Nico Vigenti. Eos
Dal 13 Marzo 2014 al 30 Marzo 2014
Capua | Caserta
Luogo: Kalos StudioGallery
Indirizzo: via Duomo 43
Orari: 10-20
Curatori: Santa Fizzarotti Selvaggi
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 320 3626055
E-Mail info: kalos.gallery@libero.it
Sito ufficiale: http://vigentinico.blogspot.it
Eos Con l’evento Eos, Kalos StudioGallery affida l’apertura del proprio spazio espositivo a Nico Vigenti. L’artista propone un’indagine speculare sulla scultura di ogni tempo, individua le tappe spazio-temporali, s’insinua tra le pieghe, scruta attraverso la lente le rifrazioni e le diffrazioni, i riflessi della luce che la caratterizzano, che l’attraversano, decodifica i significanti che la stessa presenta, traendo da essa l’essenza. Infine cattura l’immagine con un click e “gioca” con essa, con rimandi alla letteratura epica, ai miti, ai simboli, e la ripropone trasposta, filtrata e riflessa da specchi immagini tra il surreale e il metafisico, il reale. Il tutto sottolineato da un filo sottile di ironia, ricorrente nelle sue opere. Congiuntamente alle opere esposte, Vigenti presenterà una performance teatrale titolata La Vita della Luce, liberamente scritta di sua mano, ispirata alla rinascita, alla vita del giorno, all’aurora. L’evento avrà luogo giovedì 13 marzo alle ore 18,30, presso la Galleria d’arte Kalos StudioGallery, nel cuore di Capua, in via Duomo 43, a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi. Kalos StudioGallery è un luogo di studio, di creazione e di promozione delle arti visive e del teatro, spazia tra i vari settori dell’arte e del teatro contemporaneo per rendere testimonianza delle varie tendenze. La Galleria si pregia della Direzione Artistica di Nico Vigenti, attore e regista teatrale, artista visivo. Intimità del Tempo Nico Vigenti ci dona un ciclo di sedici opere che va dal 2012 al 2014, in bilico fra surrealismo e figurativo, per mezzo della fotografia elaborata in digitale. Si tratta di un percorso all’interno dei segreti della luce, di quella materia che genera le forme del mondo. Dal segno, al disegno, alla pittura, alla scultura, alla fotografia: il teatro vivente dell’essere umano. L’Artista guarda il mondo con l’invisibile senso dell’anima, ne scruta l’essenza e lo restituisce attraverso miti, leggende e racconti. In definitiva è come se coniugasse parola e immagine in un “ fare “ che svela il dolore nascosto tra le pieghe del dire artistico. Tutto in tal modo diviene atemporale, inscritto nell’istante dell’eternità mentre la materia si trasforma e dai frammenti scaturiscono nuove visioni: senza passato né futuro, ma solo un inafferrabile e sfuggente presente che si sgretola in infiniti rivoli di polveri e pensieri. Eos: ovvero l’Aurora, la figlia di due Titani, Iperone e Teia, sorella del Sole e della Luna, madre che piange ogni mattino il figlio Memnone, ucciso da Achille durante l’assedio di Troia. Le sue lacrime sono rugiada che rigenerano la natura e la predispongono ad accogliere i raggi del sole. Madre anche di Zefiro e Borea, “la dea dalle rosee dita“ (Omero) prelude alla rinascita. Il tempo di nuove speranze, nonostante il grido di Dioniso che sale dall’abisso dell’umanità, racchiuse nel magico specchio della Arti nella loro complessità. Dettagli di un tramonto, scriverebbe forse Vladimir Nabokov, nel tentativo ancora di librarsi in un “folle volo” verso una spiaggia chiamata desiderio, nell’intimità della cosiddetta “tangibilità“ dell’Universo, nell’inesistenza del Tempo. Nico Vigenti si accorge dell’appartenenza dell’uomo a Madre Natura e sembra che insieme a Niels Bohr affermi che siamo attori e spettatori all’interno di un sistema di equilibri instabili, di essere e non essere, di giorni e notti al cui confine sorge l’Aurora che schiude lo scenario di nuove illusioni sì da tollerare l’incontro con la realtà. Santa Fizzarotti Selvaggi Nico Vigenti E’ attore, regista e autore teatrale, artista visivo. Teatro Da tempo è attento ricercatore e sperimentatore dei linguaggi teatrali avanguardisti del Novecento da Antonin Artaud a Carmelo Bene. La sua formazione attoriale e registica si avvale di una intensa attività laboratoriale e di studio basata sui metodi acquisiti da esponenti del teatro nazionale e internazionale, tra cui Ingemar Lindh, Iben Nagel Rasmussen, Julian Beck, Judith Malina, Dario Fo, Franca Rame, Marisa Fabbri. Vigenti restituisce sotto nuova luce l’attore-totale, l’attore-teatro senza ‘io’ e senza storia, volto alla decostruzione, all’amputazione di ogni ‘falso movimento’ dato dalla rappresentazione teatrale, aldilà del linguaggio e nell’autonomia dai codici della regia. Una nuova liturgia teatrale che coglie nel teatro della necessità l’assenza che sublima il "senso" come eccedenza di linguaggio che libera il linguaggio stesso. Il superamento dello spettacolo simulacrale dei media e indipendente dalle pratiche di musealizzazione e di archiviazione della tradizione, per ridare dignità alla sua funzione poetica. E’ artefice come attore, regista, autore e scenografo di varie messe in scena, tra le quali Dal Male al Fiore, ritratto di Charles Baudelaire. Omaggio a Pino Pascali, evento interdisciplinare (teatro/arti-visive/danza/musica), a cura di Santa Fizzarotti Selvaggi, con la presentazione di Egidio Pani. Sulle vestigia dei sentieri orfici, liberamente scritto. Uno A Uno, liberamente scritto. Omaggio a Carmelo Bene – Mai Nato Mai Morto, liberamente scritto. Paradigma del Bianco-Specchio – Premessa per una Drammaturgia Visiva, progetto artistico e teatrale. Le sue collaborazioni come attore sono molteplici. Arte visiva Nasce come artista visivo da autodidatta. Il suo percorso artistico si avvale di una conoscenza trasversale della storia dell’arte, che gli consente di individuare i riferimenti cardini di suo maggiore interesse per dare origine ad una propria peculiare scelta stilistica. Uno stile in continua rivolta. Esplora tra le pieghe della realtà e si sottrae alla tentazione della ripetizione, alla finzione mimetica del passato, segnando nuovi orizzonti concettuali. Le sue creazioni attingono all’universo delle immagini che, per mezzo della pittura, della fotografia e della performance, riflettono una luce univoca esaltatrice della “cosa” e si fanno evento. Evento, oltre la pittura e/o la fotografia mortifera delle superfici specchianti dell’universale rotocalco. Da tempo è presente nel panorama artistico nazionale con personali e collettive, tra le ultime Galleria Margutta 102, Roma, Galleria Cellamare interno56, Napoli. Organizzazione Kalos StudioGallery Orari dal giovedì al sabato ore 10,00 – 20,00 Informazioni al pubblico E-mail: kalos.gallery@libero.it Mobile: +39 3203626055
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