Da gennaio un programma di mostre, concerti, eventi online
Brera guarda al 2021 "con coraggio": da Picasso a Mafai gli appuntamenti in vista della ripartenza
Pinacoteca di Brera, Sala Napoleonica | Courtesy Pinacoteca di Brera
Samantha De Martin
22/12/2020
Un “ritorno al futuro” nel segno della fiducia e della resistenza. Con lo sguardo rivolto ai valori trasmessi dai suoi direttori storici e con un occhio alla contemporaneità, la Pinacoteca di Brera rinnova quello “spirito civile e poetico” che ha da sempre caratterizzato la sua storia, e si prepara con ottimismo al nuovo anno. A conclusione di un annus horribilis, profondamente segnato dalla pandemia, l’istituzione milanese guarda al 2021 snocciolando la sua agenda di appuntamenti tra mostre e concerti.
Per presentare il suo nuovo palinsesto nel corso di una conferenza stampa, l’istituzione guidata da James Bradburne ha scelto una data significativa, il 21 dicembre, solstizio d’inverno, il giorno più buio che precede il lento ritorno alla luce. Un’occasione per far luce, appunto, sulla sua missione - simbolica la prossima illuminazione del cortile d’onore - sulla stagione appena conclusasi - che ha visto la Pinacoteca e la Biblioteca rapportarsi con il pubblico in maniera del tutto nuova, dagli Appunti di resistenza culturale a Brera on air e BreraPlus+ - guardando con coraggioso slancio all’anno che verrà.
Nel 2021 l’esperienza online, sperimentata con successo nel corso delle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria, non abbandonerà quella fisica. Il biglietto di ingresso sarà una tessera che consentirà l’accesso al museo e agli appuntamenti online per assistere a dialoghi, mostre, masterclass e spettacoli in streaming, dai concerti del terzo giovedì del mese agli incontri online con specialisti, attori, scrittori, e per accedere ai depositi e al laboratorio di restauro.
Nell’anno che celebra il bicentenario della morte di Napoleone e i 700 anni dalla scomparsa di Dante, la Pinacoteca spalanca le porte della propria collezione al pubblico, nell’ottica di una valorizzazione sempre più condivisa.
Le "Fantasie" di Mario Mafai, Milano, Pinacoteca di Brera | Courtesy Pinacoteca di Brera
A marzo Le fantasie di Mafai a ricordo del cupo Nevecento
A marzo la mostra Le fantasie di Mafai celebrerà la donazione dell’ingegnere Aldo Bassetti, a lungo presidente degli Amici di Brera, che nel 1943, appena quattordicenne, si trovò coinvolto nella strage dell’Hotel Meina sul Lago Maggiore. Relativamente a quell’episodio, il pittore romano realizzò, tra il 1939 e il 1944, il ciclo intitolato Le Fantasie, ventitré quadri di piccole dimensioni, dai colori allucinati e la matrice espressionista, che racchiudono l’eco di un massacro fatto di orrori, grida e colpevoli silenzi. Un vero e proprio atto di denuncia della guerra e del nazifascismo.
La Pinacoteca di Brera si allarga alla città con il MuBig, il nuovo museo diffuso
Alla mostra dossier Musica per Angeli. Bernardo Zenale e la Cantoria di Santa Maria in Brera: una donazione in memoria di Luisa Sormani Andreani Verri, in programma a giugno, seguirà, a novembre, un nuovo sorprendente dialogo Testa a testa con Picasso.
Con il progetto di MuBig, in collaborazione con ABCittà e con il supporto di Stazione Radio, Brera si apre invece alla città, nell'ottica di un allargamento oltre i suoi confini di museo e di "hortus conclusus” del collezionista, per dirla con Fernanda Wittgens.
Si tratta di un museo diffuso che allargherà la presenza della Pinacoteca di Brera al resto di Milano, coinvolgendo il quartiere milanese Greco attraverso azioni permanenti e temporanee.
