Irregular shape

Un'opera della serie Irregular shape di Kenneth Nolland
 

09/11/2005

“Ogni cosa è colore, il colore in pittura è un modo per cercare di sospendere, di far vibrare le cose senza affogarle nello strutturalismo del surrealismo o del cubismo... La struttura è un elemento molto importante, ma nella migliore pittura di colore la struttura non è mai evidente e non è specchio rappresentativo di qualcos'altro, solo di se stessa...".  Kenneth Noland

Fino al 21 gennaio 2006 alla Galleria Fumagalli di Bergamo è in programma un importante appuntamento d’arte che vede protagonista uno dei maestri dell’astrazione, Kenneth Noland. La mostra si concentra sul periodo creativo degli anni ’70, mostrato dalle 12 grandi opere della serie Irregular shape e Shaped canvases, esposte sui due piani della Galleria.

Lo stile pittorico dell’artista americano privilegia l'uso del colore, la forma, il movimento e l'energia. In Noland lo spazio e il colore sono trattenuti da scambi biunivoci, organizzati, con un risultato di forte impatto emozionale. Nei lavori (1974/1980) presentati a Bergamo, caratterizzati dalla forma irregolare, Kenneth Noland esplora la composizione non rettilinea che esce dalla ricerca precedente delle opere con linee orizzontali. I dipinti sono dominati da alcune linee a bande o circolari che appaiono per essere canalizzate nei bordi della tela cruda e definite dal pigmento di colore.

Kenneth Noland (Asheville, North Carolina, 1924)
Da ragazzo frequenta il Black Mountain College, la scuola che ha ospitato i principali artisti di questa generazione. Nel 1948 è a Parigi, dove studia con lo scultore russo Ossip Zadkine e con il purista Ozenfant. Dal 1949 al 1951 insegna all'Institute of Contemporary Art di Washington. Dal 1951 al 1960 alla Catholic University e al Workshop Center of the Arts, sempre a Washington. Nel 1985 è stato Milton Avery Professor of the Arts al Bard College dello Stato di New York.

Vive e lavora a Port Clyde (Maine Usa). La sua prima esperienza espositiva in Italia risale al 1960, teatro la Galleria dell’Ariete a Milano. Il critico americano Clement Greenberg nel 1960 lo definisce capostipite della corrente Color field painting. Nel 1964 partecipa alla storica Biennale che, con il Gran Premio assegnato a Robert Rauschenberg, decretò il successo a livello internazionale dell’arte americana.

Nel 1976 viene invitato per la seconda volta a partecipare alla Biennale veneziana. Nel 1986 sarà ancora presente, per la terza volta, alla Biennale di Venezia. La sua ultima personale in Italia risale al 1993, alla galleria Extra Moenia di Todi.

KENNETH NOLAND
Bergamo, Galleria Fumagalli (via Giorgio Paglia 28)
19 novembre 2005 – 21 gennaio 2006
Orari:  da martedì a sabato 10-12.30; 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo edito dalla Galleria
Tel. +39 (0)35 210340
info@galleriafumagalli.com



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