ADS | ANTICHE DIMORE STORICHE | A [DI]STANZA
Dal 29 Ottobre 2020 al 12 Dicembre 2020
Cagliari
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
E-Mail info: casafalc@tiscali.it
I Palazzi e le dimore storiche di Cagliari aprono le porte all’arte dal prossimo 29 ottobre e per tutti i fine settimana di novembre sino al 12 dicembre.
In un momento in cui il comparto culturale è messo in ginocchio dall’emergenza pandemica che investe l’Italia e il mondo intero, la fruizione dell’arte intesa come necessità di avvicinamento alla bellezza è più che mai importante. In questo contesto si inserisce il progetto di Casa Falconieri, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico e che vede Palazzi e dimore storiche protagoniste di una serie di appuntamenti in cui storia e contemporaneità si incontrano e dialogano.
Sa Illetta, Villa Vivaldi Pasqua, Palazzo Zapata e Palazzo Amat di Sanfilippo, sono i luoghi in cui si realizza la contaminazione tra contemporanea e passato, creando un primo percorso di inserimento di opere d’arte contemporanea all’interno di Palazzi e Ville Storiche di Cagliari che sono luoghi di cultura storicizzata, identità e appartenenza della città. Alcuni sono ubicati nel cuore di Castello, altri nelle zone periferiche, e appartengono in gran parte alle famiglie storiche della città di Cagliari. Questi palazzi sono veri e propri contenitori di storia e di vicende che talvolta implicano anche la presenza di opere d’arte contenute nelle loro sale insieme a dipinti, manufatti artigianali, arredamenti.
Il progetto di Casa Falconieri è dedicato alla città di Cagliari e prevede l’inserimento nelle sale storiche degli edifici indicati, di una o più opere di arte contemporanea, che in spazi ricchi di memorie creano un elemento di passaggio, un momento di riflessione anche sulla valenza antica di posizionare nelle sale dipinti e manufatti che raccontavano la famiglia e/o vicende avvenute. L’opera inserita in questo caso è elemento attivo, entra nello spazio, se ne impossessa, e vive attraverso la sua forma e la sua posizione nella dimensione storica attuale.
Ad aprire il dialogo arte/spazio con il progetto A [DI]STANZA, il prossimo giovedì 29 ottobre, il primo di un ciclo di appuntamenti previsti al piano terra del Palazzo Amat, un tempo ingresso padronale del Palazzo e ora già luogo dell’arte su cui insiste la Galleria MACCA. Al suo interno verranno ospitate a rotazione le opere di 13 artisti realizzate nel 2020, durante il difficile periodo dello scorso lockdown: Giovanna Secchi, Gabriella Locci, Irene Podgornik, Pietro Desirò, Giulia Casula, Alberto Marci, Lea Karen Gramsdorff, Simone Dulcis, Nicolò Bruno, Irene Balia, Marco Ceraglia, Crisa, Veronica Paretta, invitati a contribuire attraverso le loro opere ad una articolata discussione sul significato dell’utilizzo di Spazi Storici in ambito Contemporaneo.
Il primo di quattro appuntamenti vede coinvolti, dal 29 al 12 novembre, il martedì, giovedì e venerdì, dalle 17:30 alle 20:30, gli artisti Gabriella Locci, Crisa e Alberto Marci. Nati dal forzato confinamento del lockdown i lavori dei tre artisti sembrano capitoli di una narrazione comune che mostra, sotto differenti luci e prospettive, una reazione alla straordinarietà della condizione vissuta.
Dal 12 novembre sarà la volta di Irene Balia, Nicolò Bruno, Lea Karen Gramsdorff e Veronica Paretta. Il 24 novembre prenderanno spazio i lavori di Marco Ceraglia, Pietro Desirò e Giovanna Secchi mentre dal 3 e sino al 12 dicembre in esposizione le opere di Giulia Casula, Simone Dulcis e Irene Podgornik Badia.
Il 22 novembre, dalle 10 alle 13, per la giornata dedicata alle dimore storiche si apriranno al pubblico le porte di Villa Vivaldi, Palazzo Zapata e Sa Illetta.
Villa Vivaldi vedrà gli ambienti e le opere preesistenti arricchirsi dei lavori di una delle più originali figure del fotogiornalismo contemporaneo, Mario Dondero, che dai primi anni Cinquanta ha firmato indimenticabili reportage per “L’Avanti”, “l’Unità”, “Milano Sera”, “Le Ore”, giusto per citarne alcune delle testate iconiche con cui collaborò, diventando Socio Onorario dell’Accademia di Brera. Insieme a lui il pittore e incisore spagnolo Francisco Goya, considerato uno degli artisti più importanti del XVIII e XIX secolo, grazie alla sua capacità di ritrarre la drammaticità dell’esistenza umana con un realismo che colpisce violentemente lo spettatore. E ancora Giovanna Secchi, pittrice sassarese della scuola di Mauro Manca apprezzata anche all’estero oltre ai due grandi maestri dell’arte sarda della prima metà del Novecento Giuseppe Biasi e Mario Delitala.
A Palazzo Zapata ceramiche, carte geografiche e broccati di Maria Lai, la grande artista ogliastrina riconosciuta nel mondo tra le più importanti del Novecento, faranno compagnia a Mimmo Paladino, artista, pittore, scultore e incisore italiano noto internazionalmente con opere in permanenza nei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, oltre a Ermanno Leinardi, im portante figura del panorama artistico in Sardegna e autore di opere di tipo espressionista, che lasceranno ben presto lo spazio ad un linguaggio di astrattismo concreto oltreché promotore e fondatore del museo MACC di Calasetta.
Sempre il 22 mattina negli stessi orari, a Sa Illetta, Casa Falconieri propone in collaborazione con l’Archivio Maria Lai, la proiezione di “Elegia del vento, dialoghi d’arte con Maria Lai” del video artista Francesco Casu.
Saranno tre storiche dell’arte, una per ognuna delle dimore storiche scelte da Casa Falconieri, ad accompagnare il pubblico nei percorsi d’arte che sono un viaggio tra passato e presente proiettati verso una riflessione sul futuro.
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