Dal 9 aprile a al 19 luglio a Parigi
Viaggio nell'arte di Michelangelo Antonioni alla Cinémathèque Française
![](http://www.arte.it/foto/600x450/6f/31337-zabriskie.jpg)
Zabriskie Point, Michelangelo Antonioni
Ludovica Sanfelice
09/04/2015
La Cinémathèque Française celebra l’arte di Michelangelo Antonioni attraverso la grande rassegna intitolata “Antonioni, aux origines du Pop. Cinéma, photographie, mode” che dopo Ferrara e Bruxelles fa tappa a Parigi dove rimarrà fino al 19 luglio.
Proprio quell’“origini del pop” che campeggia sul manifesto, offre una chiave d’accesso ad un’esposizione nata dalla volontà di esplorare le corrispondenze tra l’arte e le immagini delle pellicole del gigante ferrarese, considerato un pilastro della storia cinematografica mondiale.
Nell’arco di un percorso che espone lavori provenienti in buona sostanza dal suo ricco archivio privato che oggi è parte del patrimonio delle Gallerie d’Arte moderna e contemporanea di Ferrara, emergerà la forza di un genio poliedrico che fu regista sì, ma anche pittore. Filmati, fotografie, documenti, sceneggiature, manoscritti, qualche dipinto e opere autografe che sconfinano nella pittura e nell’arte plastica, contribuiranno a testimoniare l’inclinazione ad anticipare l’immaginario contemporaneo, qualità che distinse l’opera di Antonioni esprimendosi soprattutto attraverso quella particolare, unica, attrazione per la composizione estetica, il taglio e i cromatismi che fecero grande il suo nome.
Una rassegna di film farà da colonna all’intero evento per tutto il tempo della permanenza.
Proprio quell’“origini del pop” che campeggia sul manifesto, offre una chiave d’accesso ad un’esposizione nata dalla volontà di esplorare le corrispondenze tra l’arte e le immagini delle pellicole del gigante ferrarese, considerato un pilastro della storia cinematografica mondiale.
Nell’arco di un percorso che espone lavori provenienti in buona sostanza dal suo ricco archivio privato che oggi è parte del patrimonio delle Gallerie d’Arte moderna e contemporanea di Ferrara, emergerà la forza di un genio poliedrico che fu regista sì, ma anche pittore. Filmati, fotografie, documenti, sceneggiature, manoscritti, qualche dipinto e opere autografe che sconfinano nella pittura e nell’arte plastica, contribuiranno a testimoniare l’inclinazione ad anticipare l’immaginario contemporaneo, qualità che distinse l’opera di Antonioni esprimendosi soprattutto attraverso quella particolare, unica, attrazione per la composizione estetica, il taglio e i cromatismi che fecero grande il suo nome.
Una rassegna di film farà da colonna all’intero evento per tutto il tempo della permanenza.
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