Tra le proposte, la riedificazione dei monasteri ortodossi di Chudov e dell’Ascensione

Progetti per un Cremlino più accessibile

 

L.S.

23/08/2014

Durante un sopralluogo, compiuto lo scorso 31 luglio, in compagnia del sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, il presidente Vladimir Putin, osservando il largo flusso di turisti, ha espresso il proposito di rendere il Cremlino più accessibile alle visite attraverso la rimozione di alcune aree della cittadella dall’elenco dei luoghi invalicabili. A cominciare dall’apertura dei cancelli della Torre Spasskaya che domina la Piazza Rossa ergendosi sul fronte orientale delle mura del complesso fortificato, sede delle istituzioni governative russe.

Tra le proposte avanzate da Putin durante la visita c’è anche la demolizione dell’edificio 14, costruito sul luogo in cui sorgevano i due monasteri ortodossi di Chudov e dell’Ascensione, che il presidente vorrebbe riedificare.

L’intervento, volto a recuperare l’aspetto storico, potrebbe però alterare l’aspetto del Cremlino, iscritto nella lista dei luoghi patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, senza la cui autorizzazione non si alzerà un dito. Quanto ai monasteri, ci si interroga sulle reali possibilità di ricreare il loro aspetto senza disporre dei progetti architettonici originali. L’architetto Mikhail Leikin, a cui è stata affidata la ristrutturazione, ricorda però che un precedente in questo senso è costituito dalla Cattedrale di Nostra signora di Kazan che dopo essere stata demolita nel 1936 fu riedificata tra il 1990 e il 1993. Esiste inoltre un progetto alternativo che prevede l’istituzione di un sito in cui le fondamenta dei due monasteri sarebbero più semplicemente recuperate, ripulite ed esposte nell’area dell’edificio eventualmente condannato a demolizione.

Nel caso in cui l’UNESCO approvasse il progetto, un più ampio dibattito verrà avviato con i rappresentanti del sindacato degli architetti, le organizzazioni per la tutela dei monumenti, le istituzioni museali e l’opinione pubblica.