Deutsche Bank Artist of the Year - LuYang. DOKU Experience Center
Dal 14 Settembre 2023 al 22 Ottobre 2023
Milano
Luogo: MUDEC – Museo delle Culture
Indirizzo: Via Tortona 56
Orari: Lunedì 14.30 – 19.30. Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30. Giovedì – sabato 9.30 – 22.30 (ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA)
Curatori: Britta Färber
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 54917
Sito ufficiale: http://www.mudec.it
Dal 14 settembre al 22 ottobre 2023 il MUDEC di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 ORE Cultura la mostra DOKU Experience Center dell’artista LuYang, che ha vinto nel 2022 il prestigioso premio internazionale “Artist of the Year” della Banca dedicato all’arte contemporanea, giunto alla sua undicesima edizione.
La mostra è a cura di Britta Färber, Global Head of Art & Culture di Deutsche Bank.
Dopo l’apertura al PalaisPopulaire di Berlino, l’“Artist of the Year” torna a Milano al MUDECproseguendo l’importante collaborazione avviata lo scorso anno, con l’intento di presentare al pubblico italiano alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale, che si sono distinti per creatività e valore significativo del proprio lavoro. Questo secondo appuntamento con il premio di Deutsche Bank conferma l’impegno del MUDEC e di 24 ORE Cultura verso i linguaggi e i temi del contemporaneo, che si articola in un palinsesto artistico e culturale di respiro internazionale, accompagnato da eventi collaterali di approfondimento, fra cui visite guidate tematiche, laboratori didattici, artist talk e incontri.
Impegnata da oltre 40 anni nella promozione dell’arte contemporanea, dal 2010 Deutsche Bank assegna questo premio annuale ad artisti emergenti che lavorano principalmente con la carta o la fotografia, mezzo privilegiato delle opere che compongono la Deutsche Bank Collection, nata a metà degli anni Settanta e oggi una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale. Il vincitore dell’“Artist of the Year”– il cui lavoro deve essere sempre di rilevanza sociale e artistica e deve sviluppare nuove prospettive sul presente – è scelto su indicazione del Global Art Advisory Council della banca, composto da curatori di fama internazionale del calibro di Victoria Noorthoorn, Hou Hanru e Udo Kittelmann. Anziché assegnare un premio in denaro, Deutsche Bank sostiene i suoi Artists of the Year contribuendo a farli conoscere al grande pubblico, producendo una mostra personale e un catalogo, e acquistando alcune delle loro opere per la collezione. Dal 2018 la personale degli artisti inaugura al PalaisPopulaire, lo spazio di Deutsche Bank a Berlino dedicato all’arte e alla cultura, ed è successivamente presentata in altre istituzioni internazionali.
Diversamente dallo scorso anno – quando per il decennale del premio sono stati eccezionalmente selezionati tre nomi – per questa undicesima edizione lo spazio di Mudec Photo è interamente dedicato a LuYang e al suo progetto DOKU Experience Center.
Tra i più interessanti giovani artisti asiatici contemporanei, LuYang si ispira alla fantascienza, ai manga, ai videogiochi e alla cultura techno, esplorando tecnologie ipermoderne e contenuti che riguardano il postumanesimo e il transumanesimo. La sua riflessione sfuma le distinzioni tra corpo reale e digitale e trova espressione soprattutto nella danza, tema ricorrente nella sua pratica.
La mostra DOKU Experience Center è interamente dedicata a questi temi e, in particolare, alla reincarnazione virtuale dell'artista – ovvero Dokusho Dokushi, o DOKU in breve – in un avatar di genere neutro, una figura iperrealistica il cui volto è modellato sul suo ma può assumere diverse sembianze.
L’esposizione mette così in scena insieme e per la prima volta i sei diversi avatar creati da LuYang – Human, Heaven, Asura, Animal, Hungry Ghost, Hell – che incarnano i sei regni di rinascita del Samsara, la ruota karmica della vita che simboleggia l'eterno ciclo di nascita, morte e reincarnazione.
Tra le opere in mostra, DOKU the Self – il primo film narrativo dedicato agli avatar presentato in anteprima alla Biennale di Venezia lo scorso anno – è una specie di radicale meditazione visiva: in immagini mozzafiato possiamo vedere come DOKU vive e muore in ciascuno di questi mondi buddisti, liberandosi radicalmente dal concetto di sé e del corpo. L’esposizione presenta inoltre il video musicale DOKU the Matrix, appositamente concepito, e la nuova serie Bardo #1, che mostra DOKU con i suoi rispettivi attributi in composizioni di mandala rotonde.
Coinvolgente, filosofica, e talvolta inquietante, DOKU Experience Center ci introduce a un modo di pensare plasmato dalle nuove tecnologie che è allo stesso tempo antico e spirituale: un'esperienza di espansione sensoriale che mette radicalmente in discussione concetti come quello di identità culturale, corpo e genere, ma anche la comune percezione della realtà, nell’intento di sconfinare e superare il limite tra digitale e reale.
LuYang ha studiato alla China Academy of Arts di Hangzhou e vive e lavora tra Shanghai e Tokyo. Dal 2015 LuYang ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo, tra cui la 59ª Biennale di Venezia, con The Milk of Dreams. L'artista ha tenuto mostre personali a Pechino (Cina), Mosca (Russia), Aarhus (Danimarca), Londra (Regno Unito), Erlangen e Berlino (Germania), Basilea (Svizzera) e Hong Kong (Cina). Nel 2019 LuYang ha ricevuto il BMW Art Journey.
