Morlotti e Chighine. Opere scelte presso la Galleria Poleschi di Milano
07/09/2007
Con la presentazione della mostra Morlotti e Chighine. Opere scelte la galleria Poleschi Arte indaga la stagione artistica che nel capoluogo lombardo, intorno alla metà del secolo scorso, segnò il cammino della pittura italiana verso i linguaggi della modernità, nel tempo del rapido progresso aperto al confronto internazionale.
Le opere selezionate dal curatore Tino Gipponi rappresentano i più significativi momenti espressivi di Ennio Morlotti (1910-1992) e di Alfredo Chighine (1914-1974), focalizzando un percorso che descrive la vicenda di due protagonisti assoluti dell’arte italiana.
E’ il 1938 quando Morlotti, nativo di Lecco, si trasferisce a Milano dove entra a far parte del gruppo Corrente con Cassinari, Guttuso, Birolli e compagni. Con circa 20 opere la mostra privilegia il suo decennio felice tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, con quadri significativi tra i quali Vegetazione del 1956, Sterpi del 1958, Granoturco del 1959 e Paesaggio del 1964. In questi dipinti l’esaltazione fisica del colore-materia accosta un riecheggiamento del referente esterno ai fermenti della ricerca informale da vero "ultimo naturalista", secondo la definizione di Francesco Arcangeli.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dal 5 novembre al 2 febbraio a Parigi
La Galleria dei Carracci "in trasferta" al Louvre
-
Varese | Dal 30 novembre a Gallarate
Kandinsky e l’Italia, una grande mostra nell’inverno del MA*GA
-
Milano | A Milano fino all’11 gennaio 2026
“Forme di luce”, la grande mostra su Man Ray a Palazzo Reale
-
Milano | Parla l’artista e regista Ioana Păun
Le nuove frontiere del sogno. Al Museo della Scienza per la Notte dei Ricercatori
-
Milano | Dal 3 al 30 ottobre alla Galleria Bottegantica
Boccioni e i Baer. Presto a Milano il racconto di una collezione ritrovata
-
Milano | A Milano fino all’8 febbraio
Al Mudec un nuovo sguardo sull'evoluzione di Escher, tra scienza e influssi islamici