Michelle Gagliano. The Transubstantiation of Shoe Polish

Michelle Gagliano, River Flow
Dal 28 October 2021 al 25 November 2021
Roma
Luogo: Inclusivo Design
Indirizzo: Via d’Ascanio 19
Orari: dal lunedì al sabato 11.00 – 19.00; domenica 16.00 – 20.00
Curatori: Galleria La Nica
E-Mail info: info@gallerialanica.it
Giovedì 28 ottobre 2021 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso Inclusivo Design, sito a Roma in Via d’Ascanio 19, “The Transubstantiation of Shoe Polish”, personale dell’artista statunitense Michelle Gagliano. La mostra, che prenderà parte alla sesta edizione della Rome Art Week, sarà composta dall’ultimo ciclo di opere realizzate da Gagliano durante la sua residenza d’artista a Roma e segnerà la prima collaborazione tra la Galleria La Nica e Inclusivo Design.
In teologia la transustanziazione (o transubstanziazione) indica la trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo all’atto della consacrazione eucaristica; un termine che se accostato allo shoe polish, come fatto dall’artista statunitense Michelle Gagliano, acquista un valore assolutamente nuovo, poiché il lucido da scarpe in America è portatore di un potere politico e sociale che non può passare inosservato.
Solitamente il lucido da scarpe viene lasciato su una mensola in attesa di essere utilizzato, una di quelle mensole polverose e posizionate nel punto più in basso della scarpiera.
Tuttavia quello che per noi può essere per l’appunto del banale lucido da scarpe in America ha avuto il potere di emarginare e far sentire sul gradino più basso della scala sociale un’intera comunità creando la storia della ‘faccia nera’, ciò venendo applicato sul volto del bianco “Jim Crow”, un personaggio di origine ottocentesca i cui panni sono stati vestiti da persone diverse per decenni e divenuto simbolo del razzismo fino a prestare il nome alle leggi sulla segregazione razziale negli Stati Uniti.
L’intento dell’artista Michelle Gagliano, dunque, è quello di recuperare questo materiale per il suo nuovo ciclo di opere intitolato “Shoe Polish” e trasformarlo. Da qui il senso dell’utilizzo del termine transustanziazione, che vuole allontanare definitivamente nell’immaginario delle persone (soprattutto degli americani) il lucido da scarpe dalla storia di repressione che ancora oggi è viva nella memoria.
“I movimenti fluidi del fiume nei miei dipinti si riferiscono al metaforico.” (Michelle Gagliano)
Nei lavori di Gagliano il lucido da scarpe diventa un fiume liquido che si trasforma purificato dalle acque e dal pigmento oro, simbolo di sacralità, quasi come fossero questi una fonte battesimale.
“Voglio anche ricordare tutte le minoranze innocenti che hanno sofferto e che non si possono dimenticare”. (Michelle Gagliano)
Con queste opere, infatti, l’artista non solo ricorda ma condanna con amarezza l’attività discriminatoria dei primi menestrelli “Jim Crow” dell’Ottocento, le assurde “leggi Jim Crow”, fino ad arrivare a quanto accaduto ai giorni nostri, quando nel 2019 è stato denunciato il Governatore della Virginia – stato in cui vive Michelle Gagliano – per una foto risalente al 1984 in cui il politico, ancora studente, si era dipinto il volto con il lucido da scarpe nero, schernendo così pesantemente la gente di colore; un atto che alla fine è venuto a galla e ha pubblicamente umiliato il suo fautore.
“La mia residenza d’artista dal titolo ‘Vacanze Romane’, svoltasi durante questa estate 2021 all’interno della Galleria La Nica, mi ha dato il tempo, lo spazio e la possibilità di ragionare liberamente sul significato che il lucido da scarpe ha avuto per tanto tempo nella cultura americana. Questo materiale contiene così tanta storia negativa. Attraverso la transustanziazione ne ricordiamo l’uso originale mentre viene trasformato in un altro.” (Michelle Gagliano)
In teologia la transustanziazione (o transubstanziazione) indica la trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo all’atto della consacrazione eucaristica; un termine che se accostato allo shoe polish, come fatto dall’artista statunitense Michelle Gagliano, acquista un valore assolutamente nuovo, poiché il lucido da scarpe in America è portatore di un potere politico e sociale che non può passare inosservato.
Solitamente il lucido da scarpe viene lasciato su una mensola in attesa di essere utilizzato, una di quelle mensole polverose e posizionate nel punto più in basso della scarpiera.
Tuttavia quello che per noi può essere per l’appunto del banale lucido da scarpe in America ha avuto il potere di emarginare e far sentire sul gradino più basso della scala sociale un’intera comunità creando la storia della ‘faccia nera’, ciò venendo applicato sul volto del bianco “Jim Crow”, un personaggio di origine ottocentesca i cui panni sono stati vestiti da persone diverse per decenni e divenuto simbolo del razzismo fino a prestare il nome alle leggi sulla segregazione razziale negli Stati Uniti.
L’intento dell’artista Michelle Gagliano, dunque, è quello di recuperare questo materiale per il suo nuovo ciclo di opere intitolato “Shoe Polish” e trasformarlo. Da qui il senso dell’utilizzo del termine transustanziazione, che vuole allontanare definitivamente nell’immaginario delle persone (soprattutto degli americani) il lucido da scarpe dalla storia di repressione che ancora oggi è viva nella memoria.
“I movimenti fluidi del fiume nei miei dipinti si riferiscono al metaforico.” (Michelle Gagliano)
Nei lavori di Gagliano il lucido da scarpe diventa un fiume liquido che si trasforma purificato dalle acque e dal pigmento oro, simbolo di sacralità, quasi come fossero questi una fonte battesimale.
“Voglio anche ricordare tutte le minoranze innocenti che hanno sofferto e che non si possono dimenticare”. (Michelle Gagliano)
Con queste opere, infatti, l’artista non solo ricorda ma condanna con amarezza l’attività discriminatoria dei primi menestrelli “Jim Crow” dell’Ottocento, le assurde “leggi Jim Crow”, fino ad arrivare a quanto accaduto ai giorni nostri, quando nel 2019 è stato denunciato il Governatore della Virginia – stato in cui vive Michelle Gagliano – per una foto risalente al 1984 in cui il politico, ancora studente, si era dipinto il volto con il lucido da scarpe nero, schernendo così pesantemente la gente di colore; un atto che alla fine è venuto a galla e ha pubblicamente umiliato il suo fautore.
“La mia residenza d’artista dal titolo ‘Vacanze Romane’, svoltasi durante questa estate 2021 all’interno della Galleria La Nica, mi ha dato il tempo, lo spazio e la possibilità di ragionare liberamente sul significato che il lucido da scarpe ha avuto per tanto tempo nella cultura americana. Questo materiale contiene così tanta storia negativa. Attraverso la transustanziazione ne ricordiamo l’uso originale mentre viene trasformato in un altro.” (Michelle Gagliano)
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