Daniele Statera. Irrefrenabili Automatismi
Dal 18 Giugno 2015 al 25 Giugno 2015
Roma
Luogo: Mondriansuite Contemporaryartspace
Indirizzo: via dei Piceni 41/43
Orari: 17-20
Curatori: Simona Cresci, Teresa Di Gregorio, Luciano Fabale, Klaus Mondrian
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 335 6406473
E-Mail info: luciofab29@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.danielestatera.it/
Mondrian Suite Gallery presenta la mostra di Daniele Statera dal titolo “Irrefrenabili Automatismi”.
Attraverso una selezione di "Ritratti" e di sculture dinamiche, i "Meccanismi immaginifici" di Daniele Statera, artista e designer romano, si indaga il rapporto tra la soggettività psicologica dell'individuo - che in Statera è volta a tracciare ritratti materici, dal supporto smaterializzato - e l'interferenza di questo con un tipo di automatismo meccanico, quello degli oggetti elettronici, interlocutori sempre più presenti nelle nostre vite. Biografia: Daniele Statera, Roma 1971. Laureato in Disegno Industriale allʼUniversità di Roma “La Sapienza”, opera su un confine labile tra arte e design. Eʼ stato professore a contratto di disegno industriale presso la Sapienza di Roma, dove continua la sua collaborazione come consulente esterno, grafico e art director. Collabora con aziende ed editori nel settore del disegno industriale, graphic design, comunicazione visiva e fotografia, sviluppando suoi prodotti attivi ancora nel mercato. La sua di indagine sconfina dai meccanismi industriali ai meccanismi psicologici e culturali: attraverso sperimentazioni di varia natura ha realizzato vere e proprie installazioni architettoniche o ambientali, in cui attivare la percezione e l'azione delle persone. Con le Bitnative nel1998 Sergio Lombardo lo invitò ad un incontro collettivo presso il Museo di Arte Contemporanea MACRO di Roma: si annunciava un modo dʼuso della macchina arbitrario ed originale, come è dellʼarte. Con le Bitnative - "il prodotto, scrive Daniele Statera, di un interfacciamento a basso livello dei flussi informatici e di quelli cerebrali", - ha scelto di praticare una astinenza espressiva rigorosa che permette di indagare nella coscienza sociale informatica, affidando ogni lavoro all'azione eventuale di un altro. Con I meccanismi immaginifici _ degli oggetti che tendono a mettere in contatto il fruitore con il suo bisogno di trascendere_ genera l'azione attraverso il gioco, l' interazione e la contemplazione di attività apparentemente inutili: scultura pericolosa e giocabile. Le sculture Stelle , Costellazioni e Visioni Sensibili sono chiamate dall'artista “forme generative”, "opere che vogliono essere vissute e utilizzate. Linee automatiche, sovrappensiero, ma deliberate. Significati soggiacenti. Erotismo ed energia".
Attraverso una selezione di "Ritratti" e di sculture dinamiche, i "Meccanismi immaginifici" di Daniele Statera, artista e designer romano, si indaga il rapporto tra la soggettività psicologica dell'individuo - che in Statera è volta a tracciare ritratti materici, dal supporto smaterializzato - e l'interferenza di questo con un tipo di automatismo meccanico, quello degli oggetti elettronici, interlocutori sempre più presenti nelle nostre vite. Biografia: Daniele Statera, Roma 1971. Laureato in Disegno Industriale allʼUniversità di Roma “La Sapienza”, opera su un confine labile tra arte e design. Eʼ stato professore a contratto di disegno industriale presso la Sapienza di Roma, dove continua la sua collaborazione come consulente esterno, grafico e art director. Collabora con aziende ed editori nel settore del disegno industriale, graphic design, comunicazione visiva e fotografia, sviluppando suoi prodotti attivi ancora nel mercato. La sua di indagine sconfina dai meccanismi industriali ai meccanismi psicologici e culturali: attraverso sperimentazioni di varia natura ha realizzato vere e proprie installazioni architettoniche o ambientali, in cui attivare la percezione e l'azione delle persone. Con le Bitnative nel1998 Sergio Lombardo lo invitò ad un incontro collettivo presso il Museo di Arte Contemporanea MACRO di Roma: si annunciava un modo dʼuso della macchina arbitrario ed originale, come è dellʼarte. Con le Bitnative - "il prodotto, scrive Daniele Statera, di un interfacciamento a basso livello dei flussi informatici e di quelli cerebrali", - ha scelto di praticare una astinenza espressiva rigorosa che permette di indagare nella coscienza sociale informatica, affidando ogni lavoro all'azione eventuale di un altro. Con I meccanismi immaginifici _ degli oggetti che tendono a mettere in contatto il fruitore con il suo bisogno di trascendere_ genera l'azione attraverso il gioco, l' interazione e la contemplazione di attività apparentemente inutili: scultura pericolosa e giocabile. Le sculture Stelle , Costellazioni e Visioni Sensibili sono chiamate dall'artista “forme generative”, "opere che vogliono essere vissute e utilizzate. Linee automatiche, sovrappensiero, ma deliberate. Significati soggiacenti. Erotismo ed energia".
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