Il progetto, vincitore del “BANDO 57” di Fondazione di Comunità Milano (2020), arricchirà la città con un nuovo polo culturale decentrato, che avrà come assi principali la valorizzazione della memoria collettiva passata e presente e la tessitura di relazioni fra i luoghi e le persone.
Pablo Picasso, Testa di toro, 1942, Olio su tela, 89 x 116 cm, Milano, Pinacoteca di Brera | Courtesy Pinacoteca di Brera
Brera in musica: un omaggio a Napoleone
Il programma artistico di Brera sarà affiancato, nel 2021, dalle iniziative di Brera Musica con un appuntamento online, il terzo giovedì del mese, in compagnia dei giovani musicisti. Il concerto di aprile sarà dedicato alla Russia nel XX secolo, con musiche di Prokofiev, SIstakovic, Tavener, mentre, da luglio a settembre, Napoleone sarà omaggiato con musiche di Beethoven, Chopin e Stravinski.
D'altra parte Napoleone Bonaparte ha rappresentato una figura fondamentale per la nascita e la storia di questo scrigno delle “preziosità”, creato ad “educazione del popolo”, come una sorta di "Louvre d'Italia", secondo un pensiero fortemente illuministico. La portata culturale e rivoluzionaria della pur breve epopea napoleonica interessò con tutta la sua magniloquenza anche Milano, e in particolare il Palazzo di Brera, sede dell’Accademia di Belle Arti voluta nel 1776 da Maria Teresa d’Austria insieme alla Biblioteca quale espressione dei valori dell’Illuminismo.
Era stata proprio l'incoronazione di Napoleone a re d’Italia, nel 1805, a trasformare la galleria braidense nella sede della politica culturale dell’intero Regno Italico, di cui Milano era capitale. Uno scrigno che si differenziava dai musei di Firenze, Roma, Napoli, Torino e Parma proprio per il carattere universale delle sue raccolte, non rivolte a una singola scuola locale o dettate da un collezionismo principesco.
Alla Biblioteca Nazionale Braidense le mostre per celebrare Dante, Napoleone, Dostoevskij
Anche la Biblioteca Nazionale Braidense - che dal 16 dicembre ha riaperto i propri servizi di prestito e consultazione senza effettuare la chiusura di 15 giorni prevista dal Regolamento delle biblioteche statali - sfodera il suo inedito calendario di appuntamenti.
Dal 21 gennaio al 20 marzo le sue sale accoglieranno la mostra Tempi terribili; libri belli: la collezione Adler dei libri per bambini sovietici, mentre, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone, la Biblioteca che conserva l’autografo del Cinque maggio di Alessandro Manzoni dedica un percorso espositivo alla vita politica e culturale della città in quegli anni.
Il percorso espositivo punterà a mostrare come, seppure a distanza di due secoli, la forza delle idee innovative, delle passioni, di quelle contraddizioni che hanno dato origine all’Italia europea sia ancora fumante.
Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa | Courtesy Pinacoteca di Brera
Dal 22 luglio al 7 agosto la Biblioteca ospiterà una rassegna di rare edizioni del bibliofilo italiano Cristiano Pambianchi, mentre dal 24 agosto al 19 settembre Dostoevskij a Milano ripercorrerà il rapporto tra lo scrittore e la città. Chiuderà l’anno, dal 2 dicembre al 1° gennaio 2022, Oggetto libro, rimandata nel 2020 a causa del Covid.
Infine, in occasione dell’anno Dantesco, la mostra Dante e gli altri. Il viaggio nell’Oltretomba nell’immaginario antico e medievale spiegherà come il sommo poeta fiorentino non sia stato il solo ad aver attraversato le vie dei morti. Prima di lui altri viaggiatori hanno tracciato un varco per l’aldilà, e molti di essi ne hanno riportato il racconto.
