Ai Confini dell’Iconografia
Ai Confini dell’Iconografia, Palazzo Corner Mocenigo, Venezia
Dal 8 May 2025 al 1 June 2025
Venezia
Luogo: Palazzo Corner Mocenigo
Indirizzo: Campo S. Polo
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00 il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 14:00
Curatori: Luca Panaro
Costo del biglietto: visitabile gratuitamente su prenotazione via mail
E-Mail info: events@zenato.it
Sito ufficiale: http://www.zenatoacademy.it
Zenato Academy presenta la mostra fotografica "Ai Confini dell’Iconografia", ospitata dal prestigioso Palazzo Corner Mocenigo (Campo S. Polo) a Venezia. L’esposizione, curata da Luca Panaro, è realizzata con il patrocinio del Comune di Venezia e fa parte delle iniziative culturali inserite nel calendario de Le Città in Festa.
La rassegna raccoglie una selezione di opere provenienti dalla collezione Zenato Academy e riflette su come la fotografia contemporanea stia ridefinendo i confini della rappresentazione visiva tradizionale. Quali cambiamenti formali si riscontrano nella fotografia di oggi? Le tecnologie applicate alle immagini hanno introdotto una nuova estetica? A queste domande la mostra della collezione Zenato Academy si propone di dare una risposta attraverso le opere fotografiche e video di tredici artisti provenienti da diverse nazioni.
In mostra una coralità di sguardi che esplora l'impatto delle nuove tecnologie sul linguaggio fotografico contemporaneo, attraverso le opere di Carola Allemandi, Jimena Croceri, Daniela Droz, Giacomo Erba, Jorge Garrido, Rachele Maistrello, Orecchie d’Asino, Dario Picariello, Enrico Smerilli, Pumipat Usapratumban, Anna Vezzosi e Lu Yidan. Tra i lavori esposti, anche la serie "Sole Pioggia Vento" di Julia Carrillo, presentata in anteprima all’ultimo Vinitaly.
"La Zenato Academy – spiega Nadia Zenato, amministratrice delegata della cantina Zenato – nasce dal desiderio di andare oltre la semplice rappresentazione del reale. Con questa mostra invitiamo a superare l’interpretazione convenzionale, aprendo varchi di immaginazione e riflessione attraverso il linguaggio universale dell’arte".
I lavori selezionati per "Ai Confini dell’Iconografia" si muovono sul crinale sottile tra tradizione e sperimentazione, esplorando territori visivi inediti e non convenzionali. Le opere sfidano le logiche consolidate della fotografia, superando il mero intento descrittivo o documentale per aprire nuove traiettorie di senso e immaginazione. Attraverso tecniche ibride, sperimentazioni materiche e dialoghi con gli elementi naturali, gli artisti presentano immagini che non illustrano la realtà, ma la evocano, la frammentano e la trasformano, portando lo spettatore a confrontarsi con nuove forme di percezione.
Pur spingendosi oltre i confini del linguaggio visivo tradizionale, queste opere mantengono un forte legame con l’essenza stessa della fotografia: la capacità di catturare una traccia, un’energia, un’interazione tra soggetto e ambiente. La luce, il tempo, la materia – elementi fondanti della fotografia – diventano strumenti di esplorazione poetica, portando l’immagine a vivere una dimensione autonoma, fatta di intuizione, astrazione e potenza espressiva.
“Si nota dunque l'avanzare di una nuova estetica fotografica, che si distingue per una particolare attenzione alle superfici: paesaggi irriconoscibili, riprese ravvicinate di liquidi e altre materie biologiche, oggetti all'apparenza astratti" spiega il curatore Luca Panaro.
Zenato Academy, fondata nel 2019, si conferma oggi come un laboratorio permanente dove vino, arte e cultura si incontrano, sostenendo la crescita di giovani talenti e promuovendo nuovi modi di raccontare il territorio e i suoi valori.
La rassegna raccoglie una selezione di opere provenienti dalla collezione Zenato Academy e riflette su come la fotografia contemporanea stia ridefinendo i confini della rappresentazione visiva tradizionale. Quali cambiamenti formali si riscontrano nella fotografia di oggi? Le tecnologie applicate alle immagini hanno introdotto una nuova estetica? A queste domande la mostra della collezione Zenato Academy si propone di dare una risposta attraverso le opere fotografiche e video di tredici artisti provenienti da diverse nazioni.
In mostra una coralità di sguardi che esplora l'impatto delle nuove tecnologie sul linguaggio fotografico contemporaneo, attraverso le opere di Carola Allemandi, Jimena Croceri, Daniela Droz, Giacomo Erba, Jorge Garrido, Rachele Maistrello, Orecchie d’Asino, Dario Picariello, Enrico Smerilli, Pumipat Usapratumban, Anna Vezzosi e Lu Yidan. Tra i lavori esposti, anche la serie "Sole Pioggia Vento" di Julia Carrillo, presentata in anteprima all’ultimo Vinitaly.
"La Zenato Academy – spiega Nadia Zenato, amministratrice delegata della cantina Zenato – nasce dal desiderio di andare oltre la semplice rappresentazione del reale. Con questa mostra invitiamo a superare l’interpretazione convenzionale, aprendo varchi di immaginazione e riflessione attraverso il linguaggio universale dell’arte".
I lavori selezionati per "Ai Confini dell’Iconografia" si muovono sul crinale sottile tra tradizione e sperimentazione, esplorando territori visivi inediti e non convenzionali. Le opere sfidano le logiche consolidate della fotografia, superando il mero intento descrittivo o documentale per aprire nuove traiettorie di senso e immaginazione. Attraverso tecniche ibride, sperimentazioni materiche e dialoghi con gli elementi naturali, gli artisti presentano immagini che non illustrano la realtà, ma la evocano, la frammentano e la trasformano, portando lo spettatore a confrontarsi con nuove forme di percezione.
Pur spingendosi oltre i confini del linguaggio visivo tradizionale, queste opere mantengono un forte legame con l’essenza stessa della fotografia: la capacità di catturare una traccia, un’energia, un’interazione tra soggetto e ambiente. La luce, il tempo, la materia – elementi fondanti della fotografia – diventano strumenti di esplorazione poetica, portando l’immagine a vivere una dimensione autonoma, fatta di intuizione, astrazione e potenza espressiva.
“Si nota dunque l'avanzare di una nuova estetica fotografica, che si distingue per una particolare attenzione alle superfici: paesaggi irriconoscibili, riprese ravvicinate di liquidi e altre materie biologiche, oggetti all'apparenza astratti" spiega il curatore Luca Panaro.
Zenato Academy, fondata nel 2019, si conferma oggi come un laboratorio permanente dove vino, arte e cultura si incontrano, sostenendo la crescita di giovani talenti e promuovendo nuovi modi di raccontare il territorio e i suoi valori.
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