-bibliografico.
Nato a Muralto in Svizzera nel 1937, dal 1959 vive e lavora a Parigi.
Da oltre quarant’anni è un protagonista della scena artistica internazionale e dal 1967 porta avanti un metodo di lavoro consistente nell’applicare “su un materiale dato” – che varia dalla tela, alla carta, al vetro, al muro, alla pagina di giornale – “un’impronta di pennello n. 50 a intervalli regolari di 30 cm”.
Il gesto di imprimere il pennello su una superficie, che sta alla base di qualsiasi opera di pittura e che è divenuto espressione dell’artista, è da Toroni volutamente ridotto alla sua essenzialità e ripetuto secondo una regolarità che ne denuncia il metodo di realizzazione. La sua pittura si concretizza quindi come il “risultato di un lavoro” – Toroni ama definire le sue opere “travaux/peintures” – che, pur nella sua ripetizione costante e nella sua regolarità, acquista a seconda del contesto e del materiale con cui entra in contatto valenze sempre nuove.
La pressione del pennello sulla superficie rende infatti visibile non solo il colore, ma anche lo spazio tra una traccia e l’altra e quindi il suo dispiegarsi nel tempo e il suo rapportarsi con il reale: il ripetere non è mai uguale a se stesso ma varia e si arricchisce nella sempre diversa disposizione delle impronte sia nei lavori su tela o carta sia nei molti interventi realizzati in una dimensione ambientale.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Francesca Pola, un testo di Carlo Invernizzi, la riproduzione delle opere esposte in galleria e un apparato bio-bibliografico.
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