A presentare al pubblico personalità ed esperienze di personalità che hanno anticipato l’itinerario dantesco saranno la grecista Marina Cavalli e l’italianista Guglielmo Barucci.
Collezione Adler, Biblioteca Nazionale Braidense | Courtesy Pinacoteca di Brera
Da Brera a Città di Castello il clone high tech dello Sposalizio di Raffaello
Intanto parte proprio dalle sale della Pinacoteca di Brera un’interessante operazione che consentirà allo Sposalizio della Vergine, seppure con un suo di ultima generazione - una replica frutto di sofisticati processi di acquisizione e stampa 3D d’avanguardia - di approdare dopo 222 anni nella Chiesa di San Francesco a Città di Castello, proprio nella cappella per la quale Raffaello aveva dipinto l'opera.
L’appuntamento è previsto per domani, 23 dicembre, quando, a partire dalle 18, uno spettacolo di suoni, luci e colori proietterà in alta definizione il capolavoro dell’Urbinate sulla facciata gotica della chiesa di San Francesco. Immagini dettagliatissime, costituite da miliardi di pixel e in grado di mostrare anche i più piccoli e impercettibili particolari, permetteranno di rilevare la matericità dell'opera, percependo la pennellata dell’artista. Realizzata da Haltadefinizione, tech company per i beni culturali del gruppo Franco Cosimo Panini Editore, l'operazione ha preso avvio proprio dalle sale della Pinacoteca di Brera dove è stata acquisita l'immagine digitale in "gigapixel + 3d" del capolavoro.
Firmata "Raphael Vrbinas" e datata "MDIV", lo Sposalizio della Vergine è una delle opere più celebri dell'artista, che chiude il periodo giovanile (quando la dipinse l’Urbinate aveva appena 21 anni) e segna l'inizio della fase della maturità artistica. Commissionata dalla famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello, fu sottratta alla sua sede originale per passare nelle mani del generale napoleonico Giuseppe Lechi. Scivolando di mano in mano attraverso varie vicessitudini, giunse alla nascente Pinacoteca di Brera, che, dal giorno della sua inaugurazione, il 15 agosto del 1809, la espone come uno dei capisaldi dell’intera collezione.
Raffaello Sanzio, Sposalizio della Vergine, 1504, Milano, Pinacoteca di Brera
Leggi anche:
• Nel regno dell'armonia: Raffaello e lo Sposalizio della Vergine
• A 70 anni dalla storica riapertura, la Pinacoteca di Brera riparte nel segno della "resilienza"
Per presentare il suo nuovo palinsesto nel corso di una conferenza stampa, l’istituzione guidata da James Bradburne ha scelto una data significativa, il 21 dicembre, solstizio d’inverno, il giorno più buio che precede il lento ritorno alla luce. Un’occasione per far luce, appunto, sulla sua missione - simbolica la prossima illuminazione del cortile d’onore - sulla stagione appena conclusasi - che ha visto la Pinacoteca e la Biblioteca rapportarsi con il pubblico in maniera del tutto nuova, dagli Appunti di resistenza culturale a Brera on air e BreraPlus+ - guardando con coraggioso slancio all’anno che verrà.
Nel 2021 l’esperienza online, sperimentata con successo nel corso delle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria, non abbandonerà quella fisica. Il biglietto di ingresso sarà una tessera che consentirà l’accesso al museo e agli appuntamenti online per assistere a dialoghi, mostre, masterclass e spettacoli in streaming, dai concerti del terzo giovedì del mese agli incontri online con specialisti, attori, scrittori, e per accedere ai depositi e al laboratorio di restauro.
Nell’anno che celebra il bicentenario della morte di Napoleone e i 700 anni dalla scomparsa di Dante, la Pinacoteca spalanca le porte della propria collezione al pubblico, nell’ottica di una valorizzazione sempre più condivisa.