Dopo Wangechi Mutu (2010), Yto Barrada (2011), Roman Ondàk (2012), Imran Qureshi (2013), Victor Man (2014), Koki Tanaka (2015), Basim Magdy (2016), Kemang Wa Lehulere (2017), Caline Aoun (2018-2019), Maxwell Alexandre, Conny Maier e Zhang Xu Zhan (biennio 2020 – 2021) e Lu Yang (2022), l’“Artist of the Year” 2023 è La Chola Poblete.
La mostra è a cura di Britta Färber, Global Head of Art & Culture di Deutsche Bank.
Dopo l’apertura al PalaisPopulaire di Berlino, l’“Artist of the Year” torna a Milano al MUDECproseguendo l’importante collaborazione avviata lo scorso anno, con l’intento di presentare al pubblico italiano alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale, che si sono distinti per creatività e valore significativo del proprio lavoro. Questo secondo appuntamento con il premio di Deutsche Bank conferma l’impegno del MUDEC e di 24 ORE Cultura verso i linguaggi e i temi del contemporaneo, che si articola in un palinsesto artistico e culturale di respiro internazionale, accompagnato da eventi collaterali di approfondimento, fra cui visite guidate tematiche, laboratori didattici, artist talk e incontri.
Impegnata da oltre 40 anni nella promozione dell’arte contemporanea, dal 2010 Deutsche Bank assegna questo premio annuale ad artisti emergenti che lavorano principalmente con la carta o la fotografia, mezzo privilegiato delle opere che compongono la Deutsche Bank Collection, nata a metà degli anni Settanta e oggi una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale. Il vincitore dell’“Artist of the Year”– il cui lavoro deve essere sempre di rilevanza sociale e artistica e deve sviluppare nuove prospettive sul presente – è scelto su indicazione del Global Art Advisory Council della banca, composto da curatori di fama internazionale del calibro di Victoria Noorthoorn, Hou Hanru e Udo Kittelmann. Anziché assegnare un premio in denaro, Deutsche Bank sostiene i suoi Artists of the Year contribuendo a farli conoscere al grande pubblico, producendo una mostra personale e un catalogo, e acquistando alcune delle loro opere per la collezione. Dal 2018 la personale degli artisti inaugura al PalaisPopulaire, lo spazio di Deutsche Bank a Berlino dedicato all’arte e alla cultura, ed è successivamente presentata in altre istituzioni internazionali.
Diversamente dallo scorso anno – quando per il decennale del premio sono stati eccezionalmente selezionati tre nomi – per questa undicesima edizione lo spazio di Mudec Photo è interamente dedicato a LuYang e al suo progetto DOKU Experience Center.
Tra i più interessanti giovani artisti asiatici contemporanei, LuYang si ispira alla fantascienza, ai manga, ai videogiochi e alla cultura techno, esplorando tecnologie ipermoderne e contenuti che riguardano il postumanesimo e il transumanesimo. La sua riflessione sfuma le distinzioni tra corpo reale e digitale e trova espressione soprattutto nella danza, tema ricorrente nella sua pratica.
La mostra DOKU Experience Center è interamente dedicata a questi temi e, in particolare, alla reincarnazione virtuale dell'artista – ovvero Dokusho Dokushi, o DOKU in breve – in un avatar di genere neutro, una figura iperrealistica il cui volto è modellato sul suo ma può assumere diverse sembianze.
L’esposizione mette così in scena insieme e per la prima volta i sei diversi avatar creati da LuYang – Human, Heaven, Asura, Animal, Hungry Ghost, Hell – che incarnano i sei regni di rinascita del Samsara, la ruota karmica della vita che simboleggia l'eterno ciclo di nascita, morte e reincarnazione.
Tra le opere in mostra, DOKU the Self – il primo film narrativo dedicato agli avatar presentato in anteprima alla Biennale di Venezia lo scorso anno – è una specie di radicale meditazione visiva: in immagini mozzafiato possiamo vedere come DOKU vive e muore in ciascuno di questi mondi buddisti, liberandosi radicalmente dal concetto di sé e del corpo. L’esposizione presenta inoltre il video musicale DOKU the Matrix, appositamente concepito, e la nuova serie Bardo #1, che mostra DOKU con i suoi rispettivi attributi in composizioni di mandala rotonde.
Coinvolgente, filosofica, e talvolta inquietante, DOKU Experience Center ci introduce a un modo di pensare plasmato dalle nuove tecnologie che è allo stesso tempo antico e spirituale: un'esperienza di espansione sensoriale che mette radicalmente in discussione concetti come quello di identità culturale, corpo e genere, ma anche la comune percezione della realtà, nell’intento di sconfinare e superare il limite tra digitale e reale.
LuYang ha studiato alla China Academy of Arts di Hangzhou e vive e lavora tra Shanghai e Tokyo. Dal 2015 LuYang ha partecipato a numerose mostre collettive in tutto il mondo, tra cui la 59ª Biennale di Venezia, con The Milk of Dreams. L'artista ha tenuto mostre personali a Pechino (Cina), Mosca (Russia), Aarhus (Danimarca), Londra (Regno Unito), Erlangen e Berlino (Germania), Basilea (Svizzera) e Hong Kong (Cina). Nel 2019 LuYang ha ricevuto il BMW Art Journey.
Dopo Wangechi Mutu (2010), Yto Barrada (2011), Roman Ondàk (2012), Imran Qureshi (2013), Victor Man (2014), Koki Tanaka (2015), Basim Magdy (2016), Kemang Wa Lehulere (2017), Caline Aoun (2018-2019), Maxwell Alexandre, Conny Maier e Zhang Xu Zhan (biennio 2020 – 2021) e Lu Yang (2022), l’“Artist of the Year” 2023 è La Chola Poblete.
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