Donne di carta

Donne di carta, Palazzo Leone da Perego, Legnano (MI)

 

Dal 10 Marzo 2013 al 28 Aprile 2013

Legnano | Milano

Luogo: Palazzo Leone da Perego

Indirizzo: via Gilardelli 10

Orari: sabato 15-19; domenica e festivi 10-12.30/ 15-19

Curatori: Lorenza Salamon

Enti promotori:

  • Fondazione “l'inciditrice”

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0331 423530/ 0331 471335

E-Mail info: segr.cultura@legnano.org

Sito ufficiale: http://www.spaziartelegnano.com


In concomitanza con la “Festa della Donna” il Comune di Legnano - Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Fondazione Federica Galli, inaugura la mostra “Donne di carta” esponendo un ciclo di opere grafiche sulla figura femminile collezionate dall'artista milanese amata da Giovanni Testori. 
Legnano rende così omaggio ad una donna intelligente, semplice e forte, che ha costruito il proprio successo con umile determinazione dedicandosi all'incisione e che, spinta dalla sete di conoscenza, di cultura ed amore per il bello, ha collezionato, insieme al marito Giovanni Raimondi, incisioni e dipinti di grandi artisti. La mostra resterà aperta al pubblico dal 9 marzo al 28 aprile 2013, presso Palazzo Leone da Perego. 
Come omaggio a Federica Galli, verrà inoltre esposta una selezione delle “Trentanove vedute di Venezia”, una delle sue cartelle più intense e straordinaria interpretazione degli scorci lagunari che l'artista ha donato al Comune di Legnano nel 2007. Le ‘Venezie’ vennero presentate per la prima volta nel 1987 alla Fondazione Cini di Venezia. Le lastre sono state tutte incise dal vero, per le vie delle città, e si compongono di disegni elaboratissimi, di grande maestria espressiva. 
Curata da Lorenza Salamon, promossa dalla Fondazione intitolata a Federica Galli, “l'inciditrice” come la chiamava Giovanni Testori, la mostra “Donne di carta” espone una quarantina di fogli firmati da alcuni dei più importanti incisori di tutti i tempi. Federica Galli, che ha dedicato tutta la vita alla tecnica incisoria, producendo poco più di 1000 lastre, era anche un'attenta collezionista di opere d'arte. La selezione condotta ha privilegiato il tema della figura femminile all'interno della vasta raccolta di opere su carta. Si tratta di stampe che mettono al centro l'immagine della donna declinandola secondo il linguaggio precipuo di ogni artista. Dunque non si tratta solo di un racconto tutto al femminile, ma di uno sguardo sull'evoluzione del mezzo incisorio in particolare dalla rivoluzione estetica di Goya fino ai giorni nostri. Curioso come la Galli, artista che ha fatto del vedutismo il suo elemento distintivo, abbia però amato collezionare i grandi maestri figurativi, prediligendo in particolare la figura femminile, essendo forse lei una donna di grande temperamento e cultura. Ne nasce un viaggio interessante che dalla fantasia dei Capricci di Goya arriva alle scomposizioni lineari di Picasso, passando per l'erotismo di Toulouse-Lautrec fino alla forza del tratto di tre grandi maestri tedeschi della contemporaneità come Backman, Kollwitz e Barlach. Vi è in questa raccolta anche descritto il rapporto con Giovanni Testori sopratutto attraverso i suoi amori “francesi” e persino qualche amico e compagno di strada come Bodini, Sassu, Caruso, Raphaël. 
La mostra è organizzata dal Comune di Legnano in collaborazione con la Fondazione Federica Galli, nata per volere testamentario dell’artista scomparsa nel 2009 che ne ha designato consiglieri e presidente. La Fondazione prosegue quindi il percorso tracciato dall’artista e ne mantiene viva l’opera attraverso l’attività culturale e didattica; ha sede a Milano, in viale Bianca Maria 26, uno spazio che consente di ampliare l’attività già intrapresa da Federica Galli con dimostrazioni e corsi sull’arte incisoria, incontri, dibattiti e ricerche inerenti il mondo della grafica in genere. La Fondazione Federica Galli è presieduta da Lorenza Salamon affiancata da Flavio Arensi (critico d’arte), Ivana Iotta (direttore Museo Civico Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli. 

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