Le "Fantasie" di Mario Mafai, Milano, Pinacoteca di Brera | Courtesy Pinacoteca di Brera
A marzo Le fantasie di Mafai a ricordo del cupo Nevecento
A marzo la mostra Le fantasie di Mafai celebrerà la donazione dell’ingegnere Aldo Bassetti, a lungo presidente degli Amici di Brera, che nel 1943, appena quattordicenne, si trovò coinvolto nella strage dell’Hotel Meina sul Lago Maggiore. Relativamente a quell’episodio, il pittore romano realizzò, tra il 1939 e il 1944, il ciclo intitolato Le Fantasie, ventitré quadri di piccole dimensioni, dai colori allucinati e la matrice espressionista, che racchiudono l’eco di un massacro fatto di orrori, grida e colpevoli silenzi. Un vero e proprio atto di denuncia della guerra e del nazifascismo.
La Pinacoteca di Brera si allarga alla città con il MuBig, il nuovo museo diffuso
Alla mostra dossier Musica per Angeli. Bernardo Zenale e la Cantoria di Santa Maria in Brera: una donazione in memoria di Luisa Sormani Andreani Verri, in programma a giugno, seguirà, a novembre, un nuovo sorprendente dialogo Testa a testa con Picasso.
Con il progetto di MuBig, in collaborazione con ABCittà e con il supporto di Stazione Radio, Brera si apre invece alla città, nell'ottica di un allargamento oltre i suoi confini di museo e di "hortus conclusus” del collezionista, per dirla con Fernanda Wittgens.
Si tratta di un museo diffuso che allargherà la presenza della Pinacoteca di Brera al resto di Milano, coinvolgendo il quartiere milanese Greco attraverso azioni permanenti e temporanee.
Il progetto, vincitore del “BANDO 57” di Fondazione di Comunità Milano (2020), arricchirà la città con un nuovo polo culturale decentrato, che avrà come assi principali la valorizzazione della memoria collettiva passata e presente e la tessitura di relazioni fra i luoghi e le persone.
Pablo Picasso, Testa di toro, 1942, Olio su tela, 89 x 116 cm, Milano, Pinacoteca di Brera | Courtesy Pinacoteca di Brera
Brera in musica: un omaggio a Napoleone
Il programma artistico di Brera sarà affiancato, nel 2021, dalle iniziative di Brera Musica con un appuntamento online, il terzo giovedì del mese, in compagnia dei giovani musicisti. Il concerto di aprile sarà dedicato alla Russia nel XX secolo, con musiche di Prokofiev, SIstakovic, Tavener, mentre, da luglio a settembre, Napoleone sarà omaggiato con musiche di Beethoven, Chopin e Stravinski.
D'altra parte Napoleone Bonaparte ha rappresentato una figura fondamentale per la nascita e la storia di questo scrigno delle “preziosità”, creato ad “educazione del popolo”, come una sorta di "Louvre d'Italia", secondo un pensiero fortemente illuministico. La portata culturale e rivoluzionaria della pur breve epopea napoleonica interessò con tutta la sua magniloquenza anche Milano, e in particolare il Palazzo di Brera, sede dell’Accademia di Belle Arti voluta nel 1776 da Maria Teresa d’Austria insieme alla Biblioteca quale espressione dei valori dell’Illuminismo.
Era stata proprio l'incoronazione di Napoleone a re d’Italia, nel 1805, a trasformare la galleria braidense nella sede della politica culturale dell’intero Regno Italico, di cui Milano era capitale. Uno scrigno che si differenziava dai musei di Firenze, Roma, Napoli, Torino e Parma proprio per il carattere universale delle sue raccolte, non rivolte a una singola scuola locale o dettate da un collezionismo principesco.
Alla Biblioteca Nazionale Braidense le mostre per celebrare Dante, Napoleone, Dostoevskij
Anche la Biblioteca Nazionale Braidense - che dal 16 dicembre ha riaperto i propri servizi di prestito e consultazione senza effettuare la chiusura di 15 giorni prevista dal Regolamento delle biblioteche statali - sfodera il suo inedito calendario di appuntamenti.
Dal 21 gennaio al 20 marzo le sue sale accoglieranno la mostra Tempi terribili; libri belli: la collezione Adler dei libri per bambini sovietici, mentre, in occasione del bicentenario della morte di Napoleone, la Biblioteca che conserva l’autografo del Cinque maggio di Alessandro Manzoni dedica un percorso espositivo alla vita politica e culturale della città in quegli anni.
Il percorso espositivo punterà a mostrare come, seppure a distanza di due secoli, la forza delle idee innovative, delle passioni, di quelle contraddizioni che hanno dato origine all’Italia europea sia ancora fumante.
Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa | Courtesy Pinacoteca di Brera
Dal 22 luglio al 7 agosto la Biblioteca ospiterà una rassegna di rare edizioni del bibliofilo italiano Cristiano Pambianchi, mentre dal 24 agosto al 19 settembre Dostoevskij a Milano ripercorrerà il rapporto tra lo scrittore e la città. Chiuderà l’anno, dal 2 dicembre al 1° gennaio 2022, Oggetto libro, rimandata nel 2020 a causa del Covid.
Infine, in occasione dell’anno Dantesco, la mostra Dante e gli altri. Il viaggio nell’Oltretomba nell’immaginario antico e medievale spiegherà come il sommo poeta fiorentino non sia stato il solo ad aver attraversato le vie dei morti. Prima di lui altri viaggiatori hanno tracciato un varco per l’aldilà, e molti di essi ne hanno riportato il racconto.
A presentare al pubblico personalità ed esperienze di personalità che hanno anticipato l’itinerario dantesco saranno la grecista Marina Cavalli e l’italianista Guglielmo Barucci.
Collezione Adler, Biblioteca Nazionale Braidense | Courtesy Pinacoteca di Brera
Da Brera a Città di Castello il clone high tech dello Sposalizio di Raffaello
Intanto parte proprio dalle sale della Pinacoteca di Brera un’interessante operazione che consentirà allo Sposalizio della Vergine, seppure con un suo di ultima generazione - una replica frutto di sofisticati processi di acquisizione e stampa 3D d’avanguardia - di approdare dopo 222 anni nella Chiesa di San Francesco a Città di Castello, proprio nella cappella per la quale Raffaello aveva dipinto l'opera.
L’appuntamento è previsto per domani, 23 dicembre, quando, a partire dalle 18, uno spettacolo di suoni, luci e colori proietterà in alta definizione il capolavoro dell’Urbinate sulla facciata gotica della chiesa di San Francesco. Immagini dettagliatissime, costituite da miliardi di pixel e in grado di mostrare anche i più piccoli e impercettibili particolari, permetteranno di rilevare la matericità dell'opera, percependo la pennellata dell’artista. Realizzata da Haltadefinizione, tech company per i beni culturali del gruppo Franco Cosimo Panini Editore, l'operazione ha preso avvio proprio dalle sale della Pinacoteca di Brera dove è stata acquisita l'immagine digitale in "gigapixel + 3d" del capolavoro.
Firmata "Raphael Vrbinas" e datata "MDIV", lo Sposalizio della Vergine è una delle opere più celebri dell'artista, che chiude il periodo giovanile (quando la dipinse l’Urbinate aveva appena 21 anni) e segna l'inizio della fase della maturità artistica. Commissionata dalla famiglia Albizzini per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello, fu sottratta alla sua sede originale per passare nelle mani del generale napoleonico Giuseppe Lechi. Scivolando di mano in mano attraverso varie vicessitudini, giunse alla nascente Pinacoteca di Brera, che, dal giorno della sua inaugurazione, il 15 agosto del 1809, la espone come uno dei capisaldi dell’intera collezione.
Raffaello Sanzio, Sposalizio della Vergine, 1504, Milano, Pinacoteca di Brera
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